• 6 Febbraio 2025 23:13

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F1, Ferrari: il nuovo organigramma per vincere il mondiale 2025

Feb 6, 2025

Da informazioni di prima mano, sappiamo che Pirelli è parecchio soddisfatta di questa due giorni di lavoro. Lo è, specie per il compito eseguito dalla Ferrari a Barcellona che, a quanto pare, ha saputo calarsi alla perfezione nel ruolo di “tester a comando”. Una sfida che il team di Maranello ha voluto prendere di petto, in quanto calarsi in scenari ipotetici sconosciuti alza la capacità di analisi e reazione alle diverse condizioni. Un tema molto importante, sul quale il Cavallino Rampante ha speso parecchi sforzi nella stagione 2024. Ferrari deve ancora migliorare sotto questo punto di vista. D’altra parte non può essere altrimenti se desidera lottare sino all’ultima curva del campionato per ambedue i titoli iridati.

La trasformazione del gruppo di lavoro è pressoché terminata. Ferrari si presenta con forte piglio ai nastri di partenza del campionato 2024, convinta di aver rafforzato il collettivo. Tema piloti: ad affiancare Charles Leclerc ci sarà niente di meno che il sette volte campione del mondo di F1. Sir Lewis Hamilton arriva dalla Mercedes con una carica enorme, dettata dal desiderio di affermarsi con la storica scuderia italiana. Con il monegasco formerà una coppia strepitosa, probabilmente la più assortita della griglia. A guidarli sarà sempre Frederic Vasseur. Nel ruolo di team principal, il francese ha instillato nelle menti di tutta la squadra una modalità di pensiero necessaria per ottenere grandi risultati: il gioco di squadra.

A supporto del transalpino ecco Jerome D’Ambrosio. Il belga di origini italiane, che con un passo deciso e discreto si inserisce nella scena, diventa il braccio destro di Fred. Il suo compito? Essere l’ombra, l’estensione di occhi e orecchie, sempre pronto a rispondere alla chiamata, a stretto contatto con Vasseur per alleggerire il peso di un lavoro che non lascia spazio a esitazioni. Nativo di Nancy, è niente meno che il direttore tecnico dell’area chassis, parliamo ora di Loic Serra, pure lui in arrivo da Brackley. Un tecnico attivo alla Rossa da circa tre mesi. Esperto di ruote e sospensioni, è pure deputato alla direzione del reparto che si occupa della dinamica del veicolo. Il suo grande bagaglio tecnico si farà sentire nel programma di aggiornamenti del team, sebbene, per tempistica, non abbia potuto partecipare al progetto 677 da cui è nata la Ferrari SF-25.

Per quanto riguarda il reparto motori, c’è la conferma per Enrico Gualtieri. Il quarantanovenne modenese dirigerà il reparto power unit, orgoglioso fiore all’occhiello della squadra. Superato l’impasse della stagione 2020, con i problemi relativi all’unità di potenza, il propulsore italiano ha raggiunto un picco competitivo strepitoso, il più potente della categoria. Resta da affinare l’affidabilità su alcune componenti della parte ibrida, che il team crede di aver finalmente sistemato. Reduce da venti annate spese in F1, con la Ferrari, Diego Ioverno è il nuovo direttore sportivo della squadra, a margine dell’addio di Laurent Mekies. Un ingegnere a tutto tondo, pronto a difendere, consigliare e supportare la scuderia nell’arco del mondiale.

Fonte: Getty Imagesil direttore della power unit Enrico Gualtieri – Scuderia Ferrari

Head of supply chain e manufacturing: questo l’incarico di Enrico Racca. L’italiano ricopre un ruolo assai delicato, specie in questo momento storico. Nel 2025, infatti, il team dovrà dividere il suo operato su due progetti distinti: supportare il piano di lavoro del campionato attuale e, nel mentre, dirigere il pool di tecnici allocati sul progetto 2026. Gestione ed efficienza della squadra sono nelle sue mani. Anche Jain Ravin, il britannico di origini indiane, resta al suo posto. La passata stagione ha prelevato l’incarico di Iñaki Rueda come responsabile della strategia. Un leggero miglioramento si è già visto. Ciò malgrado, restano ancora diverse tappe da percorrere nella curva di crescita, in questo importante settore che in pista, la domenica, può fare parecchia differenza.

F1, Ferrari 2025: la conferma tecnica più importante

Arriviamo così a Diego Tondi. Nel 2024 Enrico Cardile ha sbagliato i piani di aggiornamento sulla SF-24. Un errore fatale che di fatto ha inficiato in maniera decisiva nella lotta ai costruttori. Per di più, l’aretino ha deciso di accettare l’offerta di Aston Martin e di riflesso abbandonare in corsa la Rossa. Al suo posto, l’italiano di cui sopra. In teoria, quella di Diego doveva essere una carica temporanea. Tuttavia il suo grande lavoro ha trovato conferme strepitose in pista. Situazione che ha spinto la Ferrari a concedergli in pianta stabile un ruolo importante: direttore tecnico dell’aerodinamica. Infine parliamo del responsabile performance del veicolo, Marco Adurno. Un compito parecchio delicato il suo, dovendo essere una sorta di collante tra le varie sezioni del reparto corse.

Oltre alle figure menzionate in precedenza, ci sono centinaia di altre persone che lavorano per la Ferrari. Per questo abbiamo deciso di menzionarne almeno due che, in sordina, sono entrati in punta di piedi nella sede di Via AbetoneInferiore 4. Iniziamo con un altro italiano che ha militato tra le fila della Mercedes per ben cinque lunghe stagioni. Ci riferiamo a Andrea Mannarino, attuale responsabile del simulatore. La sua permanenza a Maranello non supera i tre mesi. Eppure, a quanto sappiamo, il suo apporto a livello lavorativo ha inciso in maniera determinante. D’altra parte, il regno dell’ipotetico è divenuto una pietra angolare nella F1 moderna.

Fonte: Ferrari Media Centreil direttore del reparto aerodinamico Diego Tondi – Scuderia Ferrari

Già negli ultimi mesi del 2024, alcune migliorie hanno trovato la loro strada grazie alle sue ottime intuizioni. L’ultimo personaggio che vogliamo nominare è un britannico, questa volta proveniente dalla fabbrica dell’Aston Martin a Silverstone. L’inglese è andato a rafforzare il reparto dedicato all’aerodinamica diretto da Diego Tondi. Parliamo di un esperto del processo di sviluppo iterativo tramite il CFD. Il suo compito è quello di elaborare idee innovative, analizzare e sperimentare, per poi selezionare le soluzioni ad alto potenziale e testarle in galleria del vento. La nuova Ferrari è allineata, scolpita nella ricerca ossessiva della perfezione. Forgiata tra calcoli millimetrici e ambizioni ardenti, in attesa dell’azione in pista. Unico obiettivo 2025? Vincere…

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