AGI – Federica Brignone è la nuova vicecampionessa del mondo di supergigante. L’azzurra ha conquistato la medaglia d’argento nella gara svoltasi sulla pista ‘Ulli Maier’ a Saalbach-Hinterglemm in Austria. Medaglia d’oro per l’austriaca Stephanie Venier (1’20″47). La campionessa valdostana è rimasta ad un solo decimo dal titolo iridato. Bronzo ex aequo per l’americana Lauren Macuga e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie a 24 centesimi dalla vincitrice. Quinta Sofia Goggia a 6 centesimi dal bronzo.
Un solo decimo di secondo lasciato nel secondo settore della pista intitolata alla compianta campionessa austriaca Ulli Maier – fu oro iridato in superG nel 1989 e 1991, prima di perdere la vita nel gennaio del 1994 a Garmisch – e Federica Brignone sarebbe stata campionessa mondiale della disciplina più giovane dello sci alpino (è stata introdotta nei primi anni ’80).
La ‘tigre’ di La Salle è stata protagonista di una discesa perfetta, molto fluida e delicata ma nello stesso tempo grintosa come sempre. Sui salti è stata compatta, altra dote importante per una discesista. Nata gigantista, a 34 anni Brignone, portacolori del Centro Sportivo Carabinieri, si sta rivelando sempre piu’ una discesista. Un argento, il terzo della collezione di ‘Fede’ dopo quelli in slalom gigante nel 2011 a Garmisch Partenkirchen e nel 2023 a Courchevel dove era stata oro nella combinata, in una stagione che la vede dominatrice tanto da essere leader di Coppa del mondo.Quella di oggi è stata la giornata di Stephanie Venier.
La 31enne di Innsbruck ha centrato il primo grande risultato della carriera. Solo tre vittorie in Coppa (12 podi complessivi equamente distribuiti tra discesa e superG), Venier in bacheca aveva già un argenti iridato, quello di otto anni fa a Sankt Moritz in discesa libera.Per la quarta volta nella storia dei Mondiali di sci (prima edizione nel 1931), prima in supergigante, ci sono quattro atlete sul podio nella stessa gara. Due le medaglie di bronzo, alla statunitense Lauren Macuga e alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie.Buona la prestazione di Sofia Goggia, quinta a 30 centesimi dalla vincitrice. Quella di oggi per ‘Sofi’ era una giornata particolare: infatti, esattamente dodici anni fa veniva operata alla gamba a seguito della frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro durante l’allenamento del giorno prima a Pontedilegno.
Prima di andare al cancelletto, Goggia ha scritto sui social, “esattamente un anno fa a quest’ora ero a Milano, mi stavo risvegliando dall’anestesia, una frattura complicatissima ridotta grazie a un’operazione al limite del miracolo” Sesta la tedesca Emma Aicher a 52 centesimi, settima la ceca Ester Ledecka a 63, ottava la svizzera Lara Gut Behrami a 70, nona l’italiana Elena Curtoni a 76. Conferma una stagione abbastanza deludente la campionessa mondiale uscente del superG, Marta Bassino, solo sedicesima a 1″63 dalla vincitrice.
AGI – Federica Brignone è la nuova vicecampionessa del mondo di supergigante. L’azzurra ha conquistato la medaglia d’argento nella gara svoltasi sulla pista ‘Ulli Maier’ a Saalbach-Hinterglemm in Austria. Medaglia d’oro per l’austriaca Stephanie Venier (1’20″47). La campionessa valdostana è rimasta ad un solo decimo dal titolo iridato. Bronzo ex aequo per l’americana Lauren Macuga e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie a 24 centesimi dalla vincitrice. Quinta Sofia Goggia a 6 centesimi dal bronzo.
Un solo decimo di secondo lasciato nel secondo settore della pista intitolata alla compianta campionessa austriaca Ulli Maier – fu oro iridato in superG nel 1989 e 1991, prima di perdere la vita nel gennaio del 1994 a Garmisch – e Federica Brignone sarebbe stata campionessa mondiale della disciplina più giovane dello sci alpino (è stata introdotta nei primi anni ’80).
La ‘tigre’ di La Salle è stata protagonista di una discesa perfetta, molto fluida e delicata ma nello stesso tempo grintosa come sempre. Sui salti è stata compatta, altra dote importante per una discesista. Nata gigantista, a 34 anni Brignone, portacolori del Centro Sportivo Carabinieri, si sta rivelando sempre piu’ una discesista. Un argento, il terzo della collezione di ‘Fede’ dopo quelli in slalom gigante nel 2011 a Garmisch Partenkirchen e nel 2023 a Courchevel dove era stata oro nella combinata, in una stagione che la vede dominatrice tanto da essere leader di Coppa del mondo.Quella di oggi è stata la giornata di Stephanie Venier.
La 31enne di Innsbruck ha centrato il primo grande risultato della carriera. Solo tre vittorie in Coppa (12 podi complessivi equamente distribuiti tra discesa e superG), Venier in bacheca aveva già un argenti iridato, quello di otto anni fa a Sankt Moritz in discesa libera.Per la quarta volta nella storia dei Mondiali di sci (prima edizione nel 1931), prima in supergigante, ci sono quattro atlete sul podio nella stessa gara. Due le medaglie di bronzo, alla statunitense Lauren Macuga e alla norvegese Kajsa Vickhoff Lie.Buona la prestazione di Sofia Goggia, quinta a 30 centesimi dalla vincitrice. Quella di oggi per ‘Sofi’ era una giornata particolare: infatti, esattamente dodici anni fa veniva operata alla gamba a seguito della frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro durante l’allenamento del giorno prima a Pontedilegno.
Prima di andare al cancelletto, Goggia ha scritto sui social, “esattamente un anno fa a quest’ora ero a Milano, mi stavo risvegliando dall’anestesia, una frattura complicatissima ridotta grazie a un’operazione al limite del miracolo” Sesta la tedesca Emma Aicher a 52 centesimi, settima la ceca Ester Ledecka a 63, ottava la svizzera Lara Gut Behrami a 70, nona l’italiana Elena Curtoni a 76. Conferma una stagione abbastanza deludente la campionessa mondiale uscente del superG, Marta Bassino, solo sedicesima a 1″63 dalla vincitrice.