AGI – Un operaio di 36 anni è morto dopo essere stato colpito alla testa da un pezzo di barca, probabilmente un’elica, mentre lavorava al molo Giano, nel porto di Genova. L’uomo, meccanico navale, si chiamava Lorenzo Bertanelli, originario di Massa. L’incidente è avvenuto nell’area delle riparazioni navali, in un cantiere di Amico. La dinamica è ancora da chiarire, ma secondo le prime informazioni sarebbe stato colpito da un truster, vale a dire dall’elica di una grossa imbarcazione, il superyacht Aquarius, nave da 92 metri. Sempre da una prima ricostruzione, l’uomo stava lavorando sotto la chiglia insieme a un collega proprio per smontare l’elica che li ha travolti. L’altro operaio non è stato colpito, ma è in stato di choc.
Proclamato uno sciopero dopo la morte dell’operaio
Non si è fatta attendere la reazione dei lavoratori. I metalmeccanici delle riparazioni navali si sono riuniti davanti all’edificio dell’Ente bacini e hanno deciso di incorciare le braccia per l’intera giornata. “L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto – rendono noto unitariamente Fim, Fiom e Uilm -. In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim Fiom Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è quella dello sciopero fino a fine giornata”.
“La Uil Liguria dice basta tergiversare. Si deve avviare il tavolo nazionale sui morti sul lavoro e organizzare la discussione anche territorialmente”, chiede Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria. “Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito. Difficile dirlo alle famiglie dei 1.090 morti sul lavoro in Italia lo scorso anno e ai circa 130 morti in Liguria negli ultimi cinque anni. E diteci pure che non è un’emergenza nazionale, considerato il calo del tasso di incidenza. Attendiamo di conoscere nel dettaglio la dinamica dell’incidente, ma occorre avviare con urgenza un confronto che non si può spegnere tra una convocazione e l’altra in Regione”.
Domani nuovo sciopero e presidio
Una nuova azione di sciopero dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata proclamata per domani da Fim Fiom Uilm. I metalmeccanici del porto di Genova replicheranno con 8 ore di stop e un presidio davanti al Varco delle Grazie, in piazza Cavour, a partire dalle ore 8. “La lotta si rende necessaria ed, anzi, va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto”, fanno sapere i sindacati.
Il vicesindaco di Genova, inaccettabile morire così
“Non è accettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro”, ha commentato il vicesindaco, facente funzioni sindaco di Genova, Pietro Piciocchi. “Con sgomento e profonda tristezza – dice – apprendiamo la notizia del tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio presso Molo Giano: nome mio e di tutta la Giunta desidero esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia e ai colleghi – prosegue Piciocchi – Un altro fatto doloroso che ci ricorda con forza come la sicurezza sul lavoro sia, per tutto il Paese, un impegno prioritario, che istituzioni, mondo imprenditoriale, sindacati e rappresentanti dei lavoratori devono perseguire in modo unitario, senza mai abbassare la guardia”.