• 5 Febbraio 2025 8:42

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Un anno esatto al via delle Olimpiadi di Milano Cortina 

Feb 5, 2025

AGI – L’Italia ai Giochi olimpici invernali ha conquistato 141 medaglie, 116 sono state vinte negli sport invernali, ovvero quelli delle neve che a livello nazionale fanno parte della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi) mentre a livello mondiale di quattro federazioni diverse, Fis (sci e snowboard), Ibu (biathlon), Fibt (bob e skeleton) e Fil (slittino). Per i colori azzurri due gli sport con più medaglie ai Giochi, sci alpino e sci nordico con 36 ciascuno, seguiti dallo slittino con 16.

 

Queste le prospettive disciplina per disciplina in vista di Milano-Cortina 2026

 

SCI ALPINO FEMMINILE (18 medaglie nelle precedenti edizioni)

Per quanto concerne lo sci alpino, bisogna necessariamente separare i due settori. Quello femminile da un decennio gode di risultati tra lo storico e il clamoroso. Vittorie memorabili, doppiette, triplette, le azzurre di oggi stanno facendo rivivere alle generazioni dei social cosa significa una ‘valangà nello sci. Lo era stata la ‘Valanga azzurrà per gli uomini, lo era stata la ‘Valanga rosa’. Due le atlete simbolo, Federica Brignone e Sofia Goggia. Lo sport italiano ai Giochi del 2026 punta soprattutto su di loro. A incrementare le quotazioni è il fatto che le gare di svolgeranno sulla pista ‘Olympia delle Tofanè a Cortina d’Ampezzo dove sia ‘Fedè che ‘Sofi’ hanno regalato magie e soprattutto ottenuto trionfi. Tra velocità, salti e tecnica le due azzurre da diversi anni stanno dominando. Se fino a poche settimane fa Goggia era la numero 1 della velocità, ora ha trovato un’agguerrita concorrenza in casa, dalla Brignone che ha vinto anche in discesa libera dopo una collezione di successi tra supergigante e slalom gigante. Loro sono ‘Fedè e ‘Sofi’, non sono sorelle, non sono amiche, ma si rispettano e si stimolano tanto a vicenda. Un gradino piu’ sotto, ma all’evento olimpico manca un anno, sono Marta Bassino e soprattutto Laura Pirovano, quest’ultima lanciata nelle discipline veloci. Sta soffrendo parecchio e abbondantemente da oltre un decennio, il settore dello slalom speciale.

 

SCI ALPINO MASCHILE (18)

Tanti ottimi atleti, dalla velocità allo slalom ma a un anno dai Giochi in casa manca il fuoriclasse: i tempi di Gustav Thoeni, Piero Gros e Alberto Tomba sono lontanissimi. Il settore maschile manca di continuità. L’aspetto positivo è che le gare si svolgeranno sulla pista ‘Stelvio’ di Bormio, tracciato che piace particolarmente a Dominik Paris: ha vinto sette volte. Nella velocità Mattia Casse ha mostrato già buone cose. In slalom gigante, il settore piu’ in crisi, l’unico che al momento puo’ lottare con i migliori è Luca De Aliprandini ma il suo rendimento è a corrente alternata. In slalom speciale Alex Vinatzer sembra essere l’eterna promessa: anche lui manca di continuità.

 

SCI NORDICO (36)

C’erano una volta Stefania Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa, Maurilio De Zolt e tanti altri. Lo sci nordico italiano da anni è in forte crisi, soprattutto in campo femminile. C’è, pero’, un’eccezione: si chiama Federico Pellegrino che riesce a mettersi in evidenza nelle sprint. Una speranza potrebbe essere anche la staffetta maschile ma l’importante è che i primi tre frazionisti restino attaccati il piu’ possibile ai primi, poi ci penserà (almeno è la speranza) Pellegrino.

 

SALTO E COMBINATA NORDICA (1)

L’Italia non ha tradizione. Nelle precedenti 24 edizioni dei Giochi (i due sport fanno parte sin dalla prima edizione), solo un bronzo, quello di Pittin (ritirato) a Vancouver 2010. Salto e combinata nordica sono settori che in Italia hanno forti difficoltà. Nel salto le azzurre una decina d’anni fa si erano fatte largo a livello mondiale ma ora il movimento vive di piazzamenti quasi esclusivamente lontani dai primi posti. Il Cio ha bocciato l’inserimento nel programma di Milano Cortina la combinata nordica al femminile.

 

SNOWBOARD (5)

E’ lo sport piu’ in salute di tutti. Gli azzurri in questa stagione stanno vincendo (e dominando) sia tra gli uomini che tra le donne. Alla luce di questi risultati sarà molto difficile scegliere gli azzurri. Sono ben sei gli atleti maschili che meriterebbero la convocazione (la gara olimpica sarà il gigante parallelo), Maurizio Bormolini (attuale leader di Coppa del mondo), Gabriel Messner, Daniele Bagozza, Aaron March, Edwin Coratti e Mirko Felicetti, con l’aggiunta di Roland Fischnaller che al momento non sta ottenendo buoni risultati ma punta alla sua seconda Olimpiade in casa, la settima in totale. Tra le donne fari puntati su Lucia Dalmasso, Jasmin Coratti e Elisa Caffont. Nello snowboardcross Michela Moioli è tornata sul podio e Milano Cortina 2026 vorrà essere una rivincita, nella gara individuale, della delusione di Pechino 2022. Nel big air l’azzurro da seguire, Ian Matteoli

 

FREESTYLE (0)

Grande attesa per quanto sapranno fare Flora e Miro Tabanelli. I fratelli sono i grandi protagonisti del freestyle, tra podi e vittorie in Coppa e lo recente show tutto italiano ottenuto agli ‘X Games’ sulle nevi di Aspen. Mai l’Italia poteva vantare di cosi’ forti acrobati sugli sci.

 

SKICROSS (0)

Sport di nuova concezione che prevede una sfida diretta sugli sci e non dover attendere le discese di tutti i concorrenti (come lo sci alpino tradizionale), in stile snowboardcross, lo skicross è disciplina avvincente. L’Italia punterà molto su Simone Deromedis, oro iridato nel 2023.

 

BIATHLON (7)

In attesa di conoscere in quale condizione di forma si presenterà Lisa Vittozzi dopo un anno di stop, la punta del biathlon italiano è Tommaso Giacomel. Proprio in queste ultime settimane l’azzurro ha vinto ed è salito sul podio in Coppa del mondo, proprio ad Anterselva, dove si svolgeranno le gare di Milano Cortina 2026. Qualche posto sul podio sembra essersi liberato a seguito dell’annunciato ritiro – dovrebbe avvenire a fine di questa stagione – dei fratelloni norvegesi Johannes e Tarjei Boe. Il movimento italiano, ma anche mondiale, attende una pronta ripresa di Dorothea Wierer che sta faticando molto sia sugli sci che al poligono.

 

SLITTINO (18)

Da sempre fucina di medaglie a Olimpiadi e Mondiali, quest’anno lo slittino su pista artificiale, sport esclusivamente “made in Alto Adige”, è in forte crisi. La tradizione sembra essere terminata e le slitte azzurre coordinate dalla leggenda Armin Zoeggeler hanno il freno a mano tirato. Nel singolo Domink Fischnaller, già vincitore della Coppa del mondo, non riesce piu’ a restare davanti a tedeschi e austriaci. Solo un podio per il doppio femminile che era dato per medaglia certa: Voetter-Oberhofer, anche loro già plurivincitrici in Coppa, non riescono a imporre la propria legge. Si spera che il nuovo budello di Cortina d’Ampezzo sia favorevole per le slitte italiane.

 

BOB (12)

Causa la mancanza di piste in Italia, il settore è in difficoltà da molti anni sia nel bob a due che nel quattro. I bolidi azzurri, che di fatto sono di colore rosso, faticano a trovare le traiettorie ideali. Ora sarà da capire se riusciranno a trovarsi a loro agio sulla nuova pista ai piedi delle Tofane. Il pilota Patrick Baumgartner sta cercando di crescere ma non è facile soprattutto dovendo centellinare le costose discese sulle piste all’estero.

 

SKELETON (1)

Nello sport che regalo’ all’Italia la prima medaglia d’oro ai Giochi invernali, quella di Nino Bibbia a Sankt Moritz nel 1948, tutte le speranza sono riposte su Amedeo Bagnis, due anni fa argento ai Mondiali.

 

SCI ALPINISMO (debutto)

Disciplina che farà il suo debutto ai Giochi olimpici, per l’Italia è da sempre stata terreno di conquista di medaglie e vittorie importanti. Importante sarà come sarà posizionato il tracciato. In campo femminile le atlete di riferimento del movimento nazionale sono Alba De Silvestro e Giulia come Michele Boscacci e Robert Antonioli in quello maschile. 

AGI – L’Italia ai Giochi olimpici invernali ha conquistato 141 medaglie, 116 sono state vinte negli sport invernali, ovvero quelli delle neve che a livello nazionale fanno parte della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi) mentre a livello mondiale di quattro federazioni diverse, Fis (sci e snowboard), Ibu (biathlon), Fibt (bob e skeleton) e Fil (slittino). Per i colori azzurri due gli sport con più medaglie ai Giochi, sci alpino e sci nordico con 36 ciascuno, seguiti dallo slittino con 16.
 
Queste le prospettive disciplina per disciplina in vista di Milano-Cortina 2026
 
SCI ALPINO FEMMINILE (18 medaglie nelle precedenti edizioni)
Per quanto concerne lo sci alpino, bisogna necessariamente separare i due settori. Quello femminile da un decennio gode di risultati tra lo storico e il clamoroso. Vittorie memorabili, doppiette, triplette, le azzurre di oggi stanno facendo rivivere alle generazioni dei social cosa significa una ‘valangà nello sci. Lo era stata la ‘Valanga azzurrà per gli uomini, lo era stata la ‘Valanga rosa’. Due le atlete simbolo, Federica Brignone e Sofia Goggia. Lo sport italiano ai Giochi del 2026 punta soprattutto su di loro. A incrementare le quotazioni è il fatto che le gare di svolgeranno sulla pista ‘Olympia delle Tofanè a Cortina d’Ampezzo dove sia ‘Fedè che ‘Sofi’ hanno regalato magie e soprattutto ottenuto trionfi. Tra velocità, salti e tecnica le due azzurre da diversi anni stanno dominando. Se fino a poche settimane fa Goggia era la numero 1 della velocità, ora ha trovato un’agguerrita concorrenza in casa, dalla Brignone che ha vinto anche in discesa libera dopo una collezione di successi tra supergigante e slalom gigante. Loro sono ‘Fedè e ‘Sofi’, non sono sorelle, non sono amiche, ma si rispettano e si stimolano tanto a vicenda. Un gradino piu’ sotto, ma all’evento olimpico manca un anno, sono Marta Bassino e soprattutto Laura Pirovano, quest’ultima lanciata nelle discipline veloci. Sta soffrendo parecchio e abbondantemente da oltre un decennio, il settore dello slalom speciale.
 
SCI ALPINO MASCHILE (18)
Tanti ottimi atleti, dalla velocità allo slalom ma a un anno dai Giochi in casa manca il fuoriclasse: i tempi di Gustav Thoeni, Piero Gros e Alberto Tomba sono lontanissimi. Il settore maschile manca di continuità. L’aspetto positivo è che le gare si svolgeranno sulla pista ‘Stelvio’ di Bormio, tracciato che piace particolarmente a Dominik Paris: ha vinto sette volte. Nella velocità Mattia Casse ha mostrato già buone cose. In slalom gigante, il settore piu’ in crisi, l’unico che al momento puo’ lottare con i migliori è Luca De Aliprandini ma il suo rendimento è a corrente alternata. In slalom speciale Alex Vinatzer sembra essere l’eterna promessa: anche lui manca di continuità.
 
SCI NORDICO (36)
C’erano una volta Stefania Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa, Maurilio De Zolt e tanti altri. Lo sci nordico italiano da anni è in forte crisi, soprattutto in campo femminile. C’è, pero’, un’eccezione: si chiama Federico Pellegrino che riesce a mettersi in evidenza nelle sprint. Una speranza potrebbe essere anche la staffetta maschile ma l’importante è che i primi tre frazionisti restino attaccati il piu’ possibile ai primi, poi ci penserà (almeno è la speranza) Pellegrino.
 
SALTO E COMBINATA NORDICA (1)
L’Italia non ha tradizione. Nelle precedenti 24 edizioni dei Giochi (i due sport fanno parte sin dalla prima edizione), solo un bronzo, quello di Pittin (ritirato) a Vancouver 2010. Salto e combinata nordica sono settori che in Italia hanno forti difficoltà. Nel salto le azzurre una decina d’anni fa si erano fatte largo a livello mondiale ma ora il movimento vive di piazzamenti quasi esclusivamente lontani dai primi posti. Il Cio ha bocciato l’inserimento nel programma di Milano Cortina la combinata nordica al femminile.
 
SNOWBOARD (5)
E’ lo sport piu’ in salute di tutti. Gli azzurri in questa stagione stanno vincendo (e dominando) sia tra gli uomini che tra le donne. Alla luce di questi risultati sarà molto difficile scegliere gli azzurri. Sono ben sei gli atleti maschili che meriterebbero la convocazione (la gara olimpica sarà il gigante parallelo), Maurizio Bormolini (attuale leader di Coppa del mondo), Gabriel Messner, Daniele Bagozza, Aaron March, Edwin Coratti e Mirko Felicetti, con l’aggiunta di Roland Fischnaller che al momento non sta ottenendo buoni risultati ma punta alla sua seconda Olimpiade in casa, la settima in totale. Tra le donne fari puntati su Lucia Dalmasso, Jasmin Coratti e Elisa Caffont. Nello snowboardcross Michela Moioli è tornata sul podio e Milano Cortina 2026 vorrà essere una rivincita, nella gara individuale, della delusione di Pechino 2022. Nel big air l’azzurro da seguire, Ian Matteoli
 
FREESTYLE (0)
Grande attesa per quanto sapranno fare Flora e Miro Tabanelli. I fratelli sono i grandi protagonisti del freestyle, tra podi e vittorie in Coppa e lo recente show tutto italiano ottenuto agli ‘X Games’ sulle nevi di Aspen. Mai l’Italia poteva vantare di cosi’ forti acrobati sugli sci.
 
SKICROSS (0)
Sport di nuova concezione che prevede una sfida diretta sugli sci e non dover attendere le discese di tutti i concorrenti (come lo sci alpino tradizionale), in stile snowboardcross, lo skicross è disciplina avvincente. L’Italia punterà molto su Simone Deromedis, oro iridato nel 2023.
 
BIATHLON (7)
In attesa di conoscere in quale condizione di forma si presenterà Lisa Vittozzi dopo un anno di stop, la punta del biathlon italiano è Tommaso Giacomel. Proprio in queste ultime settimane l’azzurro ha vinto ed è salito sul podio in Coppa del mondo, proprio ad Anterselva, dove si svolgeranno le gare di Milano Cortina 2026. Qualche posto sul podio sembra essersi liberato a seguito dell’annunciato ritiro – dovrebbe avvenire a fine di questa stagione – dei fratelloni norvegesi Johannes e Tarjei Boe. Il movimento italiano, ma anche mondiale, attende una pronta ripresa di Dorothea Wierer che sta faticando molto sia sugli sci che al poligono.
 
SLITTINO (18)
Da sempre fucina di medaglie a Olimpiadi e Mondiali, quest’anno lo slittino su pista artificiale, sport esclusivamente “made in Alto Adige”, è in forte crisi. La tradizione sembra essere terminata e le slitte azzurre coordinate dalla leggenda Armin Zoeggeler hanno il freno a mano tirato. Nel singolo Domink Fischnaller, già vincitore della Coppa del mondo, non riesce piu’ a restare davanti a tedeschi e austriaci. Solo un podio per il doppio femminile che era dato per medaglia certa: Voetter-Oberhofer, anche loro già plurivincitrici in Coppa, non riescono a imporre la propria legge. Si spera che il nuovo budello di Cortina d’Ampezzo sia favorevole per le slitte italiane.
 
BOB (12)
Causa la mancanza di piste in Italia, il settore è in difficoltà da molti anni sia nel bob a due che nel quattro. I bolidi azzurri, che di fatto sono di colore rosso, faticano a trovare le traiettorie ideali. Ora sarà da capire se riusciranno a trovarsi a loro agio sulla nuova pista ai piedi delle Tofane. Il pilota Patrick Baumgartner sta cercando di crescere ma non è facile soprattutto dovendo centellinare le costose discese sulle piste all’estero.
 
SKELETON (1)
Nello sport che regalo’ all’Italia la prima medaglia d’oro ai Giochi invernali, quella di Nino Bibbia a Sankt Moritz nel 1948, tutte le speranza sono riposte su Amedeo Bagnis, due anni fa argento ai Mondiali.
 
SCI ALPINISMO (debutto)
Disciplina che farà il suo debutto ai Giochi olimpici, per l’Italia è da sempre stata terreno di conquista di medaglie e vittorie importanti. Importante sarà come sarà posizionato il tracciato. In campo femminile le atlete di riferimento del movimento nazionale sono Alba De Silvestro e Giulia come Michele Boscacci e Robert Antonioli in quello maschile. 

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