• 22 Gennaio 2025 5:16

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Codice della Strada, psichiatri in allarme per i pazienti in cura

Gen 21, 2025

Nelle ultime settimane la mente degli automobilisti italiani è stata monopolizzata quasi totalmente dal nuovo Codice della Strada. Le modifiche apportate dal Governo Meloni hanno creato non poche indecisioni negli italiani che ora si chiedono cosa possono fare e cosa non possono fare quando si trovano alla guida. In particolare si è aperto un dibattito sulla questione delle sanzioni per coloro i quali assumono sostanze stupefacenti prima di mettersi al volante.

Il problema nasce dal fatto che alcune di queste sostanze, seppure in piccole dosi, sono contenute in alcuni medicinali perché hanno un effetto benefico per determinate patologie. Naturalmente questo ha creato proteste tra i cittadini, in particolare le varie associazioni hanno chiesto chiarimenti sul nuovo provvedimento. Solo pochi giorni fa era toccato alla Lega italiana contro l’epilessia (Lice) e alla Federazione italiana epilessie (Fie) chiedere delle delucidazioni in merito.

Richiesta esenzione per questi soggetti

Ora anche la Società Italiana di Psichiatria (SIP) chiede al Governo di intervenire nuovamente sulla norma. In particolare la richiesta è di concedere l’esenzione totale da questo regolamento per coloro i quali assumono farmaci per malattie mentali. Come si legge in una nota diffusa dalla SIP: “Antidepressivi, ipnoinducenti, ansiolitici e tutte le principali terapie per pazienti con malattia mentale non possono essere considerate dal nuovo codice della strada alla stregua di sostanze stupefacenti”.

In particolare si denuncia il fatto che questi farmaci vengono prescritti da specialisti che si occupano, tra le altre cose, di dare un giusto dosaggio così da non creare effetti sedativi sul paziente. Per tali motivi la SIP richiede chiarimenti immediati. Nel comunicato si prende l’esempio di chi soffre di insonnia e si evidenzia di come sia meglio guidare dopo una bella dormita dovuta ad un sonnifero piuttosto che dopo una notte insonne perché non si è preso nulla.

La richiesta

La SIP ha chiesto al Governo Meloni di essere ammessi con una certa urgenza ad un tavolo tecnico con i ministri competenti per trovare in tempi rapidi una soluzione che accontenti tutti. La paura è che le persone si possano ritrovare a dover scegliere tra le proprie cure e l’ansia di prendere una multa. La presidente uscente della Società Italiana di Psichiatria, Emi Bondi, ha poi aggiunto: “Chiediamo contestualmente che siano esentate da questa norma del codice i cittadini che assumono tali sostanze terapeutiche sotto indicazione medica”.

Come spesso accade quando si crea una nuova norma, ciò che poteva sembrare chiaro sulla carta sta diventando più complicato del previsto nella sua applicabilità. Probabilmente nelle prossime settimane arriveranno dei correttivi per aggiustare il tiro e chiarire una volta per tutte tutti questi punti grigi che creano indecisione negli automobilisti. Bisognerà poi trovare anche un modo per permettere a queste persone che risultano positive ai test, di dimostrare la loro innocenza. Magari si opterà per l’obbligo di portare sempre con sé la prescrizione medica di tali farmaci. Naturalmente queste sono tutte ipotesi, staremo a vedere cosa accadrà. Una cosa è certa: sotto l’input di tutte queste associazioni bisognerà intervenire in maniera rapida e decisa.

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