• 17 Gennaio 2025 23:57

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Bologna Città 30, nel 2024 risultati straordinari per la sicurezza stradale

Gen 17, 2025

Città 30 a Bologna non è solo uno slogan: nel 2024, per la prima volta in oltre trent’anni, nessun pedone ha perso la vita. Il dato, che riflette una città in evoluzione, rappresenta molto più di una semplice statistica: è un segnale di partenza e un possibile modello per dipingere il futuro della mobilità urbana in Italia. Ma serviranno impegno costante e attenzione, se l’obiettivo è consolidare la tendenza.

Risposta alle critiche

Lo straordinario traguardo costituisce una risposta concreta alle critiche e alle polemiche accompagnanti l’introduzione del progetto Città 30, con cui – come suggerisce il nome – il limite di velocità viene abbassato a 30 km/h in gran parte delle vie urbane. Il piano ha incontrato l’opposizione di alcuni esponenti politici, tra cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e la Lega, che hanno sollevato preoccupazioni sulla possibile riduzione della mobilità e sugli impatti economici per certe categorie di lavoratori e imprese.

Le rilevazioni comunicate dall’Amministrazione Comunale riportano dati che vanno in una direzione diversa rispetto ai timori iniziali. “C’è stata una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato”, ha dichiarato il sindaco Matteo Lepore durante la presentazione dei risultati. “Nel 2024 a Bologna ci sono stati zero morti tra i pedoni, la metà degli incidenti mortali rispetto all’anno precedente. Calano gli incidenti stradali e i feriti, rispettivamente del 13% e dell’11%, mentre nel resto d’Italia lo scorso anno c’è stato un +8% degli incidenti mortali”.

I benefici di Città 30 non si limitano alla sicurezza stradale. I numeri portati all’attenzione da Palazzo d’Accursio segnalano un traffico ridotto del 5%. E poi ci sono i progressi sul dell’inquinamento, diminuito del 29,3%, raggiungendo i minimi dell’ultimo decennio. Anche sulle principali arterie cittadine, quali via Massarenti e via Murri, si è assistito a una riduzione della velocità media e dei sinistri.

Il successo della misura è dipeso da un cambiamento nelle abitudini di mobilità. Lo scorso anno sono aumentati gli spostamenti in bicicletta, complice il boom del bike sharing, si è registrato un incremento degli abbonamenti al trasporto e dell’utilizzo del car sharing. Il verdetto è, dunque, positivo su tutta la linea. E qualche sassolino dalla scarpa il sindaco Lepore se lo toglie, affermando: “Gli investimenti per Città 30, pari a 27 milioni di euro, sono stati destinati all’infrastruttura e non per comprare gli autovelox”.

Le famiglie delle vittime della strada approvano

Nonostante i benefici ottenuti, l’introduzione di Città 30 ha dato adito a contrasti di tipo politico e sociale. Il provvedimento ha incontrato una decisa opposizione da parte del centrodestra. Polemiche sfociate in ricorsi giudiziari e in una raccolta firme per un referendum volto a chiedere ai cittadini di bocciare l’iniziative. Le previsioni buie sono state, però, smentite, secondo quanto sottolinea Lepore:Nessuno quest’anno ha perso il posto di lavoro, ha dichiarato.

“Quello zero nella casella dei pedoni deceduti ci dà grande soddisfazione e speranza”, ha commentato la Fondazione Michele Scarponi ETS AIFVS, che rappresenta le famiglie delle vittime della strada. A sua volta, l’ASAPS, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale, ha accolto con entusiasmo i traguardi tagliati, definendo Bologna una città simbolo del progetto 30 km/h.

Bologna ha dimostrato che il cambiamento è possibile, anche di fronte alle critiche più aspre. Il prossimo passo è confermare l’andamento e ispirare altre città italiane a seguire l’esempio, perché la sicurezza e la sostenibilità non sono traguardi occasionali, ma obiettivi costanti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close