Una nuova truffa prende piede in Italia e le vittime, purtroppo, sono sempre gli anziani. A prenderli di mira sono bande di malviventi che, inscenando un perfetto piano, fanno credere ai malcapitati che un parente, di solito un figlio o un nipote, abbia avuto un grave incidente. E per rendere il tutto ancor più credibile, si presentano a casa vestendo i panni di un carabiniere pronto addirittura ad arrestare il congiunto.
La truffa col finto carabiniere
Da Nord a Sud, la truffa dell’incidente col finto maresciallo dei carabinieri che bussa alla porta di due malcapitati anziani è la nuova frontiera del raggiro dei malviventi. Ne sono state segnalate già diverse e, per fortuna, la banda è stata già fermata. Ma si teme che qualcuno possa emularli.
Nelle ultime settimane, infatti, numerose sono state le denunce arrivate ai carabinieri sulla truffa, con sei episodi che hanno fatto suonare il campanello d’allarme e fatto scattare indagini e successivi arresti.
Da Napoli a Bologna, passando anche per Genova, Piacenza e Alessandria, la banda di malviventi ha preso di mira vittime scelte con cura, purtroppo anziani che presi dal panico e dalla preoccupazione dopo il racconto del “carabiniere”, sono finiti per essere truffati.
Come funziona la truffa
Il modus operandi della banda, quattro uomini residenti a Napoli tra i 27 e i 55 anni, è stato sempre lo stesso. Dopo aver scelto con cura le vittime, le contattavano telefonicamente per presentare un quadro pericoloso per un congiunto degli anziani. Dopo essersi presentati come carabinieri e aver raccontato loro che il parente, il più delle volte un figlio o un nipote, aveva avuto un incidente in cui era rimasta gravemente ferita la controparte tanto da portare al possibile arresto, la truffa entrava nel vivo.
I malviventi, dando come soluzione la possibilità di pagare una cauzione per evitare l’arresto del parente, davano quindi appuntamento presso l’abitazione degli anziani per ritirare la somma che erano intenzionati a dare. Chi chiamava restava in linea fino all’arrivo del “corriere”, un altro finto carabiniere o l’assistente dell’avvocato della controparte coinvolta nell’incidente, per poi chiudere la chiamata. Un trucco che, di fatto, portava gli anziani ad avere la linea occupata senza poter contattare il parente chiamato in causa per avere conferma di quanto successo.
Solo dopo, però, l’esperienza vissuta è stata rielaborata e gli anziani hanno capito di essere stati vittime di un raggiro e la chiamata a carabinieri e polizia, dopo un passaggio dai parenti, dà conferma.
Scattano gli arresti in tutta Italia
Di truffe così, purtroppo, ne sono state registrate diverse. Le vittime, tutte tra i 78 e i 90 anni, si sono rese conto troppo tardi di essere state truffate, ma grazie alle loro denunce la banda di malviventi è finita con le manette ai polsi.
In quattro, infatti, sono stati arrestati perché ritenuti responsabili di sei truffe ai danni di anziani, con furto in abitazione e utilizzo indebito di carte di credito. Di questi, tre sono finiti in carcere a Poggioreale, a Napoli, mentre uno si trovava in cella a Bologna per altri reati già contestati.