• 13 Gennaio 2025 10:03

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Ex Ilva, i commissari esaminano le 10 offerte 

Gen 13, 2025

AGI – Giunte entro le 24 di venerdì scorso le 10 offerte vincolanti per l’acquisizione di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, l’ex Ilva, di cui 3 per l’intero gruppo e 7 per singoli, specifici asset, entra nel vivo da oggi 13 gennaio, l’analisi delle stesse offerte. Se ci vorrà, come hanno detto i commissari di AdI, Fiori, Quaranta e Tabarelli, un “tempo congruo” per l’analisi dettagliata di ciò che è stato proposto, tuttavia l’esame delle offerte da parte della struttura incaricata è già cominciato.

 

Di quest’ultima fanno parte gli esperti di Boston Consulting, gli avvocati di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (gestore degli impianti) e di Ilva in amministrazione straordinaria (proprietaria degli impianti) e i tecnici del ministero delle Imprese. Questo lavoro durerà almeno una settimana per avere un quadro completo e quindi cominciare a fare una valutazione ponderata, tenendo che diversi sono gli elementi da approfondire.

 

Anzitutto il piano industriale e come si attuerà la decarbonizzazione della produzione. E poi il piano dell’occupazione: quante persone si intendono assumere. Si chiede infatti “l’espresso impegno a proseguire le attività imprenditoriali acquisite per almeno un biennio e a mantenere dei livelli occupazionali che saranno individuati”.

 

Oggi i dipendenti sono circa 10mila, di cui 8mila a Taranto, indotto escluso, e la cassa integrazione straordinaria, valevole tutto il 2025, è autorizzata per 4.050 unità di cui 3.500 a Taranto, anche se in cassa sono effettivamente meno persone. Dopodichè, stando a quanto si apprende, bisognerà capire come allineare le offerte partendo dalle tre che riguardano tutta AdI. Per allineare si intende vedere i punti forti e l’aderenza delle proposte a quanto i commissari hanno chiesto nel bando di gara lanciato a fine luglio.

 

Anche oggi fonti vicine al dossier hanno manifestato soddisfazione per i risultati ottenuti alla scadenza del 10 gennaio relativamente al deposito delle offerte vincolanti, sostenendo che non era affatto scontato che arrivassero 10 proposte in totale. candidarsi per l’intera Acciaierie sono stati Baku Steel Company CJSC e Azerbaijan Investment Company OJSC; Bedrock Industries Management Co Inc; Jindal Steel International.

 

Mentre per i singoli asset di AdI sono arrivate sette offerte: la cordata Car Segnaletica Stradale srl, Monge & C. spa e Trans Isole srl; la cordata Eusider spa, Marcegaglia Steel spa e Profilmec spa; la cordata Marcegaglia Steel spa e Sideralba SpA; eppoi le aziende Eusider spa, I.M.C. spa, Marcegaglia Steel spa e Vitali spa. Nell’iter per la cessione ad un nuovo privato, il bando di gara prevede anche l’eventuale miglioramento delle offerte con i rilanci, a cui seguiranno l’individuazione della “migliore offerta vincolante”, “una fase di negoziazione in esclusiva con il relativo soggetto offerente per l’implementazione dell’operazione” per arrivare infine alla “sottoscrizione della documentazione contrattuale di vendita”.

 

“E’ assolutamente indispensabile che le organizzazioni sindacali vengano convocate dal Governo per aprire una serrata fase di confronto – afferma l’Usb con Franco Rizzo e Sasha Colautti – ribadiamo l’esigenza di prediligere chi mostra interesse per l’intero asset produttivo e che quindi potrebbe dare certezze in più per quel che riguarda la gestione unitaria della forza lavoro, assicurando un trattamento uguale per tutti”. Inoltre, “data la strategicità del comparto della siderurgia nel quadro complessivo dell’economia nazionale, ci aspettiamo che lo Stato mantenga la sua presenza all’interno della compagine societaria, rivestendo un ruolo attivo che sia sinonimo di garanzia”.

 

“Siamo certi che il Governo Meloni non ripeterà gli errori commessi nel passato che hanno condotto l’acciaieria vicina al default. Sarà fondamentale verificare che il piano industriale presentato dagli aspiranti nuovi gestori, abbia come priorità la piena compatibilità ambientale ma soprattutto non preveda ulteriori riduzioni sul piano occupazionale” chiede infine Gianfranco Chiarelli, commissario Udc Puglia. 

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