• 24 Dicembre 2024 21:11

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Avviamento a freddo: quello che forse non sai sul tuo motore

Dic 23, 2024

Molti pensano che sia necessario far scaldare il motore al minimo prima di partire, ma in realtà questa pratica è controproducente e può causare danni. I propulsori moderni sono progettati per entrare in temperatura rapidamente e gli oli utilizzati garantiscono una lubrificazione ottimale anche a basse temperature. Ma cosa succede davvero al motore quando si accende in una gelida mattina d’inverno? E quali sono gli accorgimenti per un avviamento a freddo senza problemi? Scopriamolo insieme.

Cosa succede quando accendiamo l’auto in inverno

Quando si gira la chiave (o si preme il pulsante di avviamento), il motore per accendersi deve affrontare una serie di sfide:

l’olio è più denso a causa del freddo e rallenta la lubrificazione di tutte le parti del motore;
la batteria potrebbe essere meno efficiente a causa delle basse temperature;
il carburante non essendo alla temperatura ideale potrebbe avere difficoltà a vaporizzare correttamente.

In questa fase, è fondamentale che il motorino di avviamento fornisca la giusta spinta al motore, quindi la batteria deve avere una carica sufficiente per permetterlo. Una volta avviato, l’olio inizia a circolare, ma ci vogliono alcuni minuti prima che raggiunga la temperatura ottimale e lubrifichi tutte le componenti in modo efficace.

Perché scaldare il motore al minimo è un’abitudine da abbandonare

Scaldare il motore al minimo per diversi minuti prima di partire è un’abitudine che risale al passato, quando i propulsori risultavano meno performanti e gli oli utilizzati invece di essere sintetici erano minerali. Oggi, questa pratica è non solo inutile, ma anche dannosa per il motore, per l’ambiente e aumenta il consumo di carburante. Ecco perché:

maggiore usura: quando il motore gira al minimo, la combustione non è ottimale e si produce una maggiore quantità di residui carboniosi che possono depositarsi sulle candele, sulle valvole e nel catalizzatore;
consumi elevati: il propulsore acceso al minimo brucia carburante senza produrre lavoro, aumentando così i consumi;
inquinamento: il motore freddo produce più emissioni inquinanti rispetto a un propulsore che ha raggiunto la sua temperatura di esercizio. Quindi scaldare il motore al minimo contribuisce ad aumentare l’inquinamento atmosferico.

Cosa causa l’usura del motore a freddo e come prevenirla

L’usura del motore a freddo è causata principalmente dalla mancanza di una lubrificazione ottimale nei primi minuti di funzionamento. Quando l’olio motore è freddo, è più denso e fatica a raggiungere tutte le parti del motore, aumentando l’attrito tra i vari componenti.
Per ridurre al minimo l’usura del motore a freddo, è importante:

effettuare una corretta manutenzione: controllare regolarmente il livello e la qualità dell’olio motore, sostituendolo secondo le indicazioni del costruttore. Utilizzare solo oli di qualità e rispettare le caratteristiche specifiche del veicolo;
evitare di sollecitare il motore a freddo: nei primi minuti di guida, evitare accelerazioni brusche mantenendo uno stile di guida progressivo moderando i giri del motore;
non spegnere il motore subito dopo un lungo viaggio: lasciare girare il motore al minimo per qualche secondo prima di spegnerlo, in modo da permettere all’olio e alle componenti del motore di raffreddarsi gradualmente.

Partenza senza problemi anche con temperature sotto zero

Le temperature rigide influenzano negativamente l’avviamento del motore. Ecco alcuni consigli pratici per affrontare la messa in moto con il motore freddo senza problemi:

batteria: assicurarsi che sia in buono stato e abbia una carica sufficiente così da fornire la corrente necessaria al motore. In caso di dubbi, effettuare un test diagnostico da un meccanico;
antigelo di qualità: il livello del liquido antigelo nel radiatore e la sua diluizione sono fondamentali per proteggere il motore e le sue componenti dal congelamento e dalla corrosione;
parcheggiare l’auto in un luogo riparato: quando possibile, parcheggiare l’auto in un garage o in un luogo riparato dal vento e dalle intemperie, questo aiuta a preservare dall’usura tutti i componenti più sensibili;
olio motore: mantenere il livello del liquido lubrificante sempre compreso tra minimo e massimo, così da garantire la corretta lubrificazione.

Seguendo questi semplici consigli, potrai affrontare l’inverno con serenità e proteggere il tuo motore dal freddo.

Il freddo e i diversi tipi di carburante

Le basse temperature possono influenzare anche il comportamento del carburante. Vediamo cosa succede a benzina, diesel, Gpl e metano con il freddo intenso:

benzina: generalmente, la benzina resiste bene alle basse temperature, ma in casi estremi (sotto i -40°C) può iniziare a solidificarsi. Per evitare problemi, è consigliabile mantenere il serbatoio del carburante almeno a metà, così da ridurre lo spazio a disposizione per la formazione di condensa, che potrebbe congelare;
diesel: questo carburante è più sensibile al freddo, per questo i distributori di carburante erogano gasolio invernale che regge a circa -14 sotto zero. Con temperature molto basse, la paraffina contenuta nel gasolio può cristallizzare, intasando il filtro impedendo così l’avviamento del motore;
Gpl: in condizioni di freddo intenso può verificarsi una diminuzione della pressione nel serbatoio, con conseguente difficoltà di avviamento, il Gpl per autotrazione presenta la sua temperatura di congelamento compresa tra 0°C e -12°C, questo dipende dalla miscela utilizzata dai fornitori;
metano: non è soggetto a congelamento, tuttavia, con temperature molto basse, è possibile che si verifichi una leggera riduzione della pressione nel serbatoio, che può influire sulle prestazioni del motore.

Come abbiamo visto, il diesel e il Gpl sono i combustibili che soffrono di più quando le temperature scendono sotto lo zero, l’utilizzo di un additivo anticongelante per il diesel può abbassare il suo punto di congelamento a un livello accettabile. Per il Gpl esistono additivi specifici che ne aumentano la resistenza al freddo.

Come capire se il freddo sta mettendo in crisi la tua auto

A volte, anche se abbiamo seguito tutti i consigli, il freddo intenso può comunque causare qualche difficoltà con l’auto. Ma come facciamo a capire qual è il problema? Ecco alcuni sintomi comuni e come interpretarli:

difficoltà di avviamento: quando si gira la chiave e l’auto non dà segni di vita, il primo indiziato è la batteria. Accendere i fari, se sono deboli o non si accendono, la batteria probabilmente è scarica e va ricaricata o sostituita. Se invece il motorino di avviamento gira a fatica, la batteria potrebbe essere solo parzialmente scarica;
spie sul cruscotto: se il simbolo della batteria rimane acceso anche dopo l’avviamento? Questo indica che l’alternatore non sta caricando la batteria come dovrebbe e va controllato immediatamente con un multimetro oppure da un meccanico esperto;
avviamento: se l’auto parte ma si spegne immediatamente, o se il motore gira ma non si avvia, il problema potrebbe essere il carburante ghiacciato a causa delle basse temperature;
rumori strani: rumori insoliti provenienti dal motore, come ticchettii o fischi, potrebbero indicare un problema di lubrificazione. Controllare il livello dell’olio motore e assicurarsi di averlo sostituito con un olio adatto alle basse temperature.

Se non si è sicuri di cosa fare o se il problema persiste, è sempre meglio rivolgersi a un meccanico di fiducia.

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