• 22 Dicembre 2024 12:06

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Vasco Rossi contro Salvini, “per una canna fumata 7 giorni prima rischio di arresto immediato”

Dic 14, 2024

AGI – A Vasco Rossi non piace il codice della strada in vigore dal 14 dicembre. E attraverso i canali social il cantante rock si rivolge ai giovani mettendoli in guardia, con il suo solito modo ironico, dalle nuove regole. “Ragazzi – è l’esordio – il ministro Matteo Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente”. 

 

 

Vasco Rossi, con la sua ironia, ha centrato pienamente il punto.

Quando Matteo Salvini si applica, e gli basta davvero poco, è capace di combinare disastri. E il Codice della Strada da lui creato ne è la conferma.

Il ministro dei Trasporti ha dichiarato di voler rendere le… pic.twitter.com/QN48I4d0jI

— Riccardo Magi (@riccardomagi)
December 14, 2024

 

“Vasco Rossi, con la sua ironia, ha centrato pienamente il punto – commenta il segretario di +Europa, Riccardo Magi. -. Quando Matteo Salvini si applica, e gli basta davvero poco, è capace di combinare disastri. E il Codice della Strada da lui creato ne è la conferma. Il ministro dei Trasporti ha dichiarato di voler rendere le strade “più sicure”. E per farlo, colpo di genio, ha reso impossibili le città a 30km/h, ha azzoppato la mobilità sostenibile, ha ridotto i controlli e ha cancellato il principio di alterazione psicofisica alla guida, trattando chi si cura con i cannabinoidi e chi si fuma una canna a casa, 3 giorni prima di mettersi al volante, al pari di El Chapo e Pablo Escobar. Questa è persecuzione, non prevenzione. Abbiamo chiesto più volte a Matteo Salvini di fermarsi, ma è stato come parlare con Fleximan. Ci penseranno i tribunali, ancora una volta, a spazzare via quella che non è sicurezza ma solo e soltanto follia oscurantista. E a quel punto sarà il ministro dei Trasporti a doverne trarre le conseguenze”, conclude Magi.

 

 

 

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