C’è futuro per la Fiat 500. L’iconica city car della Casa italiana continuerà a essere prodotta nello stabilimento di Mirafiori e, anche per i prossimi anni, resterà un punto di riferimento delle attività produttive di Stellantis. Il Gruppo è alle prese con un la definizione di un piano industriale per il futuro dei suoi stabilimenti italiani, dopo le dimissioni di Tavares, che ha lasciato il ruolo di CEO dell’azienda per via dei dissidi con il CdA.
A chiarire quale sarà il futuro della Fiat 500 è stato Jean-Philippe Imparato, responsabile di Stellantis per l’area Enlarged Europe e manager a cui l’azienda ha affidato il compito di definire il nuovo piano industriale per l’Italia oltre che di mantenere i rapporti con il Governo. Nel corso di un’intervista rilasciata a XXI Secolo, Imparato ha fornito le prime indicazioni sul futuro della Fiat 500. Vediamo i dettagli in merito al futuro dell’iconica city car, destinata a restare ancora per molti anni all’interno della gamma Fiat.
Il futuro della 500
Imparato ha, sostanzialmente, confermato il ruolo di primo che la Fiat 500 avrà nel futuro di Stellantis in Italia. Nel giro di “alcuni mesi”, infatti, è previsto il debutto della Fiat 500 ibrida, che andrà ad affiancare la variante elettrica. Il debutto ufficiale sul mercato dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di novembre 2025. L’obiettivo è quello di raggiungere circa 100.000 unità prodotte all’anno, grazie all’apporto della nuova 500 ibrida.
Per i prossimi anni, però, il manager ha anticipato un’altra novità. Nel corso del 2032, infatti, ci sarà una nuova generazione di Fiat 500 (non è chiaro se sarà ancora ibrida o solo elettrica) che andrà a rimpiazzare il modello attuale. Le attività produttive continueranno a Mirafiori dove sarà realizzato anche il cambio e-Dct, utilizzato dai sistemi ibridi montati da diversi modelli del Gruppo Stellantis (e probabilmente dalla stessa 500 in arrivo a inizio del prossimo anno).
Cosa succede a Mirafiori
Imparato ha garantito che Stellantis continuerà a investire nello stabilimento di Mirafiori. Lo storico sito produttivo torinese, negli ultimi anni, ha registrato un vero e proprio crollo delle attività ma i nuovi progetti legati alla 500 rappresentano un’assicurazione per il futuro. La Fiat 500 in versione elettrica non è in grado di sostenere la produzione a Mirafiori. La nuova versione ibrida, però, dovrebbe garantire una sostanziale crescita delle attività.
In attesa del rilancio, però, il presente di Mirafiori è difficilissimo. L’azienda ha appena annunciato altri sette mesi di cassa integrazione per il sito torinese, a partire dal 7 gennaio 2025. In particolare, fino al 2 agosto, il ricorso agli ammortizzatori sociali riguarderà la linea della 500 elettrica e oltre 1.000 addetti. In cassa integrazione finiranno anche quasi 800 addetti della divisione Carrozzeria Maserati. Sono previste misure analoghe anche per altri reparti dello stabilimento.
Il 2025 sarà il 18° anno consecutivo di cassa integrazione nello stabilimento di Mirafiori. Il sito produttivo di Stellantis è lontanissimo dal raggiungere l’obiettivo della piena produzione, con azzeramento della cassa integrazione, nonostante una netta riduzione del numero di addetti. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per capire quali saranno gli effetti dei nuovi programmi del Gruppo per lo stabilimento italiano, da sempre simbolo dell’automotive del nostro Paese.