Il Piano per la qualità dell’aria è stato ufficialmente approvato in Piemonte. Lo scorso 10 dicembre il Consiglio Regionale ha definito il programma fino al 2030 per contrastare le emissioni inquinanti, stanziando un budget complessivo di 4 miliardi di euro. Della manovra ne trarrà godimento soprattutto il settore della mobilità, con 2,9 miliardi.
Le sfide da affrontare oggi impongono di correre ai ripari, ed è quanto le istituzioni locali si prefiggono di compiere. Attraverso una serie di iniziative concrete, l’obiettivo è di rendere le città più vivibili, senza arrecare particolari disagi a chi si serve quotidianamente del mezzo di trasporto privato. Resta da vedere come, nello specifico, si perseguirà il progresso.
Il divieto
Il punto principale verte sui veicoli diesel Euro 5, ovvero quelli immatricolati tra il 1° settembre 2011 e il 1° settembre 2015. Al momento del loro arrivo nelle concessionarie, costituivano un notevole passo in avanti sotto il profilo ambientale. Rispetto al precedente protocollo Euro 4, i vincoli stabiliti erano diventati più stringenti. L’obbligata adozione del filtro antiparticolato aveva dato effetti positivi. Ora, però, alla luce delle nuove tecnologie adottate, le vetture obsolete realizzate in conformità al vecchio sistema appaiono obsolete.
L’allarme lanciato dagli studiosi del Pianeta ha indotto un approccio più rigoroso sulle emissioni. In linea con le politiche dell’Unione Europea, la Regione Piemonte ha, dunque, deciso di porre un bando. Che entrerà in vigore il 1° ottobre 2025 e terminerà il 15 aprile 2026. Dopodiché, ogni anno verrà applicato dal 15 settembre al 15 aprile. Ma non interesserà tutti i Comuni, bensì solo quelli con 30.000 abitanti, tra cui Torino, Alessandria e Novara.
La manovra potrebbe avere degli importanti benefici, tenuto conto che, secondo i dati ACI, i veicoli diesel Euro 5 sono oltre 250.000, circa l’8% del parco circolante in Piemonte. In parallelo, gli enti locali potenzieranno il trasporto pubblico, con il rinnovamento di autobus e treni. Inoltre, su proposta di Nadia Conticelli (Partito Democratico), si promuoverà “la libera circolazione sulla rete del trasporto pubblico locale della popolazione Under 26 residente o domiciliata in Piemonte”. Le disposizioni verranno illustrate nei dettagli in modo graduale. Intanto, sono state delle basi importanti per ridurre le emissioni di anidride carbonica e polveri sottili.
Misure innovative
Secondo presidente della Regione, Alberto Cirio, il Piano “consente di affrontare la transizione ecologica con un metodo scientifico, perché è stato realizzato sulla base dei dati e delle indicazioni elaborate da Arpa, a cui abbiamo chiesto di valutare l’efficacia delle azioni messe in campo per rispettare i tempi e gli obiettivi dell’Europa. A questa Europa però – prosegue – abbiamo anche chiesto maggior supporto, e risorse, per consentire ai Paesi di lavorare alla tutela dell’ambiente in maniera sostenibile per i cittadini, specie per i più deboli”.
Il fine, sottolinea l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati è “raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti e rientro nei limiti di qualità dell’aria al 31 dicembre 2025. L’aggiornamento è l’occasione per inserire misure innovative basandoci sul potenziamento del trasferimento tecnologico per definire gli scenari attuali e quelli futuri. Alcune delle novità introdotte nell’aggiornamento del piano, per il raggiungimento degli obiettivi, sono il ricorso all’intelligenza artificiale, ai biocarburanti o l’uso degli additivi biologici in agricoltura e non solo”.