AGI – Google ha annunciato l’arrivo di Gemini 2.0, una nuova famiglia di modelli di intelligenza artificiale generativa (IA), che dovrebbe consentire di creare ‘agenti IA’ in grado non solo di rispondere alle domande degli utenti, ma anche di svolgere compiti in modo autonomo. “Questo è solo l’inizio”, ha assicurato a X Demis Hassabis, capo del laboratorio di intelligenza artificiale di Google, DeepMind, e vincitore del Premio Nobel per la chimica. “Il 2025 sarà l’anno degli agenti IA”, ha previsto.
Dal lancio di ChatGPT da parte di OpenAI due anni fa, i colossi tech sono stati impegnati in una corsa per modelli di intelligenza artificiale generativa sempre più efficienti, producendo tesi di laurea, inviti, contratti, illustrazioni, video artistici o pubblicitari on demand. Ma il Santo Graal della Silicon Valley sono ormai gli “agenti”, quando la macchina diventa una sorta di segretaria onnisciente, disponibile a tutte le ore e capace di svolgere numerosi compiti, dai messaggi da inviare allo shopping online. Si tratta di programmi autonomi progettati per svolgere compiti, prendere decisioni e interagire con ambienti diversi con un intervento umano minimo.
Secondo il capo di Google Sundar Pichai, Gemini 2.0 deve aprire “una nuova era” di intelligenza artificiale generativa, che semplificherà direttamente la vita quotidiana degli utenti. “Gemini 2.0 è la capacità di rendere le informazioni molto più utili”, ha spiegato in una nota sul blog che annuncia Gemini 2.0, sottolineando la capacità del nuovo modello di comprendere un contesto, anticipare e prendere decisioni, “sotto la tua supervisione”.
Gli utenti di Gemini possono ora testare Gemini 2.0 Flash, uno dei modelli della nuova famiglia, mentre una versione sperimentale e multimodale è stata resa disponibile agli sviluppatori. Alcuni hanno già pubblicato video che mostrano le loro interazioni con il servizio. La multimodalità consente, ad esempio, di mostrare oggetti all’intelligenza artificiale, che può analizzarli e rispondere a domande su di essi, in tempo reale e oralmente.
Demis Hassabis ha precisato che, grazie a Gemini 2.0, i suoi team stanno facendo progressi su diversi progetti. In particolare “Project Astra, la nostra visione per un assistente AI universale”, “Project Mariner” per migliorare le interazioni tra esseri umani e agenti digitali e “Jules”, uno strumento per programmatori.