• 23 Dicembre 2024 8:22

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F1, GP Abu Dhabi: McLaren si laurea Campione del Mondo Costruttori. Le pagelle

Dic 8, 2024

Sul tracciato di Yas Marina si sono ufficialmente spenti i riflettori sulla stagione 2024 di F1 e a vincere nell’ultima gara dell’anno è stato Lando Norris con la sua McLaren. Grazie al vantaggio del team di Woking nel campionato Costruttori (21 punti sulla Ferrari) e allo strepitoso fine settimana condotto da Norris, la McLaren si è aggiudicata il Mondiale Costruttori, un risultato che mancava dal 1998.

Non si può dire che la Ferrari non ci abbia provato. Entrambi i piloti della Rossa sono arrivati sul podio rispettivamente con Sainz in seconda posizione e Leclerc, terzo. Autore di una grandissima prova è stato anche Lewis Hamilton che, nonostante la sfortuna nelle qualifiche, in gara ha voluto salutare la Mercedes, il team col quale ha ottenuto la maggior parte dei suoi trionfi sportivi, nel migliore dei modi.

Ferrari

Anche se a Yas Marina a vincere è stata la McLaren, la Ferrari si è meritata con grande merito la prima posizione in queste ultime pagelle dell’anno. Se Sainz, secondo sotto la bandiera a scacchi, non ha sbagliato niente fin dalla sessione di qualifica; Leclerc, che scattava dalla 19esima posizione, è stato autore di una grande rimonta al fondo.

Il pilota monegasco, che al termine del secondo giro già occupava l’ottava posizione, anche sfruttando i contatti nelle prime tornate della corsa ha potuto abilmente rimontare fino alla zona punti.
Lo spagnolo si congeda dalla Ferrari nel migliore dei modi. Scatta bene al via, non commette nemmeno un errore nei 58 lunghissimi giri del GP Abu Dhabi. A mancare a Carlos è solamente la vittoria che però con un Norris e una McLaren così in forma era un risultato quasi insperato.

McLaren

A inizio 2024, nessuno avrebbe scommesso su un finale di campionato così. La McLaren, ad Abu Dhabi, si è ufficialmente laureata Campione del Mondo Costruttori anche se quella di Yas Marina non è stata sicuramente la gara più facile da gestire per il team inglese.
Nonostante il vantaggio di 21 punti sulla Ferrari, la situazione per la McLaren si è complicata proprio pochissimi metri dopo il via a causa di un contatto tra Piastri e Verstappen che ha obbligato il pilota neozelandese a ripartire dal fondo del gruppo.

Dopo essere stato subissato dalle critiche nel corso della stagione, ad Abu Dhabi Norris ha dato prova di tutto il suo talento e della sua maturità. Sebbene il pilota inglese (e questo va ammesso) nei momenti chiave sia stato autore di qualche errore di troppo, a Yas Marina (probabilmente anche svincolato da ogni tipologia di pressione) ha probabilmente corso la sua miglior gara del 2024.

E se oggi Norris è stato veramente implacabile, non si può dire lo stesso di Piastri. A Yas Marina, dove anche un solo punto avrebbe potuto fare la differenza, in positivo o in negativo, Piastri allo start non vede Verstappen e si tocca con l’olandese. Il neozelandese, nonostante la sua MCL38 si sia girata, riesce a ripartire ma, in un secondo tempo, si becca dieci secondi di penalità per l’incidente con Colapinto.

Da quando il management della McLaren ha deciso di favorire il tentativo di rimonta di Norris su Verstappen, Piastri sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la prima parte della stagione. Oggi il pilota neozelandese è riuscito a portare a casa comunque sia 1 punto ma se la McLaren vuole tornare a lottare costantemente per qualcosa di importante è fondamentale per il giovane Oscar mostrarsi meno annebbiato rispetto a queste ultime gare.

Mercedes

Nonostante gli alti e i bassi di questa stagione, la Mercedes chiude ne migliore dei modi il 2024. Hamilton e Russell sono riusciti a concludere il GP Abu Dhabi in zona punti dando prova di grande solidità soprattutto in visione del 2025. Se il pilota numero #63 disputa un’ottima gara perdendo solamente una posizione sul finale e chiudendo la corsa in quinta posizione a dare spettacolo è stato Lewis Hamilton.

Il sette volte campione del Mondo di F1, che dal prossimo anno correrà per la Ferrari, voleva chiudere la sua parentesi con le Frecce d’Argento nel migliore dei modi. E così è stato.
Hamilton, che scattava dalla 16esima posizione della griglia di partenza per colpa di un birillo incastratosi sotto la sua W15 nel corso delle qualifiche, è riuscito rimontare fino alla quarta posizione prendendosi la posizione del compagno di box, Russell, proprio all’ultimo giro.

Non c’è che dire. A chi non era contento del suo passaggio alla Ferrari e a chi gli dava del bollito, oggi Hamilton ha dato una lezione di guida. Magari l’inglese, che ok in questo 2024 è stato molto altalenante, per tornare a essere il “cannibale” che ricordiamo ha semplicemente bisogno di nuovi stimoli. Ora bisogna vedere se la Ferrari saprà rispondere a queste esigenze.

Alpine

Dopo il benservito dato a Ocon appena sette giorni fa, tutte le speranze di fare punti di Alpine erano incentrate su Pierre Gasly e il francese non ha tradito le aspettative. Il 28enne, almeno nelle prime fasi della corsa, sembrava avere il piglio giusto per lottare per le posizioni da podio. Ma il sogno è durato troppo poco. Pierre lotta, cerca di stare coi primi, ma deve arrendersi a Leclerc, a Verstappen e alle Mercedes. Finisce in zona punti e va benissimo così tenendo conto, fino a poche gare fa, dove si trovava Alpine.

Ora. Briatore può piacere o mano. Spesso è un personaggio sopra le righe ma non si può nascondere che da quando Alpine sia tornata sotto il comando del manager cuneese, dalla scuderia transalpina abbiano cominciato ad arrivare segnali positivi in chiave 2025.

Red Bull

Nonostante la vittoria del Mondiale Piloti credo che la Red Bull sia ben felice di averla chiusa qui con questo 2024. Anche se il weekend di Abu Dhabi, per il team di Milton Keynes, è cominciato con la bella notizia della prossima prima paternità di Max Verstappen, la Red Bull avrebbe sperato di chiudere il campionato sul podio. Ma così non è stato.

Complice sicuramente l’anticipata vittoria del titolo da parte dell’olandese, a Las Vegas, sul tracciato di Yas Marina, Super Max non ha fatto il ragioniere. Al via il quattro volte Campione del Mondo Piloti parte un filo troppo aggressivo e si tocca subito con Piastri.
Nonostante la maggior parte dei tifosi che hanno seguito il GP avrebbero messo una pietra sopra al fatto come un bel incidente di corsa, per la Direzione di Gara Verstappen è colpevole e si becca 10 secondi di penalità. Per chiudere nel migliore dei modi l’annata manda pure a quel paese il collegio commissari. Chiude la gara in sesta posizione.

Se Verstappen è riuscito a regalare alla Red Bull gli ultimi punti della stagione non si può dire lo stesso di Sergio Perez. Questa volta però il messicano è innocente, centrato da Bottas.
Eppure, in quella che potrebbe essere la sua ultima gara col team di Milton Keynes, era importante per Perez portare almeno sotto il traguardo la sua RB20. Nelle prossime settimane si riuniranno gli azionisti della Red Bull proprio per decidere del futuro del messicano che, nonostante abbia un contratto valido per il 2025, sembra essere sempre più lontano dal team di Milton Keynes.

Aston Martin

Dopo l’exploit del 2023, finisce quest’annata terribile per Aston Martin con la certezza che porta il nome di Fernando Alonso che, ancora una volta, riesce a portare Aston Martin in zona punti, noni a fine gara. In attesa della cura Newey a risultare vincente è soprattutto la strategia scelta per lo spagnolo che nel finale gli ha permesso di tenere Piastri a distanza.

Stroll porta a termine la sua ultima gara del 2024 senza infamia e senza gloria. 12esimo, tra la Williams di Albon e la Racing Bulls di Tsunoda. Ancora una volta fuori dalla zona punti e lontano dal ben più anziano (o esperto… vedete un po’ voi) compagno di squadra.

Haas

Anche la Haas cerca di chiudere l’annata nel migliore dei modi. Se Nico Hulkenberg è autore di una grande gara salutando così la scuderia americana con un positivo ottavo posto, non si può dire lo stesso di quella di Magnussen.
La Haas, in occasione della prima sosta del danese, monta sulla gomme Soft sulla sua monoposto. Impossibile arrivare a fine corsa con quella mescola. Magnussen è costretto a una sosta proprio nei giri finali della corsa. Si porta a casa il giro veloce, ma c’è da chiedersi (visto che comunque sia alla Haas col punto aggiuntivo non è cambiato niente) a quale prezzo.

Williams

Meno male che è finita la stagione. Per lo meno oggi, almeno una delle due Williams è riuscita a passare integra sotto la bandiera a scacchi. Se Colapinto ha dovuto ritirarsi anticipatamente, chiamato dal box per ritirare la monoposto, Albon ha sfiorato la zona punti.

Racing Bulls

Dopo l’exploit di metà stagione, quella di Yas Marina è stata una gara incolore per le due Racing Bulls. Se Tsunoda offre, almeno, spettacolo in pista a suon di sorpassi e controsorpassi, Lawson si ritira. Se fino a pochissimi appuntamenti fa sembrava che il nome del pilota che avrebbe potuto prendere il posto di Perez in Red Bull potesse uscire da uno di questi due ragazzi… dopo oggi, forse, fossi in Marko & Co. mi guarderei anche in giro, lontano dagli ambienti dell’Academy.

Kick Sauber

Poteva essere l’ultimo grande colpo di reni di Bottas che, con ogni probabilità, ad Abu Dhabi ha chiuso definitivamente la sua carriera di pilota ufficiale di F1. E invece è stata l’ennesima delusione.
Il finlandese partiva dalla nona posizione in griglia ma ha rovinato la sua gara (e non solo la sua) nell’incidente con Magnussen.
Zhou, dopo i primi punti ottenuti in Qatar, vorrebbe tornare a provare quell’emozione e forse ce l’avrebbe fatta se solo non fosse stato autore di una falsa partenza che gli è valsa una penalità.

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