AGI – Prosegue il trend positivo di riduzione dei procedimenti pendenti: “l’obiettivo intermedio di smaltimento delle pendenze, in scadenza a fine 2024, è stato, infatti, già raggiunto per le Corti di appello, che sono riuscite pressoché ad azzerare l’arretrato più risalente, ed è quasi raggiunto per i tribunali”, rileva il ministero della Giustizia, riportando sul suo notiziario web ‘Gnewsonline’ i dati aggiornati al primo semestre 2024 del monitoraggio continuo degli indicatori Pnrr sull’andamento della giustizia, resi disponibili dalla Direzione generale di Statistica e analisi organizzativa del Dipartimento per l’Innovazione tecnologica della giustizia.
Al primo semestre 2024 le percentuali di riduzione sono -98,7% dei procedimenti civili pendenti a fine 2019 con annualità sino al 2017 nelle Corti di appello e -89,4% dei procedimenti civili pendenti a fine 2019 con annualità sino al 2016 nei tribunali a fronte di un target previsto di -95% a fine 2024. Per quanto riguarda la riduzione delle pendenze rilevanti per l’obiettivo finale di smaltimento, il dato del primo semestre 2024 parla di -60,0% per i procedimenti civili pendenti a fine 2022 con annualità compresa tra il 2018 e il 2022 in Corte di appello e di -64,6% per i procedimenti civili pendenti a fine 2022 con annualità compresa tra il 2017 e il 2022 in tribunale, a fronte di un target previsto di riduzione del 90%, da raggiungere entro giugno 2026.
Continua anche la riduzione dell’arretrato ‘Pinto’, che, rispetto al 2019, è pari al -31,8% in tribunale e al -43,2% in Corte di appello. Con riguardo al ‘disposition time’ – l’indicatore di durata che misura il rapporto tra i processi pendenti e quelli definiti – i dati del primo semestre 2024 indicano una riduzione, rispetto al 2019 (anno base di riferimento del Pnrr), pari a -22,9% nel settore civile e a -32,0% in quello penale. Nel settore penale, dunque, la variazione è oltre quella richiesta dal target Pnrr (-25% entro giugno 2026). Più contenuto è il calo in ambito civile, rispetto all’obiettivo di riduzione del 40% entro giugno 2026.