• 27 Novembre 2024 23:42

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Onorato: “A breve una nuova memoria di giunta per la gestione di Capannelle”

Nov 27, 2024

AGI – Capannelle è al capolinea, ma il Comune di Roma continua a lavorare per salvare le attività dell’ippodromo di Via Appia Nuova, che in assenza di una soluzione vedrà chiudere i battenti il prossimo 31 dicembre. Lunedì scorso la Regione Lazio ha chiuso il tavolo con i lavoratori per consentire a circa un centinaio di persone l’accesso alla Naspi. Nella commissione Sport di Roma Capitale, che si è riunita oggi, l’assessore allo Sport e ai grandi Eventi, Alessandro Onorato ha ribadito l’impegno dell’amministrazione capitolina nel salvaguardare la continuità dell’impianto e ha annunciato che “già domani o dopodomani” si avrà una nuova memoria di giunta per avviare un ulteriore dialogo con l’attuale gestore Hippogroup affinché mantenga la struttura e le attività dell’ippodromo fino alla chiusura della gara europea, dopo che la gara ponte per la gestione temporanea di un anno è andata deserta. 

Su Capannelle da settimane si sono accesi i riflettori della politica che hanno chiamato in causa le precedenti amministrazioni capitoline (Alemanno e Raggi), ma anche il ministero con accuse lanciate a colpi di lanci di agenzia.

 

Nel dibattito c’è la gestione di un impianto che da oltre 30 anni vede la presenza della società Hippogroup e la difficoltà sempre maggiore per un settore che a detta di Onorato si regge su un delicato equilibrio finanziario fatto soprattutto di contributi pubblici che si sono andati assottigliando nel corso degli anni. Come ha spiegato Onorato audito in commissione “se Hippogroup nel 2011 incassava 11 milioni di contributo ministeriale, nel 2023 era di 4,7 milioni e nel 2024 è sceso ancora a 4,4 milioni. Questo anche per rispondere a chi dal ministero afferma che con questo governo i contributi non sono scesi. L’ippica è in crisi ed è un fatto sotto gli occhi di tutti che molte strutture si reggono sugli investimenti degli azionisti” ha detto. “Poi sentiamo ripetere che Capannelle è uno degli impianti maggiori, con maggiori volumi di scommesse, allora il ministero pensi a un investimento maggiore su questo impianto… se ci vorranno aiutare saremo pazzi di gioia”. Insomma continua il botta e risposta a distanza con il Masaf. 

 

Non è la prima volta che gli organi capitolini si occupano del dossier Capannelle. Appena una settimana fa si era riunita la Commissione Trasparenza del comune dove sempre l’assessore, coadiuvato dagli uffici, aveva presentato tutto il percorso amministrativo per scongiurare la chiusura e la salvaguardia dei posti di lavoro. Ma Onorato, certo della correttezza del percorso amministrativo intrapreso, ha replicato duramente a Fabrizio Santori della Lega, che accusava questa giunta di aver messo “Hippogroup in ginocchio”.  “Siamo persone serie e non abbiamo messo in ginocchio nessuno. – ha detto Onorato – Negli ultimi 18 anni lì non è mai stato controllato nulla con la conseguenza che Capannelle non è più ai livelli del passato, in più i finanziamenti sono scesi e i costi sono saliti, quindi non è più sostenibile”. 

 

Percorse tutte le strade, e in attesa che il bando europeo finisca il suo iter, il Comune sembra finito in un vicolo cieco. Per garantire la continuità nel 2025 a un impianto che raccoglie circa 20 milioni di euro di scommesse (il 15% di quelle nazionali), salvaguardare i posti di lavoro diretti, più l’indotto e le maestranze varie che si occupano della gestione e manutenzione dei 130 ettari di impianto e dei 500 cavalli, non resta che sperare che dopo la memoria di giunta, Hippogroup accetti di restare il tempo necessario che la gara finisca il suo iter. Ma visto il contenzioso in corso, anche dal punto di vista amministrativo, non è detto che la società accetti. Al 31 dicembre mancano appena 4 settimane, si galoppa contro il tempo. 

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