AGI – I sindacati confermano lo sciopero ed è scontro. ll ministro dei Trasporti, Matteo Salvini aveva convocato oggi alle 16.30 i segretari generali Landini e Bombardieri, ma la risposta è arrivata in anticipo: “Abbiamo già rispettato la legge, esonerando il settore ferroviario”.
“Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l’apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di Garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero”. Così i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, in una nota congiunta. “Al Ministro chiediamo che cosa abbia fatto in questi due anni per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, per migliorare le condizioni del trasporto pubblico e per assicurare la regolarità degli orari e dell’efficienza del servizio”, aggiungono.
“Il diritto alla mobilità va garantito sempre e non solo in occasione della proclamazione degli scioperi. Salvini, piuttosto, farebbe bene a preoccuparsi di rinnovare i contratti a milioni di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno sono al servizio della cittadinanza”. Pertanto, Cgil e Uil “confermano tutte le ragioni e le modalità dello sciopero generale del 29 novembre che sarà esercitato nel rispetto di quanto stabilito dalle norme, a partire dalle fasce di garanzia, e nell’interesse di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Paese”.
Landini, a Sbarra risponderanno i lavoratori
“Non rispondo io risponderanno le lavoratrici e i lavoratori il 29. Io non devo rispondere nulla al segretario della Cisl, lui fa le sue scelte e sarebbe utile che, come noi lo rispettiamo, lui rispettasse anche le altre persone. Lo sciopero è un diritto e se si arriva a una situazione di questo genere è perché non siamo ascoltati”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
“Ai lavoratori dipendenti pubblici sono stati offerti aumenti del 6% quando l’inflazione è al 17% – ha sottolineato Landini – Cosa dovrebbero fare i lavoratori pubblici? Accettare la riduzione programmata del proprio potere d’acquisto? Sulla sanità pubblica – aggiunge – il governo sta tagliando e in realtà sta favorendo la privatizzazione dei servizi. Cosa dovremmo fare? Stare a guardare che la gente non ha più il diritto di curarsi? Stanno precarizzando qualsiasi cosa e in più l’unica spesa pubblica che aumenta, mentre tagliano la sanità, la scuola, i servizi, i Comuni, è quella per le armi”.
Codacons, governo precetti per ridurre stop 29 a 4 ore
Se non sarà trovato un accordo con i sindacati di categoria, il Governo deve ricorrere allo strumento della precettazione per obbligare i lavoratori a ridurre la durata della protesta a 4 ore, cosi’ come indicato dalla Commissione di garanzia degli scioperi. Lo afferma il Codacons, che si rivolge direttamente al Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
“I cittadini sono esasperati dal continuo ricorso alo strumento dello sciopero da parte dei sindacati – spiega l’associazione – Da inizio anno, e solo nel comparto dei trasporti, si contano già 57 scioperi effettuati a livello nazionale, senza contare la miriade di serrate proclamate a livello locale: il settore aereo e quello ferroviario sono i più colpiti dalle proteste sindacali, che causano immensi disagi agli utenti”.
“Non contestiamo il diritto allo sciopero ne’ le giuste richieste dei lavoratori, ma le modalità con cui vengono rivendicati i diritti e il numero eccessivo delle astensioni dal lavoro sono oramai inaccettabili, e rappresentano una grave lesione al diritto alla mobilita’ e alla circolazione dei cittadini riconosciuto dalla Costituzione – afferma il presidente Carlo Rienzi – È ora di pensare a forme alternative di protesta nel settore dei trasporti, come lo sciopero delle biglietterie e dei controllori, che andrebbe a danno delle aziende senza interrompere i servizi e senza intaccare i diritti degli utenti. Per questo chiediamo oggi al Ministro Salvini di ricorrere allo strumento della precettazione in occasione dello sciopero del 29 novembre, obbligando i lavoratori a ridurre la durata della serrata a 4 ore e sanzionando pesantemente i trasgressori”.