• 19 Novembre 2024 15:42

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Abarth, addio ai motori termici: un futuro solo elettrico

Nov 19, 2024

Che il futuro di Abarth sia a tinte elettriche lo si sapeva da un po’, ormai. Mentre la classe politica europea e mondiale promuove la mobilità a zero emissioni, le Case automobilistiche devono fare una scelta di campo. Presto o tardi, i motori a combustione interna lasceranno spazio ai powertrain a zero emissioni. E quel giorno, nel caso dello Scorpione, è già arrivato. Lo scorso anno ha lanciato la sua pioniera dell’alimentazione, la 500e, a cui è seguita, di recente, la più voluminosa 600e. Se questa coppia di modelli è andata a rafforzare la gamma, un’altra ha salutato, composta dalle 595 e 695, entrambe a benzina, ritirate dal commercio ad agosto.

Onere troppo elevato

Le decisioni adottate vanno in un’unica direzione, ben definita dal management aziendale. Nessun segnale ambivalente ed equivoco, ma un programma uniforme, come sottolinea Gaethano Thorel, responsabile europeo di Fiat e Abarth. In un’intervista concessa al magazine Autocar, l’alto dirigente ha escluso qualsiasi successore non elettrico dei veicoli termici inclusi nel portafoglio prodotti. Questo perché l’onere economico da sostenere, relativo alle nuove normative sulle emissioni, sarebbe troppo elevato, sia per il Costruttore che per gli stessi consumatori.

“Se fai una berlina sportiva a combustione che emette 180 g/km e sei in Italia, devi pagare tra i 1.000 e i 2.000 euro di tassa di circolazione ogni anno – ha dichiarato Thorel -. È giusto quando posso offrire ai clienti una berlina sportiva elettrica che si comporta allo stesso modo, ha lo stesso livello di divertimento e prestazioni equivalenti? Tutto allo stesso prezzo? Penso che sia meglio offrire auto elettriche”.

Fedeli al DNA originale

Si parla di profondi cambiamenti, che potrebbero ‘non fare dormire la notte’ agli appassionati di lunga data. Da qui le rassicurazioni: le future uscite saranno in linea con la filosofia storica. Per non ‘tradire’ le aspettative del pubblico affezionato, la compagnia eviterà di sondare l’ibrido. Benché la Fiat 500 ibrida entrerà in produzione nel 2026, la prospettiva di un propulsore troppo ‘compromesso’ rende più opportuno lanciarsi nella completa svolta green.

Dobbiamo rimanere fedeli al DNA Abarth ha proseguito Thorel -, e il motore che monta nella nuova 500 è un micro-ibrido che non ti permette di estrarre la potenza per fare una vera Abarth, quindi non sarebbe possibile”. La concorrente diretta Alpine si impegna a realizzare una linea di propri esemplari, come la A390, anziché ribattezzare i prodotti Renault, ma la Casa dello Scorpione non ha intenzione di scendere sullo stesso campo di battaglia.

“Carlo Abarth non ha mai costruito un’auto da zero. Il DNA di Abarth è quello di prendere un’auto convenzionale e migliorarne le prestazioni attraverso il motore, la dinamica e il suono, per renderla sportiva e accessibile. Vogliamo rimanere fedeli a questo DNA, quindi per il momento non lanceremo un’Abarth su misura”, ha chiarito Thorel. Che ha, infine, accennato all’arrivo di un SUV entro il 2027, una sorta di ‘giga-Panda’ incentrata sulla praticità: “Per me, Abarth può essere sviluppata su qualunque cosa, purché abbia il DNA Abarth. Personalmente non vedo limiti alle auto Abarth che sono solo hatchback di segmento A o di segmento B. Se il SUV è possibile, allora perché no?”.

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