Vicino al maestoso vulcano Etna, si trova un ristorante dall’aspetto semplice, quasi anonimo. In realtà, questo luogo nasconde un segreto: una collezione privata di auto d’epoca. Il ristorante-museo è nato dalla passione di Gaetano, che ha unito la cucina tradizionale siciliana al suo amore per le quattro ruote.
Passione tramandata di padre in figlio
Gaetano non può considerarsi un semplice appassionato, in quanto il padre era protagonista dei raduni italiani. Fin da piccolo, ha vissuto tra pistoni e carburatori. “È stato naturale per me finire a collezionare auto”, racconta a Supercar Blondie. Nonostante il successo dell’attività, il suo obiettivo non è accumulare ricchezze.
La sua collezione è alimentata da un genuino interesse nei confronti di esemplari vintage, trattati secondo un approccio pragmatico e caloroso. “Non posso tenere tutte le auto che compro. Una dentro, una fuori è il principio con cui opero, e mi sta bene. Acquistare e vendere fa parte del divertimento”. Così il parco macchine di Gaetano è sempre vivo e in movimento.
Invece di usare un garage privato, Gaetano ha preferito tenere le meraviglie presso il ristorante. La trattoria è circondata da colline e natura, con un box accanto. La posizione isolata e lo spazio abbondante giustificano la scelta: “Non ho bisogno di pagare un garage apposito per queste auto. Trascorro la maggior parte del tempo qui al ristorante e non avremmo necessità di ulteriore spazio per altro; dunque, ha senso dedicarlo alle vetture”.
Lo spazio è diventato un rifugio per Gaetano e chiunque scopra, casualmente o morso dalla curiosità, i cimeli. Richiamati dai piatti tipici italiani, i clienti scoprono un’esposizione inaspettata, dove la cucina incontra la storia dei motori, infatti le automobili costituiscono un tuffo nel passato.
La passione riguarda soprattutto i modelli italiani, quando ancora portavano il marchio della vera tradizione nazionale. Insomma, al periodo precedente a FCA e Stellantis. L’inevitabile sconvolgimento degli equilibri di mercato lascia piuttosto perplesso Gaetano, e preferisce rifugiarsi nelle chicche di decenni passati.
Tra i modelli ordinari spiccano una Fiat Panda d’antan e una storica Regata, che allora era un taxi. Ciascun elemento narra le storie di una quotidianità mai più destinata a tornare.
Il bello non ha confini
Inoltre, Gaetano possiede delle sportive di notevole presenza scenica, tipo una Lancia da corsa. Fresco del comeback nei rally, il brand torinese ha una storia d’eccellenza a livello mondiale: c’è stato un frangente in cui dava da mangiare la polvere alle principali concorrenti internazionali, conquistando persino titoli iridati, sia piloti sia costruttori. “Il cuore mi batte un po’ più forte per le auto italiane”, ammette, legato alle radici culturali dello Stivale.
A ogni modo, sa riconoscere pure il bello proveniente da altre realtà. Tra le gemme conservate si segnalano una Jeep CJ3B del 1976 e una vecchia Mercedes Classe G, che usa regolarmente. Qualora abitasse a Roma, sarebbe entusiasta dell’ordinanza emanata negli ultimi giorni dalla giunta capitolina. L’amministrazione si è allineata con una sentenza del TAR del Lazio, sancendo l’esenzione delle auto d’epoca dalle normative anti-smog, introdotte lo scorso 1° novembre e in vigore fino al 31 ottobre 2025.