L’intelligenza artificiale può essere amica, ma anche tanto avversa all’uomo, soprattutto se al volante. I diversi campi di utilizzo dell’AI, infatti, possono sorridere e aiutare nel lavoro di ogni giorno, così come essere un vero e proprio ostacolo salato. E non a caso è stato utilizzato questo termine, perché c’è un governo che è in procinto di introdurre l’intelligenza artificiale negli autovelox, rendendo di fatto più precisi i sistemi di controllo della velocità su strada.
L’AI corre veloce, ma non troppo
Passi da gigante per l’intelligenza artificiale che corre veloce e rischia di trasformarsi presto da strumento utile a nemico per l’uomo. Soprattutto per automobilisti e motociclisti che sulle quattro o due ruote vanno più forte dell’AI, perché presto potrebbe diventare un sistema utilizzato negli autovelox.
È quanto trapela dalla Francia, dove il governo transalpino starebbe pensando di introdurre questa importante novità nei rilevatori di velocità su strada. Innovazione che non avrà a che fare solo con le violazioni dei limiti di velocità, ma che verrà utilizzata anche per altri scopi. Per esempio, infatti, l’IA potrebbe essere usata per rilevare altre violazioni che mettono a rischio la sicurezza su strada, come il mancato rispetto della distanza di sicurezza, l’uso improprio del telefono cellulare alla guida e il non utilizzo delle cinture di sicurezza. Ma come?
Abbinata a sofisticate tecnologie video, l’intelligenza artificiale potrebbe diventare utile per la promozione della sicurezza stradale. Le sentinelle, di fatto, rileverebbero in video le auto o le moto in stato di infrazione e si sostituirebbero agli agenti. Quindi le multe sarebbero come quelle di un fermo per controllo.
I costi del nuovo sistema
Ma la novità, almeno per il momento, non è effettiva. E anzi in fase di discussione, perché in Francia ci sono i pro e i contro, come giusto che sia. L’attuazione di questi autovelox potenziati dipenderà dall’approvazione del bilancio 2025, che prevede uno stanziamento di 46,3 milioni di euro per la manutenzione e il potenziamento del sistema degli autovelox.
Non è ancora stato svelato, poi, quanti dei 4.000 dispositivi presenti in Francia saranno equipaggiati con questa nuova tecnologia, né in quali contesti verranno prioritariamente installati. Quel che è certo, però, è che quando il sistema rinnovato prenderà il via le multe arriveranno a raffica, con i comuni che batteranno cassa molto più facilmente rispetto al passato.
La situazione in Italia
Al momento gli italiani possono però tirare un sospiro di sollievo, perché una novità di questo peso nel Bel Paese è ancora lontana dall’arrivare. I perché, anzi le cause, sono da cercare negli attuali sistemi di rilevamento della velocità su strada, in alcuni casi obsoleti.
Infatti, gli autovelox italiani attualmente rilevano e fotografano solo i veicoli che eccedono la velocità consentita, limitando di fatto la capacità di monitorare altre eventuali infrazioni. Sistemi che sono ancora indietro, come lo sono anche i regolamenti in materia in quanto mancano i decreti attuativi che potrebbero aprire la strada all’AI anche in Italia.
Servirebbero quindi regole chiare e soprattutto nuove tecnologie affinché la mazzata possa tradursi anche sulle tasche nostrane. E intanto, guardando ai cugini francesi, questa volta non c’è invidia.