• 2 Novembre 2024 22:26

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La scoperta: più chilometri percorsi, maggior rischio di manomissioni e danni

Nov 2, 2024

Quando si acquista una vettura usata, uno dei primi dati che si va a controllare è quello dei chilometri percorsi. Naturalmente un’auto che ne ha fatti di più sarà sicuramente più usurata rispetto ad una che magari ne ha percorsi di meno. Proprio il contachilometri però finisce spesso preda di alcuni truffatori che abbassano il dato per migliorare la rivendibilità della macchina. Una situazione davvero spiacevole e che negli anni ha colpito tanti italiani.

CarVertical, azienda leader nel settore della raccolta dati in campo automobilistico, ha fatto una ricerca per capire se ci fosse o meno correlazione tra il chilometraggio di un veicolo e la sua manomissione. Inoltre si è occupata anche di appurare se all’aumentare della distanza percorsa dall’auto aumentino o meno anche gli incidenti.

Contachilometri manomesso: quando succede

Per quanto concerne la situazione legata alle manomissioni, è emerso che in Italia, quando un veicolo supera i 150.000 km è più soggetto a manomissione. Il 7,15% delle vetture analizzate, che avevano un chilometraggio tra 150.000 km e 200.000 km, avevano ricevuto una riduzione. Per rendere più pratico il dato, basti pensare che la probabilità di acquistare una macchina con chilometraggio manomesso, aumenta di 6 volte rispetto ai veicoli che sono in una fascia compresa tra 0 e 50.000 km.

L’indice di manomissione sale a dismisura all’aumentare dei chilometri. Oltre i 200.000 km ad esempio siamo al 10,9%, ed è preoccupato il dato legato alla fascia 450.000-500.000 km, dove il tasso passa al 42,6%. Insomma, in quest’ultimo range, il rischio di comprare un’auto manomessa è di 4 su 10.

Incidente d’auto: i rischi all’aumentare dei chilometri

Un altro dato interessante però è anche quello inerente alle auto che hanno subito incidenti. Secondo quanto raccolto da carVertical, infatti, all’aumentare dei chilometri percorsi c’è un aumento di probabilità che la vettura sia incidentata. In particolare, sul campione che ha percorso oltre 500.000 km, il 33,3% aveva riportato danni. Questa tendenza però non è sempre costante e in alcuni casi, tra una fascia di chilometraggio e l’altra, aumenta di molto poco.

In generale è consigliabile sempre controllare la storia del veicolo e soprattutto analizzare l’auto in ogni dettaglio per capire se ci sia o meno la presenza di un intervento di manutenzione straordinario che può far pensare ad un incidente pregresso. In generale in Italia sembra esserci una tendenza ad acquistare dell’usato che non superi mai o quasi i 150.000 km. Dallo studio di carVertical è emerso, infatti, che le più gettonate sono quelle con un chilometraggio tra i 50.000 e i 100.000 km, che sono state il 31,5%. Dietro, con il 24,9%, le vetture tra 100.000 e 150.000. Infine, quelle con chilometraggio compreso tra 0 e 50.000 tocca il 18,6%.

Acquistare un’auto usata non è mai semplice. Naturalmente è consigliabile portarsi dietro sempre qualcuno di esperto, così da poter avere una corretta valutazione del veicolo. Di recente, visti i costi esosi delle vetture nuove, proprio l’usato ha fatto segnare una buona crescita. La cosa importante è cercare di ricevere tutti i dati necessari sulla storia della macchina che abbiamo deciso di acquistare così da avere una panoramica precisa dei difetti riscontrati negli anni e delle sue varie problematiche.

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