Famosa per i suoi paesaggi mozzafiato e città ricche di storia, l’Italia nasconde pure delle piaghe urbane, purtroppo diffuse, come i furti nelle auto parcheggiate. Da Milano a Palermo, passando per le più piccole realtà provinciali, la scena rimane sempre la stessa: vetri infranti, abitacoli messi a soqquadro e conducenti disperati dai continui raid che, spesso, causano danni superiori al valore degli oggetti sottratti.
Mentre le autorità tentano di arginare il fenomeno, i cittadini si ingegnano nella ricerca di soluzioni “fai da te”, volte a scoraggiare i malviventi. E proprio da questa inventiva popolare arriva una nuova strategia, semplice ma d’effetto, che in molti sperano possa mettere un freno al fastidioso problema. Di cosa si tratta? Scopriamo insieme il nuovo stratagemma per difendersi.
Soluzione “fai da te”
La modalità a cui si assiste ormai con frequenza non riguarda tanto il furto del veicolo in sé, quanto la sottrazione degli oggetti presenti al suo interno. È sufficiente che i ladri notino un oggetto di valore lasciato in vista per decidere di rompere un finestrino, impadronirsi del bottino e fuggire in pochi secondi. Borse, occhiali da sole, dispositivi elettronici e persino monete trovate sul cruscotto diventano prede facili.
Il danno economico provocato va oltre il valore intrinseco dei beni rubati. La riparazione di un finestrino rotto può costare dai 200 ai 300 euro, senza contare che non è così scontato ottenere il rimborso dalle compagnie assicurative: dipende, infatti, dalla tipologia di polizza sottoscritta insieme alla propria agenzia. Pertanto, in aggiunta all’evento traumatico, i guidatori hanno sulle loro spalle l’onere di sostenere spese aggiuntive, nonché lunghe attese per la riparazione.
Cartelli sul parabrezza
Tra le varie iniziative, alcuni automobilistici adottano una soluzione originale molto semplice e dritta al punto: affiggere sul parabrezza un cartello con messaggi indirizzati direttamente ai malintenzionati. Frasi tipo “In questa macchina non c’è niente da rubare, per favore non rompere il vetro”. Il proposito è facile da capire: dissuadere i ladri, comunicando loro che la vettura non contiene nulla di prezioso, e rompere il vetro sarebbe un’azione inutile.
Sull’efficacia effettiva del metodo posto in essere, permangono versioni contrastanti. Lo stratagemma aiuterebbe a ridurre il rischio di vandalismi, secondo certe testimonianze, ma non rappresenta una garanzia assoluta. Spinti dalla curiosità o dall’idea che il cartello sia giusto una furbata atta a depistarli, i ladri potrebbero comunque decidere di valutare personalmente. Tuttavia, data la facilità e l’economicità dell’escamotage, in tanti ritengono valga la pena provarlo.
Altre misure preventive
Indipendentemente dall’efficacia dei cartelli, sussistono varie misure preventive in grado di ridurre il rischio di furti. Ad esempio, parcheggiare in zone trafficate e ben illuminate costituisce un’ottima soluzione. Altresì riporre beni personali nel portaoggetti o nel bagagliaio, laddove fosse impossibile portarli con sé.
Gli oggetti lasciati sul sedile anteriore sono, infatti, i primi a essere individuati e presi di mira. Anche le dash cam, sempre più diffuse tra gli automobilisti, possono rappresentare un buon dissuasore. Last but not least, l’installazione di un antifurto contribuisce a tenere il mezzo in sicurezza: in commercio ce ne sono per tutte le tasche.