Che cos’è OSIRIS-Rex
OSIRIS-REx è acronimo di Origins-Spectral Interpretation-Resource Identification-Security-Regolith Explorer, un insieme di sigle che identifica i vari scopi di questa missione, la terza del programma New Frontiers della NASA.
- “O” sta per Origins, e indica la raccolta e l’analisi di un campione di un asteroide ricco di carbonio incontaminato per studiare la natura, la storia, la distribuzione dei suoi minerali e del materiale organico in esso contenuto.
- “SI” sta per Spectral Interpretation, che mira a definire le proprietà globali di un asteroide ricco di carbonio per consentire il confronto diretto con i dati raccolti da Terra tramite i telescopi sugli altri asteroidi.
- “RI” (Resource Identification) consiste nel mappare le proprietà globali, la composizione chimica e mineralogica di un asteroide ricco di carbonio per definire la sua storia geologica, l’evoluzione e contestualizzare il campione riportato a Terra.
- “S”, ossia Security, si riferisce alla misura dell’effetto Yarkovsky sull’asteroide Bennu (la variazione sull’orbita degli asteroidi indotta dalla radiazione solare ) e capire che cosa contribuisce a questo effetto. È importante sia perché Bennu è una potenziale minaccia per la Terra (vederemo più avanti perché), sia perché questa informazione potrebbe aiutarci a capire come deviare l’orbita di qualsiasi asteroide “minaccioso”.
- “REx” (acronimo di Regolith Explorer), indica l’attività di documentare la texture, la morfologia, la geochimica e le proprietà spettrali della regolite (il materiale di superficie) presente sul sito di campionamento.
OSIRIS-REx è stato costruito da Lockheed Martin Space Systems, è costato 800 milioni di dollari, e per conoscere tutte le informazioni relative alla missione si fa riferimento al Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. Il ricercatore principale della missione è Dante Lauretta, professore di scienza planetaria e Cosmochimica presso il Lunar and Planetary Laboratory della University of Arizona.
Uno dei dati di maggiore rilievo di questa missione è che è la prima a Stelle e Strisce con l’obiettivo di raccogliere un campione di un asteroide e riportarlo sulla Terra. In assoluto è la seconda missione terrestre di questo tipo, dopo quella giapponese Hayabusa, che nel 2010 portò a termine per prima la stessa impresa.
Ricordiamo però che quella della sonda OSIRIS-REx non è l’unica missione della NASA che ha come obiettivo lo studio di un asteroide. La sonda Dawn ha permesso di dare un’occhiata a Vesta, il secondo più grande asteroide del Sistema Solare. Tuttavia non ha raccolto campioni, ha fatto solo osservazioni “a distanza”.