• 25 Ottobre 2024 21:31

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“Hanno ucciso l’uomo ragno”, le auto della serie TV sugli 883

Ott 25, 2024

Hanno ucciso l’uomo ragno è la serie TV del momento. Appena sbarcata su Sky, racconta la nascita e il successo degli 883, band icona degli anni Ottanta e Novanta il cui successo riecheggia ancora oggi. Capitanata da Max Pezzali, ha regalato diverse hit ai fan, che non stavano più nella pelle di ripercorrerne le gesta.

Se vi siete messi comodi sul divano per gustarvi la nuova produzione, e avete prestato attenzione a ogni dettaglio, vi sarete accorti della cura riposta nell’ambientazione. Non parliamo solo della ricostruzione urbana, bensì pure delle auto di Hanno ucciso l’uomo ragno, alcune del contesto storico. Oltre a narrare le gesta del gruppo, lo show fresco di rilascio propone uno sguardo a opere su ruote inconfondibili, tra cui una splendida Delta Evo rossa, con cerchi in lega scuri.

Un pezzo di storia italiana

La Lancia Delta, in particolare nelle versioni Evoluzione 1 e 2, ha segnato l’industria italiana delle quattro ruote. Mossa da un motore 2.0 litri 16 valvole da 210 CV, la Delta Evo 1 si spingeva a quota 210 CV, mentre la Evo 2 fece persino meglio, arrivando fino a 215 CV. Delle berline grintose, apprezzate pure nel look, che manifestavano il carattere della vettura.

Con la sua caratteristica verniciatura rosso brillante e i cerchi in lega scuri, la Delta Evo ritratta nella serie ha riscosso entusiasmo pari a quello dei pezzi degli 883. Nonostante sia forte l’interesse a riguardo, in rete circolano pochissimi dettagli a riguardo. Tuttavia, circola un retroscena davvero curioso: stando alle indiscrezioni (in attesa di conferma), un produttore di Radio Deejay sarebbe il proprietario del veicolo.

Durante le riprese della serie TV, avvenute in parte a Pavia in via Lardirago, diversi fan hanno avuto l’opportunità di vedere la Delta da posizione privilegiata. Il modello ha attirato sguardi in discreti, portatore di un’aura associata da molti a episodi di grande adrenalina e performance su strada. In certe scene, è possibile ammirare altri gioielli dell’epoca, tipo l’Alfa Romeo 75, le quali contribuiscono a immergersi nel clima di allora.

Qualche lacrimuccia scorrerà sul volto di chi c’era, travolto sia dalla nostalgia, dai cosiddetti “ricordi di gioventù”, sia dalla prolifica attività italiana nell’automotive. Oggi, purtroppo, lo scenario è cambiato e in maniera considerevole. Tolti i Costruttori specializzati nel lusso, da Ferrari a Lamborghini, il trend generale delle realtà nazionali è di spostarsi altrove. Pensiamo alla Fiat Grande Panda, delocalizzata a Kragujevac, in Serbia, preferita a Pomigliano d’Arco, costretta ad accontentarsi della Pandina.

Fiat e tanto altro

Pensato come omaggio musicale, la serie TV sugli 883 dà uno spaccato della cultura automobilistica dell’ultimo ventennio del Novecento. Esemplari destinati ad assurgere allo status di icona invadevano il Belpaese, comprese due Fiat speciali, ovvero la Uno Turbo e la Punto GT, a loro volta mostrate in Hanno ucciso l’uomo ragno.

Compaiono, inoltre, la Renault Clio Williams, la Peugeot 205 GTI e la Volkswagen Golf Cabrio, espressione di uno stile di vita giovanile e libero. Chicca finale, il ciclomotore Peugeot Fifty, visibile in un frangente, a richiamo del brano Come deve andare, dove Pezzali spiega di essere superato proprio da un Fifty.

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