AGI – “Pink is my new obsession”, cantavano gli Aerosmith. E un’ossessione l’hanno sviluppata anche i giovanissimi della ‘Roma bene’, per i quali il rosa è il colore di una nuova droga in polvere da sniffare che sta ‘spopolando’ tra i ricchi e tra i vip. Lo stesso Liam Payne, l’ex membro dei One Direction morto la scorsa settimana precipitando da un palazzo di Buenos Aires, l’aveva assunta insieme ad altre droghe in un cocktail che potrebbe essergli stato fatale.
Si chiama “cocaina rosa”, ma dell’estratto della pianta di coca ha ben poco: si tratta di una miscela di diverse sostanze sintetiche come “polveri e compresse di Mdma e anche ketamina”. Come tutte le droghe può portare a dipendenza e a stati psicotici. Il costo non è per tutti: il mix allucinogeno vale 300-400 euro a grammo. A Roma, le ultime indagini della Polizia hanno intercettato un giro di spaccio in alcuni quartieri nell’area nord: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. I clienti sono ultrasessantacinquenni ma anche giovanissimi, spesso minorenni. Agenti in borghese pattugliano gli ingressi dei locali, ma la “cocaina rosa” viene consegnata anche a domicilio in lampade di sale che riescono a contenere fino a 500 grammi.
Già lo scorso giugno, gli esperti dell’Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenza avevano lanciato l’allarme sulla cocaina rosa, arrivata in Europa da un paio di anni: “ha una storia più lunga in America Latina, dove contiene la sostanza 2CB, che si riflette nel suo altro nome ‘tucibi'”. In Colombia, la tusi – come viene chiamata – è la quinta droga più diffusa ed è presente nella lista delle droghe da esportazione.
La 2C-B è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia delle feniletilammine 2C, con effetti prevalentemente psichedelici. “In Europa, tuttavia, in questo prodotto dai colori vivaci e caratteristici sono state rinvenute diverse sostanze sintetiche, tra cui ketamina e Mdma evidenzia il report Per molti aspetti, la cocaina rosa è un esempio del marketing più sofisticato sulle sostanze sintetiche rivolto ai consumatori, che probabilmente hanno ben poca comprensione di quali sostanze chimiche stanno effettivamente assumendo”.
Alte dosi possono provocare allucinazioni, euforia, ma anche inquietudine e angoscia, sbalzi di umore. Sintetizzata per la prima volta da Alexander Shulgin nel 1974 ma la variante moderna è emersa intorno al 2010 in Colombia ed è una versione contraffatta.
In Italia si sta diffondendo a macchia d’olio. L’aeroporto di Malpensa è invaso dalla droga dei vip, sequestri sono stati effettuati in Umbria, a Cagliari e in varie zone del Paese. Ma a preoccupare davvero è il consumo tra i giovanissimi.