Dopo una pausa di quasi un mese riparte finalmente la F1 con un campionato che si fa sempre più avvincente. Quella che sembrava a inizio stagione l’ennesima passerella trionfale per Max Verstappen e la Red Bull si sta tramutando pian piano in un vero e proprio incubo. Il pilota olandese non vince da ben 8 Gran Premi, un digiuno che non si vedeva dal 2020. Nella classifica costruttori la McLaren ha già sorpassato il team austriaco, che a questo punto sente anche il fiato sul collo della Ferrari, che rincorre ad appena 34 lunghezze. Diversa, invece, la situazione nella graduatoria iridata dedicata ai piloti dove l’Olandese volante distanzia Norris di 52 punti.
La situazione si sta facendo decisamente intricata in casa Red Bull dove è arrivato durante l’anno anche il divorzio con lo storico progettista Adrian Newey. Se nel Mondiale piloti Verstappen sta cercando di difendersi dal ritorno di Norris grazie a qualche buon piazzamento, diverso è il discorso nel costruttori. Lì, infatti, la squadra austriaca paga le prestazioni poco esaltanti di Sergio Perez. Non a caso tra i top team è l’unico ad aver vinto gare con un solo pilota.
Circuito Red Bull
Proprio alla luce di tutto questo sembra cadere decisamente a fagiolo il prossimo appuntamento iridato: il Gran Premio degli Stati Uniti. Negli ultimi anni, infatti, Austin ha sempre sorriso alla Red Bull, con Verstappen che arriva da 3 vittorie negli ultimi 3 anni tra le curve americane. Chi, invece, non vede il gradino più alto del podio da una vita qui è proprio la McLaren, che ha vinto l’ultima volta in Texas nel 2012 con Lewis Hamilton. Circuito indigesto storicamente anche per la Ferrari, che ha ottenuto un solo successo nel 2018 con Kimi Raikkonen.
Questo tracciato, con i suoi 5.513 metri è composto da 20 curve con una differenza di altitudine di 41 metri. Ha diverse curve che si ispirano direttamente a parti storiche di tracciati famosi come la sequenza Maggotts-Becketts-Chapel di Silverstone, famosa curva 8 di Istanbul e le curve dell’arena di Hockenheim. La distanza di gara sarà coperta in 308.405 km nell’arco di 56 giri tutti da seguire con il cuore in gola. Saranno inoltre disponibili due zone di DRS.
Orari di prove, qualifiche e gara
Il Gran Premio degli Stati Uniti per noi italiani sarà da vivere principalmente in notturna, vista la differenza di 7 ore rispetto ad Austin. Le danze si apriranno giovedì con la consueta conferenza stampa dei piloti alle ore 20:30. Per vedere, invece, le prime monoposto in pista si dovrà attendere venerdì alle 19:30, quando le auto scatteranno per le FP1. Sarà molto importante trovare il giusto feeling in breve tempo visto che in questo weekend ci sarà anche la Sprint Race ad intasare ulteriormente il calendario.
Appuntamento quindi alle ore 20:00 di sabato 19 ottobre per la Sprint Race, mentre l’evento clou del weekend, la gara, si svolgerà il giorno seguente alle ore 21:00. Storicamente il circuito di Austin ha sempre offerto delle partenze molto concitate a causa della salita dopo il rettilineo con gradiente superiore all’11%, che spesso ha portato a contatti in fase di staccata. Come sempre la copertura dell’intero evento sarà offerta da Sky e dalla sua piattaforma online NOW, mentre la differita sarà garantita da TV8.
Gli orari in diretta su Sky e NOW
Giovedì 17 ottobre
• ore 20:30: conferenza stampa piloti
Venerdì 18 ottobre
• ore 19:30: F1 – prove libere 1
• ore 23:30: F1 – qualifiche sprint
• ore 01:00 F1 – conferenza stampa team principal
Sabato 19 ottobre
• ore 20:00 F1 – sprint race
• ore 23:15: F1 – warm up
• ore 24:00 F1 – qualifiche
Domenica 20 ottobre
• ore 21:00 F1 – gara
Gli orari in differita su TV8
Sabato 19 ottobre
• ore 20:00 F1 – sprint race (diretta)
Domenica 20 ottobre
• ore 22:30 F1 – gara