AGI – E’ una delle squadre più antiche e prestigiose di Francia, vincitrice di sei scudetti, 10 trofei nazionali (fra cui tre di Lega) e due internazionali (tra cui una Coppa Intertoto): da agosto, però, il Bordeaux si trova ad affrontare una lunghissima risalita dopo essere sprofondato nella quarta serie, la National 2, dove il suo campionato è partito con una vittoria, tre pareggi e una sconfitta. Il primo successo è arrivato solo il 5 ottobre per 2-1 a Saumur, cittadina sulle rive della Loira: una dimensione provinciale quanto mai lontana dai fasti della fine del secolo scorso, quando a indossare la maglia blu dei ‘Marine et Blanc’ girondini erano campioni come Alain Giresse e Jean Tigana negli anni ’80 o Zinedine Zidane negli anni ’90.
La vittoria in rimonta è stata firmata dal 35enne ex attaccante di Liverpool e della nazionale inglese, Andy Carroll, un ‘peso massimo’ per questo livello di una doppietta nella ripresa. Il Football Club des Girondins de Bordeaux, questo il nome del club fondato nel 1920 sulle rive della Garonna da una polisportiva nata quarant’anni prima, era retrocesso in seconda divisione due anni fa e per due stagioni ha sfiorato la promozione in Ligue 1 mentre le finanze si facevano sempre più precarie. Dal 30 luglio la società è finita in amministrazione controllata per un debito di 90 milioni di euro accumulato da spregiudicate proprietà nell’ultimo decennio. La restituzione della licenza professionistica e la chiusura del settore giovanile, da cui sono usciti giocatori dell’attuale nazionale come Aurelien Tchouameni e Jules Kounde, sono servite a scongiurare il fallimento.
Nel capitale sociale è entrata l’associazione “Girondins Socios” fondata da un gruppo di tifosi per preservare l’eredità calcistica del club. Ispirata al modello sudamericano e di alcuni club spagnoli, dove i tifosi possiedono una parte del club e hanno il diritto di voto per eleggerne il presidente, “Socios” mira a sostenere finanziariamente il club per aiutarlo nella risalita indicando gli azionisti con cui desidera collaborare. Una sorta di azionariato popolare a cui si può accedere con una quota a partire da 99 euro all’anno.
I soci sono arrivati a quasi 3mila con 250mila euro già raccolti. In estate si era parlato di un interessamento del gruppo proprietario del Liverpool, Fenway Sports, ma non se n’è fatto nulla anche per i costi esorbitanti legati all’uso dello stadio Matmut Atlantique, costruito per gli europei del 2016 e di proprietà comunale. Il nuovo allenatore, Bruno Irles, ha dovuto fare una corsa contro il tempo per mettere insieme una squadra per la gara d’esordio del 31 agosto contro il Poitiers ed è riuscito a reclutare solo 14 giocatori.
Alcuni sono gloriosi ex, come il difensore Cedric Yambere e il centrocampista Younes Kaabouni. Pur di rimpolpare i ranghi sono stati presi persino calciatori ritiratisi come l’ex nazionale Rio Mavuba, un ex canterano del club ora nello staff tecnico, e l’ex difensore Paul Baysse. L’esordio è stato epico: la partita a porte chiuse in un anonimo stadio di 3mila posti alla periferia della città ha visto i girondini pareggiare 1-1 con un gol di testa al 90mo del portiere Lassana Diabate.
Ora il Bordeaux deve far quadrare i conti: tra sponsorizzazioni e botteghino si stima che le entrate annuali si aggireranno sui due milioni di euro, in gran parte desinate a ripagare i debiti e un centinaio di dipendenti sono già stati licenziati. Il controverso patron spagnolo-lussemburghese 52enne Gerard Lopez, arrivato nel 2021 e reduce da negative esperienze finanziarie al Lille e alla Lotus in Formula 1, dovrà quindi mettere mano al portafoglio per arrivare agli otto milioni necessari per il bilancio del club.
A complicare le cose c’è anche lo scontro fra i due principali gruppi organizzati della tifoseria che ha reso necessario giocare diverse partite a porte chiuse per motivi di sicurezza. ‘Curva Nord’ accusa gli ‘Ultramarines’ di essersi appiattiti su Lopez e di essersi chiamati fuori dalle contestazioni contro la società, l’ultima a settembre alla presenza del sindaco, Pierre Hurmic. A far sperare c’è anche il ritorno allo stadio storico del club dopo una disputa con il comune: nella prima gara contro il Voltigeurs de Chateaubriant c’erano più di 10mila spettatori sugli spalti, anche per assistere all’esordio del bomber Carroll. Quella di Bordeaux è la sesta aerea metropolitana più popolosa di Francia con un milione e 200mila abitanti e ora una piazza attende impaziente una pronta risalita verso la Ligue 1.
AGI – E’ una delle squadre più antiche e prestigiose di Francia, vincitrice di sei scudetti, 10 trofei nazionali (fra cui tre di Lega) e due internazionali (tra cui una Coppa Intertoto): da agosto, però, il Bordeaux si trova ad affrontare una lunghissima risalita dopo essere sprofondato nella quarta serie, la National 2, dove il suo campionato è partito con una vittoria, tre pareggi e una sconfitta. Il primo successo è arrivato solo il 5 ottobre per 2-1 a Saumur, cittadina sulle rive della Loira: una dimensione provinciale quanto mai lontana dai fasti della fine del secolo scorso, quando a indossare la maglia blu dei ‘Marine et Blanc’ girondini erano campioni come Alain Giresse e Jean Tigana negli anni ’80 o Zinedine Zidane negli anni ’90.
La vittoria in rimonta è stata firmata dal 35enne ex attaccante di Liverpool e della nazionale inglese, Andy Carroll, un ‘peso massimo’ per questo livello di una doppietta nella ripresa. Il Football Club des Girondins de Bordeaux, questo il nome del club fondato nel 1920 sulle rive della Garonna da una polisportiva nata quarant’anni prima, era retrocesso in seconda divisione due anni fa e per due stagioni ha sfiorato la promozione in Ligue 1 mentre le finanze si facevano sempre più precarie. Dal 30 luglio la società è finita in amministrazione controllata per un debito di 90 milioni di euro accumulato da spregiudicate proprietà nell’ultimo decennio. La restituzione della licenza professionistica e la chiusura del settore giovanile, da cui sono usciti giocatori dell’attuale nazionale come Aurelien Tchouameni e Jules Kounde, sono servite a scongiurare il fallimento.
Nel capitale sociale è entrata l’associazione “Girondins Socios” fondata da un gruppo di tifosi per preservare l’eredità calcistica del club. Ispirata al modello sudamericano e di alcuni club spagnoli, dove i tifosi possiedono una parte del club e hanno il diritto di voto per eleggerne il presidente, “Socios” mira a sostenere finanziariamente il club per aiutarlo nella risalita indicando gli azionisti con cui desidera collaborare. Una sorta di azionariato popolare a cui si può accedere con una quota a partire da 99 euro all’anno.
I soci sono arrivati a quasi 3mila con 250mila euro già raccolti. In estate si era parlato di un interessamento del gruppo proprietario del Liverpool, Fenway Sports, ma non se n’è fatto nulla anche per i costi esorbitanti legati all’uso dello stadio Matmut Atlantique, costruito per gli europei del 2016 e di proprietà comunale. Il nuovo allenatore, Bruno Irles, ha dovuto fare una corsa contro il tempo per mettere insieme una squadra per la gara d’esordio del 31 agosto contro il Poitiers ed è riuscito a reclutare solo 14 giocatori.
Alcuni sono gloriosi ex, come il difensore Cedric Yambere e il centrocampista Younes Kaabouni. Pur di rimpolpare i ranghi sono stati presi persino calciatori ritiratisi come l’ex nazionale Rio Mavuba, un ex canterano del club ora nello staff tecnico, e l’ex difensore Paul Baysse. L’esordio è stato epico: la partita a porte chiuse in un anonimo stadio di 3mila posti alla periferia della città ha visto i girondini pareggiare 1-1 con un gol di testa al 90mo del portiere Lassana Diabate.
Ora il Bordeaux deve far quadrare i conti: tra sponsorizzazioni e botteghino si stima che le entrate annuali si aggireranno sui due milioni di euro, in gran parte desinate a ripagare i debiti e un centinaio di dipendenti sono già stati licenziati. Il controverso patron spagnolo-lussemburghese 52enne Gerard Lopez, arrivato nel 2021 e reduce da negative esperienze finanziarie al Lille e alla Lotus in Formula 1, dovrà quindi mettere mano al portafoglio per arrivare agli otto milioni necessari per il bilancio del club.
A complicare le cose c’è anche lo scontro fra i due principali gruppi organizzati della tifoseria che ha reso necessario giocare diverse partite a porte chiuse per motivi di sicurezza. ‘Curva Nord’ accusa gli ‘Ultramarines’ di essersi appiattiti su Lopez e di essersi chiamati fuori dalle contestazioni contro la società, l’ultima a settembre alla presenza del sindaco, Pierre Hurmic. A far sperare c’è anche il ritorno allo stadio storico del club dopo una disputa con il comune: nella prima gara contro il Voltigeurs de Chateaubriant c’erano più di 10mila spettatori sugli spalti, anche per assistere all’esordio del bomber Carroll. Quella di Bordeaux è la sesta aerea metropolitana più popolosa di Francia con un milione e 200mila abitanti e ora una piazza attende impaziente una pronta risalita verso la Ligue 1.