AGI – La sesta sezione penale della Corte di Cassazione, al termine di due ore di camera di consiglio, ha disposto un processo di appello bis a Milano per una ventina persone accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nell’ambito del processo ‘Ruby Ter’ che coinvolge anche le Olgettine. In primo grado erano stati tutti assolti. I giudici della Cassazione hanno dichiarato prescritta la falsa testimonianza nel processo Ruby ter. L’accusa riguardava le ex ‘olgettine’ ospiti ad Arcore.
Nel dispositivo della decisione della Cassazione, si legge che viene annullata senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Ioana Amarghioale, Lisney Barizonte, Francesca Cipriani, Concetta ed Eleonora De Vivo, Karima El Mahrough, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Maria Esther Garcia Polanco, Barbara Guerra, Luca Risso (ex compagno di Ruby, ndr), Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Silvia Trevaini, Iona Visan, Aris Leida Espinosa, Giovanna Rigato, Elisa Toti, Miriam Loddo, Roberta Bonasia per la prescrizione del reato di falsa testimonianza.
La stessa sentenza del Tribunale di Milano che aveva assolto tutti viene annullata con rinvio per il reato di corruzione in atti giudiziari per Ioana Amarghioale, Lisney Barizonte, Iris Berardi, Francesca Cipriani, Concetta ed Eleonora De Vivo, Karima El Mahrough, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Maria Esther Garcia Polanco, Barbara Guerra, Luca Giuliante (il primo avvocato di Ruby, ndr), Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Silvia Ttevaini, Iona Visan, Aris Leida Espinosa, Giovanna Rigato, Giovanna Rigato, Elisa Toti, Miriam Loddo e Roberta Bonasia.
Polanco, Berlusconi è morto e io rischio la condanna
“Non è ancora finita. Berlusconi è morto ma adesso il processo è mio. Pensavo non andasse cosi’, lui è assolto e io rischio di essere condannata, com’è possibile?”. È la reazione di Marysthelle Polanco, una delle ragazze ospiti alle cene di Arcore, alla riapertura del caso Ruby ter dopo la pronuncia della Cassazione. Il suo legale, Andrea Cassamagnaghi, afferma: “Non sono mai stato così desideroso come oggi di leggere le motivazioni. A oltre tredici anni dai fatti si ricomincia: senza alcuni pezzi, perché sono prescritti, e senza il presunto corruttore Berlusconi che è morto dopo essere stato assolto e l’assoluzione per lui è definitiva”.