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In corteo contro Salvini. Bombe carta contro la polizia, sale la tensione

Mar 11, 2017

Bombe carta lanciate vicino al commissariato di polizia di Fuorigrotta. Due esplosioni. Salvini parla e a Napoli e sale la tensione. Agenti in assetto anti-sommossa presidiano l’ingresso di Viale Kennedy e le altre vie laterali che portano alla Mostra d’ Oltremare a Napoli dove è in corso il comizio del leader della Lega Nord. I manifestanti arrivano e partono i lanci di pietre e petardi contro in cordone di forze dell’ordine. Il corteo viene spitno verso piazzale tecchio. La polizia risponde con un fitto lancio di lacrimogeni. Partono anche gli idranti contro i manifestanti, che continuano a bersagliare i poliziotti con petardi e bombe carta.

Il corteo. Oltre duemila persone partecipano al corteo organizzato da centri sociali, comitati e associazioni contro il comizio di Matteo Salvini alla Mostra d’Oltremare. Ad aprire il corteo una grande ruspa sulla quale i manifestanti hanno sistemato il simbolico foglio di via al leader della Lega. In piazza anche assessori comunali come Alessandra Clemente, Ciro Borriello, consiglieri comunali e Sandro Fucito, presidente del consiglio comunale. Presente anche il presidente della terza municipalità Ivo Poggiani. Mentre il corteo attraversa il tunnel Laziale, poco dopo le 16, Matteo Salvini arriva alla Mostra d’Oltremare.

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Bandiere e striscioni; da quella del Pci, insieme a quella palestinese, una nera con il teschio dei pirati, al movimento neo-borbonico, a quella dello Slai Cobas. C’è chi protesta provenendo da Caserta, chi da Catania, chi dagli altri capoluoghi di provincia della Campania e sono già centinaia i manifestanti radunati, alcuni dei quali vestiti di nero e con felpe col cappuccio.

De Magistris: “Riconsegniamo le chiavi della Mostra”

La decisione del prefetto di autorizzare la manifestazione con Salvini alla Mostra d’Oltremare non ha trovato d’accordo il sindaco de Magistris: “È un atto senza precedenti e lo abbiamo detto ai vertici del Viminale”. Il sindaco annunciato che l’amministrazione comunale, azionista di maggioranza dell’ente, e i vertici dell’ente stanno stilando un verbale “nel quale si stabilisce la consegna delle chiavi della Mostra d’Oltremare alla Questura, delegata dal Governo e dalla Prefettura, allo svolgimento della manifestazione. Noi non disponiamo più della Mostra”.

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Si tratta, secondo de Magistris, di un provvedimento che ricorda “quelli utilizzati all’epoca della emergenza dei rifiuti per le discariche. Non voglio ritenere che la Mostra d’Oltremare sia una discarica, perché non lo è e non posso ritenere che Salvini sia considerato un rifiuto proveniente dal Nord. Quindi respingiamo questo tipo di provvedimento dal punto di vista politico e istituzionale, perché c’era la possibilità di contemperare tutte le esigenze. Evidentemente si è ritenuto di far prevalere il capriccio di Salvini di fare la manifestazione alla mostra e per potervi e la consentire addirittura è dovuto scendere in campo il ministro dell’Interno”.

SALVINI, IL DOPPIO ERRORE DI SINDACO E PREFETTO di Ottavio Ragone

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Salvini: “Porto de Magistris in tribunale”

Poco dopo le 16, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, entra nel Palacongessi alla Mostra d’Oltremare per tenere il suo comizio. In sottofondo la canzone degli Stadio “Ho bisogno di voi”. É scandaloso, afferma il leader della Lega, “che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli”. Il fatto che il sindaco di Napoli oggi non abbia partecipato al corteo dei centri sociali a Salvini non importa: “Conta quello che ha detto in questi giorni”, sottolinea Salvini. “Quello che ha dichiarato in questi giorni – annuncia – verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no”. E a proposito della polemica tra de Magistris e il ministro dell’Interno Minniti: “A Minniti dico grazie, ma in

democrazia non deve essere un ministro dell’interno a garantire la libertà di pensiero”. E sul razzismo antimeridionale di cui viene accusato: “Vent’anni fa – spiega Salvini – quando ho preso la

tessera della Lega, l’Italia era diversa, ora l’Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno. Napoli era una capitale mondiale prima che il centralismo romano negasse tutto e derubasse tutti e quindi penso che valorizzare questa Italia che è lunga e diversa sia importante. Vent’anni fa quando ho fatto la tessera della Lega avevamo in tasca la lira, non c’era l’Isis, l’immigrazione fuori controllo non c’era la legge Fornero, era un’Italia diversa. Io voglio parlare con i napoletani che sono fuori da questa sala e che non credono più a Renzi, de Magistris, Emiliano, a tutti questi chiacchieroni. A loro voglio parlare e sono felicissimo di essere qua”.

De Luca

Sul caso interviene Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Salvini può venire a Napoli, sostiene il governatore, perché “ha ancora la cittadinanza italiana. Quindi è benvenuto, nello spirito dell’ospitalità napoletana”.

Emiliano

La pensa diversamente il suo compagno di partito e collega, il governatore della Puglia Michele Emiliano: “Condivido l’insurrezione pacifica di Napoli nei confronti di Salvini. Lui non può venire a Napoli per provocare tutti noi, deve fare un lungo percorso di rieducazione alle bellezze e alla cultura del Sud e poi dopo forse lo inviteremo a fare una pizza”.

Scotto

“Napoli è una città di dialogo e di confronto. E Salvini non è un uomo di dialogo e di confronto”.

Lo scrive Arturo Scotto di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista su Facebook. “Anima sentimenti di odio e contribuisce a incendiare la società italiana con slogan razzisti. Non vale la pena andarlo ad ascoltare. Ma sarebbe sbagliato impedirgli di prendere la parola. La città ha anticorpi solidi che affondano le radici nelle Quattro giornate. Non serve a nessuno farne un martire e consegnargli nelle mani l’ennesima arma di propaganda”.

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