• 30 Settembre 2024 22:39

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Regina del piccolo schermo: la Fiat Tipo del Commissario Montalbano

Set 30, 2024

Il Commissario Montalbano” è una delle fiction più amate dal pubblico italiano, figlia delle novelle dello scrittore Andrea Camilleri, che per anni ha tenuto incollati davanti ai teleschermi milioni di persone. Anche le repliche, quando passano vanno ancora forte, grazie alle intriganti avventure che si celano nel profondo della Sicilia. Il personaggio di Salvo Montalbano sul piccolo schermo ha il volto dell’attore, Luca Zingaretti, il quale è stato fedelmente accompagnato per tutti questi anni da una compagna umile ma coraggiosa: una Fiat Tipo.

La Fiat Tipo della TV

Nelle sue indagini Montalbano si accompagna sempre con una Fiat Tipo grigia, risalente ai primissimi anni ’90 del secolo scorso. Da quando è nata la serie del Commissario Montalbano, la Tipo non è sempre stata la stessa. La produzione della fiction ha infatti usato vari allestimenti con diversi motori, dal 1.1 Fire al 1.9 Td. Quello che non cambia è il colore grigio dell’auto di Montalbano. La Tipo viene usata dal commissario per sopralluoghi e inseguimenti, mantenendo intatto il suo fascino anche di fronte a modelli più recenti e potenti.

Nelle strade della Sicilia, antiche ed eleganti, la Tipo si è fatta rispettare come un fedele destriero al fianco del suo cavaliere. Insieme, Montalbano e la Fiat hanno sventato tante volte il crimine e si sono fatti valere in modo decisivo. Un binomio indissolubile, come spesso accade tra automobili e personaggi di fantasia, siano essi del cinema o del piccolo schermo. Adesso, quando capita di incontrare una Fiat Tipo grigia il primo sussulto che si prova è un richiamo al mondo del “Commissario Montalbano”. Chissà che non sia proprio lui al volante.

 

La storia della Fiat Tipo

La Tipo è stata la prima Fiat di grande serie ad adottare la carrozzeria completamente zincata. Fra i punti di forza della Tipo vi erano la versatilità di impiego, lo spazio interno in rapporto alle dimensioni esterne, ed un’impostazione stilistica semplice ed allo stesso tempo molto innovativa per l’epoca, caratterizzata dalla presenza di linee slanciate, dall’ampia vetratura e da altri particolari legati ad esigenze di tipo funzionale.

A tal proposito, degno di nota è il portellone posteriore, realizzato in vetroresina per poterlo sagomare a piacimento; il cui disegno, assieme agli smussi degli spigoli e alle rotondità (vedi montante parabrezza che curva verso il tetto senza fare angolo) contribuisce all’efficienza aerodinamica della vettura. Grazie alla sua particolarità e alla sua forte impronta innovativa (come non pensare alla DGT con cruscotto digitale, una primizia per i primi anni ’90), è stata votata come “Car of the Year” del 1989. Un privilegio e un vanto da non dimenticare.

Il progetto della Tipo, con il suo telaio modulare, ha dato la sua base ad altri modelli del Gruppo Fiat, come la Fiat Tempra e Coupé, la Lancia Dedra e Delta seconda serie e le Alfa Romeo 155, 145, 146, Spider e GTV (916), ed ancora altri con modifiche più pesanti. Insomma, la base della Tipo ha dato vita a una lunga serie di modelli che ha avuto una collocazione di mercato differente e particolare, dalla famiglia alla sportività. Un vero successo, proprio come Montalbano.

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