AGI – La Lazio esordisce nel miglior modo possibile nella nuova Europa League, travolgendo in trasferta la Dinamo Kiev. Sul neutro di Amburgo i biancocelesti s’impongono 3-0 con la doppietta di Dia e la rete di Dele-Bashiru. Subito tre punti quindi per Marco Baroni alla prima assoluta da allenatore in ambito europeo. Poco più di quattro minuti sul cronometro e i biancocelesti si portano subito in vantaggio grazie al lampo di Dia, servito da Pedro e bravo a battere il portiere con un destro piazzato in piena area di rigore. Trovato immediatamente il gol la squadra capitolina cerca di abbassare i ritmi, non soffrendo mai i timidi tentativi di reazione degli ucraini.
Superata da poco la mezz’ora poi, in un batter d’occhio, la Lazio piazza un uno-due tremendo con Dele-Bashiru e di nuovo Dia (doppietta), dando già l’accelerata decisiva al match. Gli unici veri pericoli portati dalla Dinamo a Provedel sono la punizione di Brazhko e il tiro di Yarmolenko sul finire di frazione: decisivo il portiere laziale con due ottimi interventi. Nella ripresa i ritmi si abbassano notevolmente, la squadra di Baroni controlla senza problemi e poco dopo l’ora di gioco sfiora il poker diverse volte in pochi istanti: Pedro colpisce un palo con deviazione del portiere, Isaksen viene murato sulla linea e Dia trova la deviazione di un difensore su un tiro a botta sicura. Nel finale da segnalare giusto le due espulsioni, una per parte, rimediate dai neo entrati Bragaru (pestone su Zaccagni punito dal Var) e Noslin (gomitata ai danni di un avversario).
AGI – La Lazio esordisce nel miglior modo possibile nella nuova Europa League, travolgendo in trasferta la Dinamo Kiev. Sul neutro di Amburgo i biancocelesti s’impongono 3-0 con la doppietta di Dia e la rete di Dele-Bashiru. Subito tre punti quindi per Marco Baroni alla prima assoluta da allenatore in ambito europeo. Poco più di quattro minuti sul cronometro e i biancocelesti si portano subito in vantaggio grazie al lampo di Dia, servito da Pedro e bravo a battere il portiere con un destro piazzato in piena area di rigore. Trovato immediatamente il gol la squadra capitolina cerca di abbassare i ritmi, non soffrendo mai i timidi tentativi di reazione degli ucraini.
Superata da poco la mezz’ora poi, in un batter d’occhio, la Lazio piazza un uno-due tremendo con Dele-Bashiru e di nuovo Dia (doppietta), dando già l’accelerata decisiva al match. Gli unici veri pericoli portati dalla Dinamo a Provedel sono la punizione di Brazhko e il tiro di Yarmolenko sul finire di frazione: decisivo il portiere laziale con due ottimi interventi. Nella ripresa i ritmi si abbassano notevolmente, la squadra di Baroni controlla senza problemi e poco dopo l’ora di gioco sfiora il poker diverse volte in pochi istanti: Pedro colpisce un palo con deviazione del portiere, Isaksen viene murato sulla linea e Dia trova la deviazione di un difensore su un tiro a botta sicura. Nel finale da segnalare giusto le due espulsioni, una per parte, rimediate dai neo entrati Bragaru (pestone su Zaccagni punito dal Var) e Noslin (gomitata ai danni di un avversario).