• 29 Novembre 2024 0:53

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La Fiat Panda Italia ’90: l’auto dei Mondiali di Totò Schillaci

Set 18, 2024

E chi se le scorda quelle notti magiche, passate a inseguire un gol, parafrasando la mitica canzone che Gianna Nannini ed Edoardo Bennato hanno concepito come colonna sonora dei Mondiali di Calcio del 1990. Il campionato del mondo a casa nostra, un evento unico e indimenticabile, con gli Azzurri trascinati sul campo da Totò Schillaci, il bomber che ci ha catapultato a suon di gol a un passo da un trionfo sognato, deragliato soltanto per colpa dei maledetti rigori nella semifinale di Napoli contro l’Argentina di Maradona.

L’attaccante palermitano, simbolo di quell’estate caldissima, si è spento oggi a 59 anni per un tumore al colon. Nessuno però dimenticherà i suoi occhi iniettati di pura passione, tesoro immaginifico della Nazionale come l’urlo di Tardelli a Spagna ’82. In quell’Italia rampante che aveva lo sguardo del globo puntato addosso, la Fiat aveva scelto di concepire una versione speciale della sua iconica utilitaria: la Fiat Panda Italia ’90.

Una Fiat Panda che si emoziona con Schillaci

Mentre gli Azzurri di Vicini volavano sulle ali dell’entusiasmo sul prato verde, i tifosi italiani sognavano di vincere con le prodezze di Schillaci, capocannoniere di quel Mondiale. Sull’onda di una passione travolgente, gli automobilisti nostrani potevano legarsi a quell’estate di grande turbinio emotivo grazie alla Fiat Panda Italia ’90, versione specialissima e particolarissima della più amata creatura del colosso torinese.

Fonte: Archivio FiatLa mitica Fiat Panda e i suoi copricerchi a forma di pallone da calcio

Riconoscibile a prima vista da chiunque, la Panda Italia ’90 si caratterizza per la carrozzeria e i paraurti di color bianco gesso, reso più frizzante ed elettrico dalle strisce adesive tricolore che scorrono lungo i lati. Stranamente, anche la mascherina è in tinta con il resto della livrea, oltre che contrassegnata dallo scudetto italiano. Alla base del montante poi compare l’indimenticabile e discussa mascotte di quel Mondiale: Ciao.

L’elemento che però caratterizza più marcatamente la Panda dei Mondiali sono i copricerchi che riproducono il disegno di un pallone da calcio. Un gadget attualmente molto ricercato anche tra i collezionisti che, forse, lo bramano più dell’auto intera. Nell’abitacolo, invece, c’è spazio per l’azzurro della maglia della Nazionale. Ciao fa capolino anche sugli schienali delle sedute reclinabili con poggiatesta. I tappeti sono in agugliato blu, il padiglione è in tinta con i sedili. Insomma, è una Panda speciale e lo si capisce bene.

Anche in versione cabriolet

Sotto al cofano, invece, non c’è niente di particolare perché la Fiat Panda Italia ’90 non ha cercato di fare ulteriori magie, ma ha adottato lo stesso quattro cilindri ad aste e bilancieri da 769 cc, 34 cavalli e 125 kmh di velocità massima della Young. La più classica delle 750 tanto in voga in quel periodo storico. Non si conosce quale sia stata la taratura definitiva di questo modello, ma probabilmente il percorso interrotto sul più bello da Schillaci e compagni, avrà sicuramente compromesso la consacrazione commerciale di quest’auto diventata leggendaria. Oltre alla versione classica, ne esistono alcuni e rarissimi esemplari cabriolet preparati a regola d’arte dalla carrozzeria Maggiora. Taluni esemplari, post Italia ’90, sono finiti nelle mani dei calciatori della Juventus dell’epoca. Qualcuno la utilizza ancora, mentre delle altre se ne sono perse quasi le tracce.

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