La terza sessione di prove libere del Gran Premio dell’Azerbaijan inizia con una bandiera rossa. Esteban Ocon è costretto ad abbandonare la sua vettura nel tratto ad alta velocità che immette sul rettilineo principale, a causa di una perdita di potenza della power unit Renault, legata a un problema di trasmissione. Questo incidente interrompe immediatamente la sessione. Le due Ferrari, che erano appena scese in pista con le gomme Soft, sono costrette a tornare in garage. Solo il tempo di effettuare l’out-lap e di curare al massimo il ciclo di isteresi e il regime di bandiera rossa costringe i piloti a fermarsi. La A524 di Ocon viene rimossa e l’attività riprende. Le SF-24 montano ancora le Soft, utilizzando il treno delle sessioni precedenti.
Entrambi i ferraristi effettuano un primo giro lanciato con buone sensazioni, nonostante la pista rimanga sporca, più fredda rispetto a ieri e con qualche gocciolina di pioggia presente. Poi, pochi minuti più tardi, Oliver Bearman, “pilotino” della Ferrari, si ferma in curva 1 e provocare una nuova bandiera rossa, proprio mentre le SF-24 erano pronte a testare la massima potenza del motore a combustione interna (Engine 1). Questo tentativo, che doveva testare le rosse con maggiore efficacia, viene pertanto interrotto. In questo unico passaggio lanciato, il bilanciamento della vettura appare buono, anche se il sovrasterzo in uscita resta. Quando la sessione riprende, Sainz non riesce a completare un tentativo pulito: una correzione importante in curva 2 compromette la sua tornata.
Al contrario, Leclerc riesce a mettere a segno un buon giro. Sebbene anche lui sia costretto a “smanettare” sul volante, il monegasco riesce a controllare bene le traiettorie della sua SF-24. Il programma di lavoro della Ferrari prevede un ulteriore stint, durante il quale i due piloti possono utilizzare un treno di gomme Soft nuovo di zecca. I ferraristi preparano al meglio la tornata e si lanciano per verificare la competitività della rossa, simulando ancora una volta la qualifica. Sainz commette un altro errore che influisce significativamente sul tempo. Successivamente, dopo aver raffreddato le gomme, tenta di rilanciarsi, ma, a causa del traffico in curva 15, è costretto ad alzare il piede per evitare una collisione con una Red Bull che procedeva lentamente.
Al contrario Charles Leclerc centra un’altra buona performance. Il monegasco è molto preciso alla guida e, sebbene i problemi legati al sovrasterzo in uscita continuino a manifestarsi, riesce a gestirli molto bene. Gli ulteriori ritocchi al set-up apportano il salto di qualità atteso, migliorando la transizione tra alta e bassa velocità rispetto al venerdì. Specie con Leclerc, Ferrari si approcciava alla sessione classificatoria con ottime sensazioni. Restava da capire se le prestazioni della SF-24 fossero sufficienti per lottare al vertice, in una sfida che vedeva Red Bull molto preparata e una McLaren che pareva si fosse un po’ nascosta.
F1, GP Baku: Leclerc sa sfruttare appieno il potenziale della SF-24
Ferrari fa tremendamente sul serio a Baku, con Charles Leclerc che conquista la pole position al Gran Premio dell’Azerbaijan. La terza partenza dal palo consecutiva per il monegasco, che conferma la super prestazione di Monza. È una soddisfazione enorme per il Cavallino Rampante, che, giunto al diciassettesimo round della stagione di F1 2024, cercava importanti conferme. E i riscontri sono arrivati, poiché la messa a punto della SF-24 ha centrato appieno il compromesso richiesto. Le varie modifiche realizzate sul set-up durante le prove libere hanno portato a un salto competitivo significativo, nonostante la necessaria convivenza con il sovrasterzo. Il team di Maranello ha dovuto prendere decisioni precise per alzare le performance.
Come abbiamo spiegato nelle nostre consuete analisi, la SF-24 ha sempre mostrato difficoltà nelle fasi di cornering alle basse velocità. Questo problema è dovuto principalmente agli schemi sospensivi della Ferrari, che non riescono a fornire un adeguato livello di grip nei tratti più guidati. Tuttavia, questo limite è stato notevolmente mitigato dai tecnici, che hanno modificato le altezze da terra per ottenere un’aderenza più equilibrata al retrotreno. L’uso del flow viz durante le libere sull’ala posteriore si è rivelato molto utile, permettendo agli ingegneri di gestire meglio il carico al posteriore. Un piccolo ritocco al flap ha portato a una differenza tangibile.
Fonte: Getty Imagesil monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in azione durante la qualifica – GP Baku 2024
La specifica dell’ala posteriore, già utilizzata più volte in questa stagione, ha dimostrato di offrire il livello di spinta verticale richiesto e di ottimizzare al contempo le velocità di punta, un fattore davvero cruciale qui a Baku. Altro elemento fondamentale per il risultato riguarda l’utilizzo delle gomme. Durante il ciclo di isteresi degli pneumatici, la naturale deformazione delle mescole è stata gestita egregiamente. Ferrari sta “capendo” sempre di più le gomme, e il supporto di Loic Serra, esperto di coperture ex Mercedes, sta facendo una grande differenza con il suo sapere. Charles ha sfruttato appieno il grip offerto dalle Pirelli a banda rossa, ottenendo il massimo dalle coperture italiane.
Peccato per Sainz però. L’iberico ha fatto un buon lavoro, ma, nonostante il feeling con la vettura fosse molto positivo, non è riuscito a raggiungere il livello del compagno di squadra. Questo fatto era già evidente nella prima parte della qualifica, quando il madrileño ha commesso diversi errori, durante il long con le gomme rosse, nei 4 tentativi lanciati andati in onda. Il distacco di Carlos è pesato soprattutto per la minore “confidence” con la vettura. Ci riferiamo nello specifico al T2, dove non è riuscito a sfiorare i muretti come Leclerc, perdendo più di tre decimi solo in quel settore. Alla fine, per poco più di un decimo, perde una prima fila che di fatto era alla sua portata.
Ferrari ha saputo sfruttare alla grande le gomme e il lavoro svolto sul set-up ha addirittura fatto sofferto meno degli avversari il sovrasterzo in uscita. È stato cruciale massimizzare il lavoro sul front-end per evitare un’asincronia termica con l’asse posteriore. Missione compiuta. Chapeau. Solo applausi che non devono essere fine a se stessi. In F1 si festeggia per una pole spettacolare come quella odierna, ma la storica scuderia italiana deve ricordare che i punti si assegnano solo alla domenica. La SF-24 ha dimostrato un buon passo gara e una gestione delle gomme efficace nelle simulazioni del venerdì. Non sarà affatto semplice, ma gli ingredienti per vincere ci sono tutti.