AGI – “Ci siamo confrontati, ieri pomeriggio ne ho parlato anche con il ministro Nordio, in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è quello di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato anche differita”. Lo ha detto il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, al termine di una riunione con il sottosegretario Gemmato e con tutti gli Ordini professionali sanitari sul tema delle aggressioni ai sanitari.
“A breve – ha assicurato il ministro – ci sarà un confronto anche con le parti sindacali“.
“Noi, ricordo – ha premesso Schillaci – siamo intervenuti da subito su questo che purtroppo è un problema annoso della sanità italiana, lo scorso anno per decreto abbiamo aumentato le pene per chi commette violenza nei confronti degli operatori sanitari e istituito anche la procedibilità d’ufficio. Questo evidentemente, lo dimostrano i tanti e tristi casi di cronaca recente, non è più sufficiente”.
“Vorrei però sottolineare – ha aggiunto il ministro – ieri ho incontrato anche il ministro Piantedosi, che i posti di polizia nell’ultimo anno sono aumentati in maniera significativa, il governo è assolutamente sul pezzo ma si tratta di un problema culturale: bisogna trovare rapidamente in questo momento degli strumenti per contrastare il fenomeno e poi ci vuole anche un cambio di marcia culturale. È inaccettabile che persone che siano lì con il camice bianco per assistere e per aiutare vengano aggredite verbalmente o peggio come abbiamo visto negli ultimi giorni”.
Fnomceo, ok arresto flagranza differita, ora dl
“Ringraziamo il Governo, e in particolare i ministri Schillaci e Nordio e il sottosegretario Marcello Gemmato, per aver condiviso ed essersi fatti carico della nostra proposta: introdurre l’arresto in flagranza differita per chi aggredisce un operatore sanitario”. Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, commenta quanto annunciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci al termine della riunione di oggi con gli Ordini delle professioni sanitarie, nella quale si è affrontato il tema della violenza contro medici, infermieri e altri sanitari e alla quale per Fnomceo hanno partecipato in collegamento lo stesso Anelli e in presenza il Segretario, Roberto Monaco.
“Sia l’incontro in tempi così rapidi – aggiunge – sia quanto affermato dal ministro Schillaci, sia la sensibilità da sempre dimostrata al problema dal ministro Piantedosi, sono un segno dell’attenzione del Governo a questa emergenza di sanità pubblica, che sta portando molti colleghi a dimettersi, esasperati dal clima di estrema insicurezza in cui sono costretti a lavorare”.
“È necessario che ora questa attenzione – conclude Anelli – si traduca in un decreto legge, che definisca una serie di iniziative operative e normative, a carattere d’urgenza, che comprendano, oltre a sistemi di videosorveglianza, anche procedure di controllo e regolazione degli accessi alle strutture sanitarie e sistemi a garanzia della tutela personale degli operatori”.