Il patrimonio Renault continua a rivivere, attraverso produzioni provenienti dal passato, attualizzate secondo i canoni odierni. Dal 2021 la Casa francese ha avviato un programma apposito, consapevole di avere dei bravissimi professionisti tra le proprie fila. Mettere, infatti, le mani su una vettura dal fascino storico implica enormi sfide. Il rischio di scontentare i fedeli appassionati rimane sempre elevato, d’altro canto celebrare delle vere icone pop consente di porre in evidenza il rispettivo heritage.
Con lo stesso spirito delle precedenti opere, la Renault R17 appena svelata si colloca tra il passato e il presente. Fino all’11 settembre il restomod sarà esposto presso Maison5 a Parigi, dopodiché dal 12 al 15 illuminerà il Concorso Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Nel corso della manifestazione, che da tradizione fa da sfondo a illustri modelli di ieri, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare la quattro ruote coi loro stessi occhi.
Dunque, lo stesso onore spetterà al pubblico del Salone di Parigi, in programma dal 14 al 20 ottobre: sarà esposta sullo stand della Losanga, accanto a recenti uscite. Per capire in quale direzione un determinato marchio si sta muovendo può, infatti, essere utile capirne le origini.
Una scultura somigliante
Il progetto ricorre alla fantasia e alla dote innata di pensare fuori dagli schemi di Ora Ïto. Nato nel 1977 a Marsiglia, in Francia, il designer si è saputo conquistare un posto di rilievo sulla scena internazionale. All’attivo vanta la collaborazione con numerose aziende di fama mondiale, come Luis Vuitton, Nike, Gucci e Levi’s.
Mediante dei progetti virtuali, ha anticipato le tendenze del design digitale. Inoltre, ha curato gli interni di hotel di lusso, nonché diversi modelli di orologi per Swatch. Ed è stato delegato a reinterpretare oggetti quali la radio, il frigorifero e la sedia. “Rivisitare un’auto mitica come Renault 17, esprimendo la mia visione per farne una scultura che mi somigliasse, è stata una sfida particolarmente appassionante condivisa con Renault”, ha dichiarato Ïto.
Fonte: Ufficio Stampa RenaultRenault R17, il restomod elettrico
Nata nel fervido 1971, la 17 era l’incarnazione dell’estetica sportiva e dello spirito libero degli anni Settanta. Con le sue linee filanti e il design essenziale, sia in versione coupé a quattro posti sia decappottabile, catturava lo sguardo e prometteva emozioni. In particolare, i fari anteriori, circolari e sdoppiati, e la griglia posteriore triangolare la resero alla stregua di un oggetto di culto. Sotto la carrozzeria si celava una meccanica evoluta all’epoca. Dotata di trazione anteriore e motore a iniezione, vantava prestazioni brillanti e un’agilità sorprendente.
Oltre allo stile, la riscuoteva ampi consensi sul fronte di sicurezza e comfort, così da solleticare il palato di un pubblico esigente. Nello specifico, disponeva di elementi quali i freni a disco sulle quattro ruote e una struttura della carrozzeria studiata per assorbire l’energia in caso di impatto. Tra il 1971 e il 1979 ne sono state fabbricate più di 92.000 unità.
“Abbiamo lavorato con Sandeep (Bhambra) e Gilles (Vidal) su un tema retro-futuristico, quasi cinematografico – ha aggiunto Ïto sul restomod -. Ho voluto rivestire Renault 17 con una seconda pelle per esaltarla e riportarla ai nostri giorni interpretandola con la mia grammatica: fluidità, dinamicità, razionalità e la mia stessa firma: la simplexity. Ho infatti voluto semplificare gli elementi complessi”.
Sandeep Bhambra, Chief Designer Concept Cars di Renault, ha aggiunto: “La reinterpretazione artistica di R17 ci ha fornito un’incredibile opportunità per creare qualcosa di inaspettato e memorabile. Il dialogo creativo tra Ora Ïto e i nostri team di design ripropone il profilo e l’essenza stessa di R17 producendo, al contempo, un oggetto minimalista e super contemporaneo. A bordo, le grandi tematiche tipiche di R17 sono state reinterpretate secondo la visione di Ora Ïto. Le forme molto geometriche portano i passeggeri nel mondo confortevole dell’arredamento e dell’abitare”.
Le linee filanti e le proporzioni equilibrate sono state preservate, ma Ïto ha saputo infondere un tocco di modernità. I quattro fari rotondi, le porte senza cornice e il montante centrale assente rimangono tratti distintivi, tuttavia ridisegnati con un approccio più moderno. Interamente in carbonio, la carrozzeria, dal peso contenuto ad appena 1,4 tonnellate, è adesso più larga di 17 cm, così da migliorare la tenuta stradale e conferire un aspetto più muscoloso al veicolo. I parafanghi pronunciati e le ruote sporgenti ne sottolineano la vocazione sportiva. Sviluppata ad hoc per la showcar, la tinta Bruno Galactique originale fa la gioia dei nostalgici.
Classe e comfort
L’abitacolo combina tratti dell’epoca a soluzioni avanguardiste. Rivestiti con tessuti pregiati come il raso chiné in lana Merinos e il bouclé di lana, i sedili offrono un comfort eccezionale. Ridisegnati intorno a una struttura a petali, esprimono una personalità distintiva. A loro volta, la plancia e la consolle centrale sono state riviste da zero, ma mantengono un’impostazione classica.
Fonte: Ufficio Stampa RenaultGli interni del restomod Renault R17
Se il display centrale costituisce un dettaglio contemporaneo, i quattro piccoli schermi geometrici, collocati al volante, richiamano lo spirito dei contachilometri analogici. Sotto la carrozzeria in carbonio, cambia il motore. Al posto dell’unità a combustione interna, trova spazio un potente elettrico da 270 CV, ubicato nella zona posteriore, in maniera da garantire una distribuzione ottimale dei pesi. La trazione offre performance brillanti e uno scatto fulmineo, evitando di compromettere l’autonomia.
Opera irripetibile
“Abbiamo rispettato gli elementi più tipici dell’identità di Renault 17, partendo dal frontale – ha sottolineato Ïto -. Poi, ho aggiunto fluidità ed eleganza, ma senza mai snaturare R17. È stata preservata la storia di Renault 17 e la sua linea da coupé sportiva. Ho voluto introdurre i miei codici stilistici, esaltando alcuni elementi per renderli più intramontabili, con tocchi più futuristici, soprattutto grazie ai cerchi.
Anche gli interni riprendono la mia firma. Abbiamo teletrasportato Renault 17 nel futuro apportandovi piccole modifiche che cambiano tutto. Avevamo un motto: ‘il dettaglio non è un dettaglio’. Abbiamo giocato sull’ambivalenza, in quanto quest’auto è giocosa, ma anche seria. Renault ha una forte identità e questo mi piace. Le Renault si riconoscono a prima vista e questo restomod non fa eccezione alla regola”.
La R17 electric restomod x Ora Ïto è un pezzo unico. L’ennesimo dopo la 4 di Mathieu Lehanneur, la 5 Diamant di Pierre Gonalons nel e la Twingo di Marcelis. Non è prevista la messa in produzione.