• 9 Novembre 2024 17:35

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Come è finito il match di scacchi più atteso dell’anno

Set 7, 2024

AGI – Da una parte Magnus Carlsen, ex campione del mondo e numero uno delle classifiche, dall’altra Hans Moke Niemann, giocatore americano in grande ascesa, e probabilmente anche il più chiacchierato negli ambienti scacchistici. I due sono stati i protagonisti della controversia più importante degli ultimi due anni che, intorno alla parola ‘cheating’ (imbroglio) ha acceso gli animi, diviso le folle, fatto discutere appassionati e analisti, occupato pagine di giornale. Carlsen e Niemann si sono sfidati di nuovo ieri a Parigi, durante le semifinali dello Speed Chess Championship, torneo ricchissimo organizzato da Chess.com a due passi dal Louvre, in una serie di partite che avevano il sapore della resa dei conti. Come se fossero due pugili in un ring e tutt’intorno le persone non aspettassero che vederli combattere. I due, in realtà, si sono abbastanza ignorati: pochi sguardi, zero parole, ognuno confinato nel proprio spazio, con le cuffie nelle orecchie e lo schermo davanti agli occhi. Alla fine non c’è stata alcuna sorpresa: ha vinto nettamente Carlsen ma, prima di approfondire, è necessario riavvolgere il nastro e spiegare perché il loro incontro era così atteso. 

 

 

Il contesto

Sinquefield Cup 2022. Niemann sconfigge Carlsen, con i pezzi neri, in maniera netta e sorprendente. Il 33enne avanza dubbi sulla condotta regolare del match, abbandona il torneo, e fa capire chiaramente che sospetta un caso di cheating. L’americano, colpito sul personale, ammette in una lunga intervista di aver ‘barato’ due volte in gioventù, ma solo online. E attacca gli scettici: “Se la prossima volta vogliono che mi spogli completamente nudo, lo farò”. Chess.com ‘sospende’ Niemann dalla sua piattaforma poco dopo la fine del torneo in questione.

Carlsen non arretra di un passo, conferma le sue ipotesi su una possibile ‘frode’ sportiva a St. Louis e sottolinea come, secondo lui, Niemann avrebbe imbrogliato più spesso, e più di recente, rispetto a quanto confessato pubblicamente. La FIDE apre un’inchiesta sul caso per verificare cosa sia realmente successo e per provare ad accertare quanta verità sia contenuta nelle parole e nelle allusioni di Carlsen. Nel frattempo si creano nell’opinione pubblica due fazioni: quelli che sostengono come il norvegese abbia abusato della sua posizione soffocando la carriera di Niemann e quelli che, invece, deplorano quest’ultimo per la sua mancanza di trasparenza.

Chess.com pubblica un rapporto di 72 pagine con il risultato delle analisi effettuate sulle partite di Niemann. Emerge una situazione poco chiara e ricca di ‘stranezze’. Si rafforza la teoria che l’americano possa non aver giocato in maniera pulita in più di 100 partite, inclusi eventi con un montepremi in denaro.

Nell’ottobre del 2022, Niemann intenta una causa contro Carlsen, la sua azienda Play Magnus Group, Chess.com e il suo CCO Daniel Rensch, e Hikaru Nakamura, altro fortissimo giocatore che aveva sollevato dubbi sulla sua condotta. Le accuse vanno dalla calunnia a mezzo stampa alla diffamazione, dalla condotta anti-concorrenziale scorretta secondo lo Sherman Act (violazione dell’antitrust) all’illecita interferenza su contratti commerciali.

La causa è stata archiviata il 27 giugno del 2023 da un tribunale federale statunitense.

Il 28 agosto del 2023, Chess.com rilascia una nota in cui spiega che le controversie legali sono finite: è stato raggiunto un accordo tra tutte le parti (senza la pubblicazione di dettagli). Niemann viene reintegrato sulla piattaforma e Carlsen conferma di non volersi più sottrarre di fronte a una eventuale sfida contro il rivale. Niemann spiega di non vedere l’ora di “competere contro Magnus sulla scacchiera piuttosto che in tribunale”.

Il 12 dicembre 2023, la FIDE termina la sua inchiesta. Arriva una multa per Carlsen di 10.000 euro per il suo ritiro dalla Sinquefield Cup del 2022 (il norvegese viene punito per un solo ‘capo d’imputazione’ su quattro) e l’assoluzione per Niemann relativamente alle accuse di cheating.

 

Dal 2022 a oggi, insomma, non si è (quasi) parlato di altro nell’universo degli scacchi. Ed è facilmente intuibile come, nelle ultime settimane, sia molta cresciuto ‘l’hype’ per vedere i due atleti sfidarsi di nuovo. Nonostante il clima si sia appianato e nonostante l’evento non permettesse un altro match a tempo classico. A Parigi, infatti, non è andato in scena un match “normale” di scacchi. Il format proposto è tutto basato sugli scacchi ‘rapidi’, quelli più gettonati da quanto esistono le app. Tre tempi di gioco con cadenza diversa: 90 minuti di partite 5+1 (5 minuti + 1 secondo di incremento a mossa); 60 minuti 3+1 (3 minuti + 1 secondo a mossa) e 30 minuti 1+1 (1 minuto + 1 secondo a mossa). Insomma, non c’è un numero di partite fisse ma è il tempo a definire quando l’incontro è concluso. Vince chi fa più punti: 1 per la vittoria; 0,5 per la patta; 0 per la sconfitta. Carlsen e Niemann, inoltre, pur trovandosi nella stessa stanza, a pochi metri l’uno dall’altro, non si sono affrontati usando una scacchiera classica ma hanno giocato, con i loro profili, sulla piattaforma Chess.com. 

Cosa è successo a Parigi

Nel ‘primo tempo’ non c’è stata partita. Carlsen ha dominato portandosi sul 7-2 con Niemann che è apparso subito in netta difficoltà nel contrastare l’avversario. Il norvegese ha optato spesso per l’apertura inglese, o ha spesso seguito linee minori, con l’obiettivo di portare fuori teoria l’americano e imporsi su quella che è da sempre la sua specialità: i finali. Era abbastanza prevedibile, infatti, che Niemann fosse molto solido nella sua preparazione ma potesse avere più problemi lontano dalla sua comfort zone e con pochi minuti per pensare. La sensazione generale è che tra i due ci sia ancora almeno una categoria di differenza. Carlsen, una volta accumulato il vantaggio necessario per vincere, ha abbassato le marce e inserito il pilota automatico. Molti analisti hanno sottolineato come deve essere stato molto frustrante per Niemann assistere a tutto ciò, quasi impotente. Diverse volte si è lamentato del mouse, delle cuffie, dell’ambiente. Ma è sembrata più una strategia improvvisata per spezzare il ritmo all’avversario (ad un certo punto era sotto di 10 punti) e trovare una qualsiasi giustificazione per il divario. Chi ha assistito allo spettacolo non ha fatto fatica a notare le smorfie dei due, Carlsen più teatrale, soprattutto davanti agli errori commessi, e Niemann sempre molto scuro in volto, accigliato e deluso. Del resto il punteggio finale parla chiaro: 17,5 a 12,5 per l’ex campione del mondo. Un successo netto.

 

 

Alla fine delle oltre 4 ore di gioco, Carlsen ha parlato ai microfoni di Chess.com spiegando come entrambi abbiano ‘commesso molti blunder, molte sviste’ e come la sua prestazione non lo abbia convinto: “Se dovessi giocare così in finale, perderò sicuramente. Devo alzare il mio livello per vincere un match che mi aspetto più divertente”. Il norvegese, visibilmente sollevato, ha ammesso di aver vissuto una “giornata molto, molto strana” e di essere stato “un po’ nervoso” e “sicuramente più teso del solito”.  Poi ha elogiato i progressi fatti da Niemann: “È di gran lunga più forte rispetto a due anni fa, ha fatto molti miglioramenti”. Lo stesso giocatore californiano sembra aver accettato la sconfitta e colto i lati più costruttivi della lezione subita: “Non ci sono scuse per la sconfitta. Tornerò più forte”, ha twittato poco dopo. Il suo obiettivo resta lo stesso: diventare il più forte del mondo. 

 

Del resto, èstata una grande estate per Hans Niemann. L’americano ha espresso un gioco maturo e convincente che gli ha permesso di arrivare a Parigi oltre ogni aspettativa. Battere Vachier-Lagrave e Wesley So, ad esempio, significa essersi meritato questa vetrina e avere tutte le armi possibili per sfidare al meglio un mostro sacro come Carlsen. Ma non solo. Niemann ha sconfitto altri giocatori di primissimo livello, come Anish Giri, Nikita Vitiugov ed Etienne Bacrot, in un format chiamato “Hans Niemann contro il mondo”. Oggi è al 16esimo posto della classifica FIDE, con un punteggio ELO di 2733. Appena dietro (con appena tre punticini in meno) al campione del mondo attuale, il cinese Ding Liren.

 

 

L’avversario in finale del 33enne di Tonsberg sarà il francese ‘d’adozione’ (è nato e cresciuto in Iran), Alireza Firoujza, capace di superare un altro specialista degli scacchi online, Hikaru Nakamura, nella prima semifinale dello Speed Chess. Sarà un match spettacolare dal risultato (quasi) per nulla scontato.

 

 

AGI – Da una parte Magnus Carlsen, ex campione del mondo e numero uno delle classifiche, dall’altra Hans Moke Niemann, giocatore americano in grande ascesa, e probabilmente anche il più chiacchierato negli ambienti scacchistici. I due sono stati i protagonisti della controversia più importante degli ultimi due anni che, intorno alla parola ‘cheating’ (imbroglio) ha acceso gli animi, diviso le folle, fatto discutere appassionati e analisti, occupato pagine di giornale. Carlsen e Niemann si sono sfidati di nuovo ieri a Parigi, durante le semifinali dello Speed Chess Championship, torneo ricchissimo organizzato da Chess.com a due passi dal Louvre, in una serie di partite che avevano il sapore della resa dei conti. Come se fossero due pugili in un ring e tutt’intorno le persone non aspettassero che vederli combattere. I due, in realtà, si sono abbastanza ignorati: pochi sguardi, zero parole, ognuno confinato nel proprio spazio, con le cuffie nelle orecchie e lo schermo davanti agli occhi. Alla fine non c’è stata alcuna sorpresa: ha vinto nettamente Carlsen ma, prima di approfondire, è necessario riavvolgere il nastro e spiegare perché il loro incontro era così atteso. 
 

 
Il contesto
Sinquefield Cup 2022. Niemann sconfigge Carlsen, con i pezzi neri, in maniera netta e sorprendente. Il 33enne avanza dubbi sulla condotta regolare del match, abbandona il torneo, e fa capire chiaramente che sospetta un caso di cheating. L’americano, colpito sul personale, ammette in una lunga intervista di aver ‘barato’ due volte in gioventù, ma solo online. E attacca gli scettici: “Se la prossima volta vogliono che mi spogli completamente nudo, lo farò”. Chess.com ‘sospende’ Niemann dalla sua piattaforma poco dopo la fine del torneo in questione.
Carlsen non arretra di un passo, conferma le sue ipotesi su una possibile ‘frode’ sportiva a St. Louis e sottolinea come, secondo lui, Niemann avrebbe imbrogliato più spesso, e più di recente, rispetto a quanto confessato pubblicamente. La FIDE apre un’inchiesta sul caso per verificare cosa sia realmente successo e per provare ad accertare quanta verità sia contenuta nelle parole e nelle allusioni di Carlsen. Nel frattempo si creano nell’opinione pubblica due fazioni: quelli che sostengono come il norvegese abbia abusato della sua posizione soffocando la carriera di Niemann e quelli che, invece, deplorano quest’ultimo per la sua mancanza di trasparenza.
Chess.com pubblica un rapporto di 72 pagine con il risultato delle analisi effettuate sulle partite di Niemann. Emerge una situazione poco chiara e ricca di ‘stranezze’. Si rafforza la teoria che l’americano possa non aver giocato in maniera pulita in più di 100 partite, inclusi eventi con un montepremi in denaro.
Nell’ottobre del 2022, Niemann intenta una causa contro Carlsen, la sua azienda Play Magnus Group, Chess.com e il suo CCO Daniel Rensch, e Hikaru Nakamura, altro fortissimo giocatore che aveva sollevato dubbi sulla sua condotta. Le accuse vanno dalla calunnia a mezzo stampa alla diffamazione, dalla condotta anti-concorrenziale scorretta secondo lo Sherman Act (violazione dell’antitrust) all’illecita interferenza su contratti commerciali.
La causa è stata archiviata il 27 giugno del 2023 da un tribunale federale statunitense.
Il 28 agosto del 2023, Chess.com rilascia una nota in cui spiega che le controversie legali sono finite: è stato raggiunto un accordo tra tutte le parti (senza la pubblicazione di dettagli). Niemann viene reintegrato sulla piattaforma e Carlsen conferma di non volersi più sottrarre di fronte a una eventuale sfida contro il rivale. Niemann spiega di non vedere l’ora di “competere contro Magnus sulla scacchiera piuttosto che in tribunale”.
Il 12 dicembre 2023, la FIDE termina la sua inchiesta. Arriva una multa per Carlsen di 10.000 euro per il suo ritiro dalla Sinquefield Cup del 2022 (il norvegese viene punito per un solo ‘capo d’imputazione’ su quattro) e l’assoluzione per Niemann relativamente alle accuse di cheating.
 
Dal 2022 a oggi, insomma, non si è (quasi) parlato di altro nell’universo degli scacchi. Ed è facilmente intuibile come, nelle ultime settimane, sia molta cresciuto ‘l’hype’ per vedere i due atleti sfidarsi di nuovo. Nonostante il clima si sia appianato e nonostante l’evento non permettesse un altro match a tempo classico. A Parigi, infatti, non è andato in scena un match “normale” di scacchi. Il format proposto è tutto basato sugli scacchi ‘rapidi’, quelli più gettonati da quanto esistono le app. Tre tempi di gioco con cadenza diversa: 90 minuti di partite 5+1 (5 minuti + 1 secondo di incremento a mossa); 60 minuti 3+1 (3 minuti + 1 secondo a mossa) e 30 minuti 1+1 (1 minuto + 1 secondo a mossa). Insomma, non c’è un numero di partite fisse ma è il tempo a definire quando l’incontro è concluso. Vince chi fa più punti: 1 per la vittoria; 0,5 per la patta; 0 per la sconfitta. Carlsen e Niemann, inoltre, pur trovandosi nella stessa stanza, a pochi metri l’uno dall’altro, non si sono affrontati usando una scacchiera classica ma hanno giocato, con i loro profili, sulla piattaforma Chess.com. 
Cosa è successo a Parigi
Nel ‘primo tempo’ non c’è stata partita. Carlsen ha dominato portandosi sul 7-2 con Niemann che è apparso subito in netta difficoltà nel contrastare l’avversario. Il norvegese ha optato spesso per l’apertura inglese, o ha spesso seguito linee minori, con l’obiettivo di portare fuori teoria l’americano e imporsi su quella che è da sempre la sua specialità: i finali. Era abbastanza prevedibile, infatti, che Niemann fosse molto solido nella sua preparazione ma potesse avere più problemi lontano dalla sua comfort zone e con pochi minuti per pensare. La sensazione generale è che tra i due ci sia ancora almeno una categoria di differenza. Carlsen, una volta accumulato il vantaggio necessario per vincere, ha abbassato le marce e inserito il pilota automatico. Molti analisti hanno sottolineato come deve essere stato molto frustrante per Niemann assistere a tutto ciò, quasi impotente. Diverse volte si è lamentato del mouse, delle cuffie, dell’ambiente. Ma è sembrata più una strategia improvvisata per spezzare il ritmo all’avversario (ad un certo punto era sotto di 10 punti) e trovare una qualsiasi giustificazione per il divario. Chi ha assistito allo spettacolo non ha fatto fatica a notare le smorfie dei due, Carlsen più teatrale, soprattutto davanti agli errori commessi, e Niemann sempre molto scuro in volto, accigliato e deluso. Del resto il punteggio finale parla chiaro: 17,5 a 12,5 per l’ex campione del mondo. Un successo netto.
 

 
Alla fine delle oltre 4 ore di gioco, Carlsen ha parlato ai microfoni di Chess.com spiegando come entrambi abbiano ‘commesso molti blunder, molte sviste’ e come la sua prestazione non lo abbia convinto: “Se dovessi giocare così in finale, perderò sicuramente. Devo alzare il mio livello per vincere un match che mi aspetto più divertente”. Il norvegese, visibilmente sollevato, ha ammesso di aver vissuto una “giornata molto, molto strana” e di essere stato “un po’ nervoso” e “sicuramente più teso del solito”.  Poi ha elogiato i progressi fatti da Niemann: “È di gran lunga più forte rispetto a due anni fa, ha fatto molti miglioramenti”. Lo stesso giocatore californiano sembra aver accettato la sconfitta e colto i lati più costruttivi della lezione subita: “Non ci sono scuse per la sconfitta. Tornerò più forte”, ha twittato poco dopo. Il suo obiettivo resta lo stesso: diventare il più forte del mondo. 
 
Del resto, èstata una grande estate per Hans Niemann. L’americano ha espresso un gioco maturo e convincente che gli ha permesso di arrivare a Parigi oltre ogni aspettativa. Battere Vachier-Lagrave e Wesley So, ad esempio, significa essersi meritato questa vetrina e avere tutte le armi possibili per sfidare al meglio un mostro sacro come Carlsen. Ma non solo. Niemann ha sconfitto altri giocatori di primissimo livello, come Anish Giri, Nikita Vitiugov ed Etienne Bacrot, in un format chiamato “Hans Niemann contro il mondo”. Oggi è al 16esimo posto della classifica FIDE, con un punteggio ELO di 2733. Appena dietro (con appena tre punticini in meno) al campione del mondo attuale, il cinese Ding Liren.
 

 
L’avversario in finale del 33enne di Tonsberg sarà il francese ‘d’adozione’ (è nato e cresciuto in Iran), Alireza Firoujza, capace di superare un altro specialista degli scacchi online, Hikaru Nakamura, nella prima semifinale dello Speed Chess. Sarà un match spettacolare dal risultato (quasi) per nulla scontato.
 
 

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