• 20 Settembre 2024 8:52

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Volkswagen, rischio chiusura per alcune fabbriche in Germania

Set 3, 2024

Volkswagen in tedesco significa letteralmente auto del popolo, e lo è stata sotto ogni punto di vista dal 1937 ad oggi. Nata sotto la dittatura nazionalsocialista di Hitler, per volere di quest’ultimo, doveva rappresentare la vettura accessibile a tutti. L’azienda teutonica, infatti, sin dai primi passi ebbe l’arduo compito di produrre macchine robuste, semplici, ma soprattutto economiche così da dare la possibilità a tutti i tedeschi di averne una.

Negli anni però Volkswagen non è diventata solo l’auto del popolo, ma anche e soprattutto un punto di riferimento per molte famiglie tedesche lavorativamente parlando. Con sede a Wolfsburg è diventata anno dopo anno uno dei più grandi colossi mondiali di auto, al punto che oggi si divide il primato con Toyota. Proprio con i giapponesi, infatti, si scambia di continuo lo scettro di Marchio che produce più auto al mondo.

La crisi di Volkswagen

Negli ultimi anni però le cose non stanno andando più come in passato. Il Dieselgate è stata sicuramente una mazzata non indifferente per Volkswagen. A peggiorare le cose però ci ha pensato il Covid e la crisi economica che ne è conseguita. Secondo quanto riportato da Bloomberg, oggi Volkswagen starebbe seriamente valutando la chiusura di alcuni stabilimenti in terra teutonica. Addirittura sarebbe stato messo in discussione il patto di stabilità siglato con i sindacati che avrebbe dovuto mettere in cassaforte 110mila posti di lavoro sino al 2029.

A quanto pare Volkswagen sta avviando un nuovo programma di austerità per ridurre il costo del personale. Il tutto sarebbe stato annunciato anche dal Ceo Oliver Blume durante un evento manageriale. Stando a quanto riportato da Handelsblatt, ci saranno a breve enorme stravolgimenti per i dipendenti del Marchio.

Cosa si rischia in Germania

Uno dei problemi principali per Volkswagen sembrano essere i nuovi fornitori in arrivo da altri paesi. Naturalmente il riferimento è in particolare alla Cina che sta immettendo sul mercato vetture molto competitive a prezzi bassi. Tutto questo ha già spinto l’Europa ad attivare dei dazi, ma a quanto pare questo non potrebbe bastare. Secondo Bild, infatti, si tratterebbe di una vera e propria catastrofe lavorativa per la Germania, visto che il piano di risparmio varato dal colosso teutonico si aggirerebbe intorno ai 5 miliardi di euro.

La stessa Volkswagen ha annunciato che la chiusura di alcuni impianti non è più da escludere. A quanto pare nel mirino sarebbe finita una storica fabbrica e uno stabilimento che produce componentistica che sarebbero stati reputati ormai obsoleti. Se ciò si verificasse sarebbe la prima chiusura in Germania da parte del Marchio in 87 anni di storia. In precedenza si era agito in tal senso con un piano di pensionamento anticipato e incentivi per uscite volontarie, ma tutto questo a quanto pare non è bastato.

Secondo la Bild potrebbe però arrivare un veto da parte di alcuni azionisti della Bassa Sassonia dove vi sono ubicate molte delle sedi centrali del Brand. Anche il sindacato IG Metall si è già posto contro la decisione di Volkswagen di varare questo piano di riduzione. Insomma è una battaglia che qui in Italia conosciamo benissimo avendola vissuta più volte con Fiat, staremo a vedere. Sicuramente le difficoltà di un colosso come quello tedesco non fanno ben sperare per il futuro dell’auto in Europa.

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