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I problemi di cervicale danneggiano la tua guida? Ecco alcune soluzioni

Ago 30, 2024

Una fitta terribile che colpisce proprio dietro la testa, all’altezza del collo. Quando arriva quel dolore è davvero un calvario. Non importa dove uno si trova, se in ufficio davanti al computer, così come al volante, nel traffico cittadino. Qualora, però, si sedesse al posto di comando di un’automobile il tutto potrebbe divenire ancora più pesante a causa dallo smog, dal caos del traffico e dal frastuono della strada. Insomma con la cervicale e il suo mal di testa non si scherza. Neppure quando si è al volante. Dunque, che fare quando questi dolori colpiscono nel bel mezzo di una guida? Ecco alcuni suggerimenti per stare meglio.

Breve spiegazione della cervicale

Sono in tantissimi coloro che soffrono di cervicale (cervicalgia), il quale è un dolore che parte dal collo e che si irradia alle spalle e, nei casi più gravi, alle braccia, ben conosciuto da due terzi della popolazione almeno una volta nella propria vita, specialmente fra le donne. Un “problema moderno”, viste le ore che passiamo di fronte ad un monitor o in macchina.

Il fatto è che l’esposizione prolungata alla guida (parliamo di minimo 20 ore settimanali) può portare ad avere disturbi muscoloscheletrici come la cervicale, soprattutto in periodi di stress, quando muscoli e nervi sono più tesi a causa della crisi e dei guai col lavoro. Tutto questo incide negativamente sulla sicurezza stradale. Senza dimenticare la ricaduta sui costi sociali, a causa dell’aumento della spesa sanitaria per l’erogazione di prestazioni che risolvano il problema.

Trucchi per combattere la cervicale

Il trucco numero uno per prevenire la cervicale in auto è semplice: è necessaria una corretta postura in auto, con la posizione di guida né troppo rannicchiata né eccessivamente allungata. Le spalle non devono staccare dal sedile durante le manovre, quando le braccia fanno ruotare il volante; solo in tal caso, la posizione è corretta. Per quanto riguarda la presa del volante, la posizione raccomandata è quella delle “9 e 15”: si sterza agevolmente senza costringere le braccia a effettuare dannosi movimenti ripetuti a fine corsa.

In caso di viaggi lunghi, meglio fermarsi una decina di minuti ogni due ore. E, dopo la pausa, modificare leggermente le regolazioni del sedile per evitare di conservare la stessa postura troppo a lungo: in questo modo i muscoli non si irrigidiscono e il corpo ringrazia.

Un’altra scelta che potrebbe rivelarsi efficace è quella di sgranchirsi le gambe ed effettuare qualche delicato esercizio per il collo, chinando con lentezza il capo nelle quattro direzioni. Preziosa anche la contrazione muscolare senza movimento (esercizi isometrici) in cui le mani vanno posizionate in modo da impedire il movimento del collo: la spinta va mantenuta per 5-10 secondi e deve essere seguita da una pausa della stessa durata.

Insomma, nel caso si soffrisse di questo fastidioso dolore, è bene seguire i nostri semplici consigli. In tal caso, si potrebbero avere diversi benefici con il fisico che troverebbe un attimo di pace così come la testa, a totale vantaggio per la guida che diventerebbe più distesa e tranquilla, aumentando il grado di sicurezza complessiva.

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