AGI – Sul versante sud del Monte Rosa, la seconda vetta più alta delle Alpi, il ghiacciaio di Flua è estinto. A metà dell’800 la sua superficie era di circa 80 ettari, ossia grande quanto 112 campi di calcio, oggi il ghiacciaio di Flua è solo un mare di rocce e detriti. Qua e là si intravedono piccoli cumuli di neve, frutto delle ultime nevicate tardive della primavera 2024.
A scattare questa fotografia è Carovana dei ghiacciai 2024, la campagna nazionale di Legambiente in collaborazione con Cipra Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano (che per la sua terza tappa è arrivata in Piemonte sul Monte Rosa per osservare quel che resta del ghiacciaio di Flua), sottolineando che “a causa delle alte temperature che caratterizzano la crisi climatica in atto è questo il destino a cui i ghiacciai alpini con quote massime al di sotto dei 3500 metri andranno incontro dal 2050 in avanti; tra questi ci saranno anche il ghiacciaio dell’Adamello e quello della Marmolada”.