AGI – Un miliardo di euro al giorno prelevato dagli italiani al bancomat: se nel 2022 il contante prelevato si è attestato a 350 miliardi di euro, nel 2023, dopo un anno, la cifra è salita a 360 miliardi, pari a 10 miliardi in più (+2%), incremento che sale a 18 miliardi se si considera che nel 2021 i prelievi si erano attestati a quota 352 miliardi. In sostanza, quasi un miliardo di euro viene quotidianamente ritirato dagli Atm (automated teller machine). È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale per quanto riguarda la moneta virtuale e ai pagamenti digitali, l’anno scorso le operazioni sono arrivate a 11mila miliardi di euro tra bonifici (che coprono il 94% di questo comparto), assegni bancari e circolari, e carte di credito o di debito.
Un incremento che, in ogni caso, non frena la moneta di plastica, usata di più rispetto al passato: 426 miliardi di euro di transazioni nel 2023 contro 382 miliardi di euro del 2022, vale a dire 44 miliardi di euro in più in un anno (+11,5%). E sale significativamente anche la diffusione: le tessere in circolazione sono oltre 120 milioni tra carte di credito (21 milioni), carte di debito (67 milioni) e prepagate (33 milioni). Anche qui siamo di fronte a una crescita, oltre 5 milioni di pezzi in più tra il 2022 e il 2023 (+4,5%): nel dettaglio, le carte di credito in più sono 300 mila (+1,4%), quelle di debito 2,7 milioni in più (+4,2%) e le prepagate, che con sempre maggiore frequenza i genitori danno ai figli minorenni per gestire le paghette settimanali, sono cresciute di 2,1 milioni (+7,1%). Con appena 200 operazioni medie pro-capite eseguite con carte di credito, bonifici e assegni, “la Penisola si dimostra molto affezionata alla moneta di carta” si legge in una nota. La media dell’area euro per i pagamenti alternativi al contante è di 370 operazioni per cittadino, con la Spagna che ne registra 290, la Germania 329 e la Francia 424. Ancora meglio fanno i Paesi Bassi (670) e altri paesi del Nord, come la Finlandia (598) e l’Estonia (488).