• 23 Settembre 2024 22:21

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Sfortunata Quadarella negli 800 stile libero, migliora il record italiano ma è solo quarta

Ago 4, 2024

AGI – Nessuna medaglia per l’Italnuoto nella serata in cui l’americana Katie Ledecky entra nella storia dei Giochi olimpici e una encomiabile Simona Quadarella lotta come una leonessa, firma il nuovo record nazionale e termina ai piedi del podio negli 800 stile libero. C’era solo lei a rappresentare la squadra azzurra alla Defense Arena di Nanterre nelle gare medagliate della penultima giornata, ed esce a testa altissima dalla vasca francese la 25enne romana: Quadarella lotta per il terzo posto al cospetto di un parterre di mezzofondiste da urlo.

 

Fino a 200 metri dal traguardo la medaglia sembra alla portata, poi l’americana Paige Madden cambia marcia e va a prendersi il bronzo (8’13″00) precedendo Simona di poco più di un secondo e mezzo. L’8’14″55 dell’azzurra va a ritoccare il primato italiano (8’14″99) che già le apparteneva. “Sono contentissima per il record. Ho nuotato un tempo che non facevo da cinque anni. C’è sicuramente dell’amaro in bocca per i due quarti posti, più per quello dei 1500 – racconta la regina del mezzofondo europeo -. Ho imparato ad accettare le sconfitte in questi anni: dopo i 1500 ero amareggiata ma è passata quasi subito”. 

 

“Questi 800 – prosegue – mi trasmettono grande fiducia per il futuro. Penso di poter dare ancora molto a questo sport. Sento di poter avere tanti margini di miglioramento quindi lavoreremo per crescere e correggere le cose che vanno meno. Nei 1500 forse mi sono presentata con troppa sicurezza, la prossima volta sono sicura che non accadrà”.

 

Il primo posto degli 800 stile al femminile non poteva che andare a Katie Ledecky (8’11″04) che domina la finale davanti all’australiana Ariarne Titmus (argento in 8’12″29). Per la 27enne statunitense nono titolo in carriera: eguagliato il record di Larysa Latynina, ex ginnasta russa e fino ad oggi la donna con più ori olimpici. Ci sarà soltanto Gregorio Paltrinieri, nei 1500 stile, a difendere i colori italiani nell’ultima tornata di finali di nuoto, domenica pomeriggio.

 

Dopo le eliminazioni in batteria delle due staffette 4×100 misti, si ferma anche Sara Curtis nella semifinale dei 50 stile libero. L’azzurra chiude in settima posizione la sua prova ed è 14esima (24″77) dopo l’incrocio dei tempi delle due semifinali. Migliore in vasca la svedese Sarah Sjoestroem, già oro nei 100, che fa anche registrare il nuovo record olimpico (23″66).  

Passando alla finale del peso, la pioggia bagna la pista viola dello Stade de France e fa affondare la barca di Leonardo Fabbri che scivola sulla pedagna umida e chiude solo quinto. L’uomo più atteso risponde assente all’appuntamento con le medaglie, il gigante di Firenze si perde in una serata amara, non andando oltre i 21,70. Quattro lanci e appena due validi, una finale da cancellare al più presto. Aveva superato i 22 metri lungo tutto la stagione, qui la fettuccina magica è rimasta un’illusione.

 

Gli altri lanciavano razzi – terzo oro consecutivo per il fuoriclasse statunitense Ryan Crouser con 22,90 e argento per la terza volta di fila per il connazionale Joe Kovacs con 22,15 all’ultimo turno, stessa misura del giamaicano Rajindra Campbell – lui si è limitato alle miccette. “Sono stati bravi Crouser e Kovacs, che hanno 32 e 35 anni e tantissima esperienza. Io ho fatto la prima Olimpiade tre anni fa e devo imparare. Li batterò a Los Angeles e spero di levargli il record del mondo quest’anno per consolarmi, è tutta la settimana che lancio sopra i 23 metri”. Eppure nell’occasione più importante dell’anno lo studente modello fallisce l’esame, toccando la pedana col tallone o lanciando fuori settore. 

 

Fabbi aveva illuso con una gittata da favola all’inizio, poi ha deluso: “Il primo nullo mi ha gasato perché era 22,80, ma mi ha anche condizionato. Avrebbe cambiato la gara da ogni punto di vista. Purtroppo mi porto dietro questi errori e questi nulli da un po’ di tempo, ma ho fatto un’Olimpiade da protagonista e posso solo essere contento. Con una medaglia sarei stato più contento, ma ho fatto il massimo”.

 

Undicesimo l’altro azzurro Zane Weir con 20,24, mentre nel triplo Dariya Derkach con 14,14 conferma la posizione del Mondiale. Sesta la staffetta 4×400 con due uomini e altrettante donne grazie al 3’11″84 stampato da Luca Sito, Giancarla Trevisan, Edoardo Scotti e Alice Mangione. Fin qui l’Italia in una serata emozionante per gli altri Paesi. Grazie alla straordinaria rimonta di Femke Bol l’Olanda vince la staffetta mista in rimonta sugli Stati Uniti, mentre il norvegese Markus Rooth si migliora fino a 8796 punti nel decathlon per bruciare il tedesco Leo Neugebauer.

 

Due isole dei Caraibi ammesse per la prima volta sul podio a cinque cerchi: Dominica grazie alla triplista Thea Lafond (15,02) e Santa Lucia con la velocista Julien Alfred. La sprinter trionfa nella finale dei 100 metri in 10″72, battendo la campionessa iridata Shà Carri Richardson (10″87) e l’altra yankee Melissa Jefferson (10″92). Zaynab Dosso eliminata in semifinale. 

 

Il MEDAGLIERE

 

Questo il medagliere dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo le gare del 3 agosto:

Cina – 16 ori, 12 argenti, 9 bronzi, 37 totali.

Stati Uniti – 14, 24, 23, 61.

Francia – 12, 14, 15, 41.

Australia – 12, 8, 7, 27.

Gran Bretagna – 10, 10, 13, 33.

Corea del Sud – 9, 7, 5, 21.

Giappone – 8, 5, 9, 22.

Italia – 6, 8, 5, 19.

Olanda – 6, 4, 4, 14.

Canada – 4, 4, 7, 15.

Germania – 4, 4, 2, 10.

Romania – 3, 3, 1, 7. 

 

 

AGI – Nessuna medaglia per l’Italnuoto nella serata in cui l’americana Katie Ledecky entra nella storia dei Giochi olimpici e una encomiabile Simona Quadarella lotta come una leonessa, firma il nuovo record nazionale e termina ai piedi del podio negli 800 stile libero. C’era solo lei a rappresentare la squadra azzurra alla Defense Arena di Nanterre nelle gare medagliate della penultima giornata, ed esce a testa altissima dalla vasca francese la 25enne romana: Quadarella lotta per il terzo posto al cospetto di un parterre di mezzofondiste da urlo.
 
Fino a 200 metri dal traguardo la medaglia sembra alla portata, poi l’americana Paige Madden cambia marcia e va a prendersi il bronzo (8’13″00) precedendo Simona di poco più di un secondo e mezzo. L’8’14″55 dell’azzurra va a ritoccare il primato italiano (8’14″99) che già le apparteneva. “Sono contentissima per il record. Ho nuotato un tempo che non facevo da cinque anni. C’è sicuramente dell’amaro in bocca per i due quarti posti, più per quello dei 1500 – racconta la regina del mezzofondo europeo -. Ho imparato ad accettare le sconfitte in questi anni: dopo i 1500 ero amareggiata ma è passata quasi subito”. 
 
“Questi 800 – prosegue – mi trasmettono grande fiducia per il futuro. Penso di poter dare ancora molto a questo sport. Sento di poter avere tanti margini di miglioramento quindi lavoreremo per crescere e correggere le cose che vanno meno. Nei 1500 forse mi sono presentata con troppa sicurezza, la prossima volta sono sicura che non accadrà”.
 
Il primo posto degli 800 stile al femminile non poteva che andare a Katie Ledecky (8’11″04) che domina la finale davanti all’australiana Ariarne Titmus (argento in 8’12″29). Per la 27enne statunitense nono titolo in carriera: eguagliato il record di Larysa Latynina, ex ginnasta russa e fino ad oggi la donna con più ori olimpici. Ci sarà soltanto Gregorio Paltrinieri, nei 1500 stile, a difendere i colori italiani nell’ultima tornata di finali di nuoto, domenica pomeriggio.
 
Dopo le eliminazioni in batteria delle due staffette 4×100 misti, si ferma anche Sara Curtis nella semifinale dei 50 stile libero. L’azzurra chiude in settima posizione la sua prova ed è 14esima (24″77) dopo l’incrocio dei tempi delle due semifinali. Migliore in vasca la svedese Sarah Sjoestroem, già oro nei 100, che fa anche registrare il nuovo record olimpico (23″66).  
Passando alla finale del peso, la pioggia bagna la pista viola dello Stade de France e fa affondare la barca di Leonardo Fabbri che scivola sulla pedagna umida e chiude solo quinto. L’uomo più atteso risponde assente all’appuntamento con le medaglie, il gigante di Firenze si perde in una serata amara, non andando oltre i 21,70. Quattro lanci e appena due validi, una finale da cancellare al più presto. Aveva superato i 22 metri lungo tutto la stagione, qui la fettuccina magica è rimasta un’illusione.
 
Gli altri lanciavano razzi – terzo oro consecutivo per il fuoriclasse statunitense Ryan Crouser con 22,90 e argento per la terza volta di fila per il connazionale Joe Kovacs con 22,15 all’ultimo turno, stessa misura del giamaicano Rajindra Campbell – lui si è limitato alle miccette. “Sono stati bravi Crouser e Kovacs, che hanno 32 e 35 anni e tantissima esperienza. Io ho fatto la prima Olimpiade tre anni fa e devo imparare. Li batterò a Los Angeles e spero di levargli il record del mondo quest’anno per consolarmi, è tutta la settimana che lancio sopra i 23 metri”. Eppure nell’occasione più importante dell’anno lo studente modello fallisce l’esame, toccando la pedana col tallone o lanciando fuori settore. 
 
Fabbi aveva illuso con una gittata da favola all’inizio, poi ha deluso: “Il primo nullo mi ha gasato perché era 22,80, ma mi ha anche condizionato. Avrebbe cambiato la gara da ogni punto di vista. Purtroppo mi porto dietro questi errori e questi nulli da un po’ di tempo, ma ho fatto un’Olimpiade da protagonista e posso solo essere contento. Con una medaglia sarei stato più contento, ma ho fatto il massimo”.
 
Undicesimo l’altro azzurro Zane Weir con 20,24, mentre nel triplo Dariya Derkach con 14,14 conferma la posizione del Mondiale. Sesta la staffetta 4×400 con due uomini e altrettante donne grazie al 3’11″84 stampato da Luca Sito, Giancarla Trevisan, Edoardo Scotti e Alice Mangione. Fin qui l’Italia in una serata emozionante per gli altri Paesi. Grazie alla straordinaria rimonta di Femke Bol l’Olanda vince la staffetta mista in rimonta sugli Stati Uniti, mentre il norvegese Markus Rooth si migliora fino a 8796 punti nel decathlon per bruciare il tedesco Leo Neugebauer.
 
Due isole dei Caraibi ammesse per la prima volta sul podio a cinque cerchi: Dominica grazie alla triplista Thea Lafond (15,02) e Santa Lucia con la velocista Julien Alfred. La sprinter trionfa nella finale dei 100 metri in 10″72, battendo la campionessa iridata Shà Carri Richardson (10″87) e l’altra yankee Melissa Jefferson (10″92). Zaynab Dosso eliminata in semifinale. 
 
Il MEDAGLIERE
 
Questo il medagliere dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 dopo le gare del 3 agosto:
Cina – 16 ori, 12 argenti, 9 bronzi, 37 totali.
Stati Uniti – 14, 24, 23, 61.
Francia – 12, 14, 15, 41.
Australia – 12, 8, 7, 27.
Gran Bretagna – 10, 10, 13, 33.
Corea del Sud – 9, 7, 5, 21.
Giappone – 8, 5, 9, 22.
Italia – 6, 8, 5, 19.
Olanda – 6, 4, 4, 14.
Canada – 4, 4, 7, 15.
Germania – 4, 4, 2, 10.
Romania – 3, 3, 1, 7. 
 
 

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