Bologna celebra i 44 anni dalla strage del 2 agosto 1980 alla stazione centrale. Un attentano per il quale ci furono 85 vittime e oltre 200 feriti e che ha lascito un segno indelebile non solo nella città, ma in tutto il paese. Dalle otto di stamattina sono migliaia le persone che si sono recate a Palazzo D’Accursio, in piazza Maggiore, per partecipare al corteo di commemorazione della strage, che dal centro città ha sfilato lungo via Indipendenza e si è fermato a Piazza delle Medaglie d’Oro, di fonte alla stazione ferroviaria, dove ancora oggi si può vedere l’orologio fermo alle 10.25, orario dell’attentato.
Nonostante il caldo da bollino rosso sono stati tanti i cittadini presenti alla manifestazione. Insieme a loro hanno sfilato anche le istituzioni. In primis il sindaco di Bologna Matteo Lepore, insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein e al candidato alla presidenza dell’Emilia Romagna e sindaco di Ravenna Michele De Pascale.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato le vittime della strage: “Quanto accaduto è una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune”.
Il ministro dell’Interno Piantedosi l’ha giudicata una “strage neofascista, espressione di un disegno eversivo che mirava a colpire lo stato nella componente più sensibile, i cittadini comuni”, aggiungendo: “Il governo c’è. Tenere viva tutti insieme la memoria del’attentato serve a rinsaldare l’alleanza democratica. Viviamo in un momento in cui nel mondo sembra delinearsi una minaccia ai valori di libertà e democrazia che sono alla base di pace e convivenza civile, scolpiti nella nostra carta costituzionale. La strage di Bologna ci ricorda che la pace e la sicurezza e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori che vanno difesi e promossi quotidianamente, per farlo dobbiamo essere uniti contro ogni forma di odio e intolleranza e ribadire con forza il nostro rifiuto al fascismo e totalitarismo”.
“Bologna non dimentica. È un corteo molto partecipato, sempre molto emozionante, perché è una città che si rimette in cammino, un’intera comunità al fianco dei familiari delle vittime della strage il cui impegno sta portando a risultati concreti, insieme a quello di chi ha portato avanti le indagini e i processi, qui a Bologna“, ha invece detto Elly Schlein mentre marciava lungo via Indipendenza insieme ai cittadini”.
Dopo la manifestazione davanti alla stazione centrale sono state disposte dalle istituzioni le corone d’alloro dentro alla sala d’attesa. Oltre al sindaco e al ministro Piantedosi erano presenti anche i famigliari delle vittime e il cardinale di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi.