AGI – A soli 14 anni, la nuotatrice burundese Lois Eliora Irishura è subito finita sotto i riflettori per essere tra le atlete più giovani in gara alle Olimpiadi di Parigi. Per lei e per altre sei baby-nuotatrici i media hanno addirittura coniato una categoria ad hoc: quella delle magnifiche sette, nuotatrici nate tutte dopo il 2009.
“È eccezionale ma anche un po’ stressante, perché sono i miei primi Giochi Olimpici”, ha dichiarato l’atleta in un’intervista diffusa oggi da Radio France Internationale (Rfi). Lois è “cresciuta nel nuoto” spiegano dall’emittente francese: ha imparato a nuotare a 4 anni per divertimento, racconta, iniziando gli allenamenti “seri” a 7 anni, in una piscina pubblica di Bujumbura, sul lago Tanganica. Suo zio è il suo allenatore, ma anche il presidente della Federazione di nuoto del Burundi.
Per questa partecipazione alle Olimpiadi, la sportiva spera in una buona performance individuale: scendere sotto i 29 secondi nei 50 metri stile libero. Per il futuro più remoto, invece, il sogno è quello di ottenere una borsa di studio in Canada. Sebbene intimidita dalle atlete più esperte e dalle dimensioni della manifestazione sportiva, Irishura non si perde d’animo: “Ci sono molte persone che sono superiori, che sono molto grandi… Mi sento un po’ piccola e scoraggiata. Ma, comunque, cerco di non arrendermi”.
AGI – A soli 14 anni, la nuotatrice burundese Lois Eliora Irishura è subito finita sotto i riflettori per essere tra le atlete più giovani in gara alle Olimpiadi di Parigi. Per lei e per altre sei baby-nuotatrici i media hanno addirittura coniato una categoria ad hoc: quella delle magnifiche sette, nuotatrici nate tutte dopo il 2009.
“È eccezionale ma anche un po’ stressante, perché sono i miei primi Giochi Olimpici”, ha dichiarato l’atleta in un’intervista diffusa oggi da Radio France Internationale (Rfi). Lois è “cresciuta nel nuoto” spiegano dall’emittente francese: ha imparato a nuotare a 4 anni per divertimento, racconta, iniziando gli allenamenti “seri” a 7 anni, in una piscina pubblica di Bujumbura, sul lago Tanganica. Suo zio è il suo allenatore, ma anche il presidente della Federazione di nuoto del Burundi.
Per questa partecipazione alle Olimpiadi, la sportiva spera in una buona performance individuale: scendere sotto i 29 secondi nei 50 metri stile libero. Per il futuro più remoto, invece, il sogno è quello di ottenere una borsa di studio in Canada. Sebbene intimidita dalle atlete più esperte e dalle dimensioni della manifestazione sportiva, Irishura non si perde d’animo: “Ci sono molte persone che sono superiori, che sono molto grandi… Mi sento un po’ piccola e scoraggiata. Ma, comunque, cerco di non arrendermi”.