Nata sotto una cattiva stella. A dispetto della qualità straordinarie con cui i tecnici la realizzarono, sulla Lancia Delta S4 grava un’ombra difficile da spazzare via. Vettura da rally degli anni Ottanta, con lei la Casa torinese sperò di dettare legge, senza mai riuscirci. Ci andò solo vicina, prima che un dramma ne piegò le velleità. Eppure, degli esemplari rimangono su piazza, oggetto del desiderio dei collezionisti, in possesso di adeguate disponibilità economiche per assicurarseli. Ma dove trovarli? Appuntatevi un nome, quello di Joe Macari. Questo concessionario di auto di lusso americano mette in vendita un modello illustre, da farvi sgranare gli occhi.
Un motore “ruggente”
Nel corso della sua florida attività, Joe Macari si è specializzato in vetture da sogno, un luogo dove il tempo sembra fermarsi e ogni quattro ruote racconta una storia. L’esperienza maturata nel comparto dei mezzi d’epoca è innegabile, così come la capacità di scovare gemme nascoste e di portarle alla luce. La reputazione guadagnata fa sì che gli appassionati ne tengano d’occhio gli ultimi arrivi.
La Lancia Delta S4 era un veicolo in grado di precorrere i tempi. Plasmata secondo una carrozzeria dalle linee aggressive, nascondeva un cuore pulsante formidabile. Trattasi di un motore turbocompressore e sovralimentato da 1.8 litri, che sprigionava una potenza di 480 CV a 8.400 giri/min e 490 Nm di coppia motrice massima a 5.000 giri/min. Rispetto alla versione di serie, la “normale” (ma pur sempre sublime) Lancia Delta, presentava delle tangibili differenze, al punto da rendere necessario produrre e commercializzare 200 unità stradali. Perché? Lo imponevano le norme FIA Gruppo B.
Toccata dal dramma, il prezzo è esorbitante
Prodotta in stretta sinergia tra lo stabilimento Lancia di Borgo San Paolo e l’Officina Abarth di Corso Marche a Torino, gareggiò dall’ultimo evento del 1985 fino alla fine del 1986. Nonostante diverse vittorie e tanti podi, mancò il “big prize”, il Campionato del Mondo Rally. Sia nella classifica costruttori 1986 sia in quella piloti con Markku Allén, chiuse al secondo posto. Poi, l’uscita di scena, a causa di un’immane tragedia. Nel Tour de Corse, Toivonen e il suo navigatore Cresto, in testa alla lotta iridata, persero il controllo e la vita. La violenza dell’impatto non lasciò scampo e indusse alla soppressione del Gruppo B da parte dell’ente organizzatore. Contro le facili previsioni, la Delta S4 di Lancia (in procinto di tornare alle corse con la Ypsilon HF) al conserva un posto nella leggenda del motorsport per i trionfi ottenuti, in una categoria il cui regolamento spingeva le macchine al limite.
Secondo quanto riferisce Joe Macari, oggi esistono appena 45 auto stradali rimanenti. Sul sito ufficiale è possibile prendere visione del veicolo, tenuto in condizioni impeccabili. Per conoscere il prezzo occorre contattarlo di persone, tramite uno dei vari canali disponibili, anche moderni, tipo WhatsApp. A giudicare dalle cifre fissate in aste per vetture simili è lecito immaginarsi una richiesta milionaria: stando a una stima degli esperti, una in condizioni pressoché impeccabili veleggia intorno ai 2 o persino 2,5 milioni di euro. Qualora mostri, invece, segni del tempo le pretese diminuiscono, ma neppure troppo, visto che si passa a un range comprese tra gli 800.000 e un milione di euro.