• 23 Novembre 2024 17:41

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La Jeep Wrangler si trasforma in un camper di lusso per l’avventura

Lug 30, 2024

American Expedition Vehicles (AEV) ha da tempo ridefinito gli standard nel mondo dei veicoli fuoristrada. Specializzata in componenti e accessori per pick-up e SUV di marchi iconici quali Ram, Chevrolet e, soprattutto, Jeep, ha trasformato la Wrangler in un camper. Com’è stato possibile? Con tante, tante ore di studio e applicazione. Il lavoro si profilava una “follia” all’inizio, viste le peculiarità del mezzo a stelle e strisce. Che, con tutto l’affetto del mondo, ha delle altre qualità, tra cui un design grintoso e la capacità di solcare sentieri off-road.

Un’impronta differente

I progettisti hanno trovato il modo di conferirle un’impronta differente, capace di stupire i ferventi sostenitori della Jeep Wrangler originale. Che avesse diverse frecce al proprio arco era risaputo, ma la filosofia della Casa di Fiat Chrysler Automobiles (FCA, poi fusa insieme a PSA Groupe in Stellantis) ha sempre fatto leva su tratti aggressivi e virili. Addirittura, i meno esperti tendono ancora a scambiare il nome jeep come sinonimo di fuoristrada.

A onor del vero, l’errore viene oggi commesso meno, dato il proliferare di SUV, crossover e pick-up sviluppati dalla concorrenza. Ma se un’azienda ha contribuito alla diffusione del genere più di tutte quella è la creatura di Antonio Filosa. Con AEV, la Jeep Wrangler si toglie, però, i “panni” abituali e assume una carrozzeria inedita. Battezzato Outpost II, il prodotto finale rappresenta un camper d’avventura di lusso. Realizzato su misura per il presidente all’uscita (correva il 2018), prende i tratti off-road e li unisce a dettagli da campeggio, votati al comfort.

Uno dei tratti distintivi consiste nell’estensione del telaio posteriore, una modifica che ha permesso di incrementare in misura significativa lo spazio interno. A ciò si aggiunge un nuovo sistema di sospensioni, rialzato di oltre 11 cm rispetto al modello di serie. Così viene garantita una maggiore altezza da terra e un’articolata escursione delle ruote, adatta ad affrontare qualsiasi percorso.

Motore e prezzo

Sotto il cofano l’Outpost II nasconde il potente motore HEMI da 5.7 litri, sinonimo di prestazioni e affidabilità. Ma il vero valore aggiunto del camper è riservato all’interno. Il tetto elettronico, che si trasforma rapidamente in una tenda, aumenta di parecchio lo spazio abitabile. Le due cucine, una interna e una esterna, complete di frigorifero da 50 litri e una stufa in acciaio, consentono di preparare i pasti ovunque. L’illuminazione a LED, i serbatoi d’acqua da 84 litri e il pannello solare da 265W completano l’equipaggiamento.

Sebbene l’Outpost II sia stato concepito come un progetto unico (ciò che oggi viene chiamato one-off), la prevalenza delle parti impiegate è disponibile nel catalogo di ricambi e accessori di AEV. Dunque, chi fosse interessato ad avere un esemplare simile ne ha modo, però va messa in conto un impegno economico non indifferente: tra il modello di base, i pezzi aggiuntivi e l’eventuale manodopera la spesa raggiunge soglie importanti, sopra i 150.000 dollari. Prima di chiudere, una nota per evitare di incorrere in guai con la legge (e in salate sanzioni): qualora l’Outpost II venga importato in Italia è obbligatoria la registrazione presso l’ufficio locale della Motorizzazione Civile.

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