• 29 Novembre 2024 15:43

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Mercedes-Benz 770 K, l’esemplare unico appartenuto a Hitler

Lug 12, 2024

Non bastarono 7 milioni di euro ad accaparrarsi la Mercedes-Benz 770 K Grosser Open Tourer che fu di Adolf Hitler. La vettura era stata messa all’asta da Worldwide Auctioneers a Scottsdale, in Arizona, il 17 gennaio 2017. Il proprietario, impegnatosi a versare il 10% del ricavato a un programma sociale sull’Olocausto, non ritenne soddisfacente l’offerta avanzata – che non aveva raggiunto il minimo stanziato – preferendo rifiutare.

Super Mercedes

Si tratta della prima auto del Führer blindata e antiproiettile, usata in moltissime parate, come quella di Berlino nel 1940 dopo la sconfitta della Francia, oppure nel 1941, in seguito all’invasione della Yugoslavia e della Grecia. Hitler ordinò la 770K nel settembre del 1938 e un anno dopo gli venne consegnata. Dal peso superiore alle 5 tonnellate, lunga 6 metri e larga 2, poteva contenere 9 persone e consumava 40 litri di benzina percorrendo 70 km.

Il veicolo in questione aveva delle dotazioni davvero avanzate, adatte a un Capo di Stato attuale (come la Lancia Flaminia di Sergio Mattarella), figurarsi in quel periodo. Il senso di onnipotenza del sadico dittatore tedesco veniva espresso pure su strada, attraverso un modello antiproiettile, con finestrini, portiere e pneumatici indistruttibili, ma anche cofano e portiere corazzati. Gli interni erano di gran pregio e dotati di un pannello da sollevare in caso di emergenza. La macchina di Hitler possedeva un motore otto cilindri di 7,7 litri potenziato per raggiungere i 400 cavalli, tanto da valerle il soprannome di “Super Mercedes”.

Successivamente alla fine della guerra il gioiello di Stoccarda venne requisita dai militari americani che la consegnarono all’esercito situato a Le Havre, in Francia. Venne utilizzata sino al 1945 dal colonnello Duane Briggs e il suo proprietario, un uomo residente ad Anversa, la portò negli Stati Uniti. A.H. Vander Elst, imprenditore del tabacco, poco dopo averla comprata la vendette ad un uomo del Tennessee. Nel 1949 l’auto di Hitler venne donata ai veterani di guerra che la utilizzarono per diversi anni.

Alla stregua di un oggetto mitologico

Esaurita la funzione, la Super Mercedes divenne alla stregua di un oggetto mitologico. I collezionisti più facoltosi tentarono di mettervi le mani e, consapevole del forte interesse riscosso, il venditore all’asta impose delle condizioni spropositate. Ne aveva tutti i motivi, sia a causa della rarità (non esistono copie identiche) sia del fascino oscuro emanato dal leader nazista, le cui terribili gesta vengono tuttora raccontate sui libri di storia per non dimenticare.

All’esemplare, unico al mondo, l’azienda aggiunse anche la sigla W1150 II per poterla distinguere dalle altre unità fabbricate. Usando un linguaggio contemporaneo, fu una one-off, frutto di ore e ore spese nella cura di ogni singolo dettaglio. La Mercedes fu messa all’asta in ottimo stato e vantava ancora le caratteristiche originali, fra cui la targa “1A 148461” e alcuni documenti di Hitler, così da mettere in mostra i trascorsi.

Nel 2022 sono girate ulteriori indiscrezioni sull’auto di Hitler. Secondo quanto riferito da varie fonti un ricco imprenditore sarebbe riuscito ad aggiudicarsela: il miliardario australiano Clive Palmer, attivo nell’industria mineraria, nonché nel commercio di acciaio, carbone e nickel. Il rumor gli valse una pioggia di critiche poiché ritenute prova fondata delle sue simpatie politiche personali.

 

 

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