AGI – “Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che il compagno di mia figlia si costituisca al più presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino”. E’ l’appello rivolto a Giacomo Bozzoli da Daniele Colossi, il padre di Antonella, affidato all’avvocato Massimiliano Battagliola. Da tre giorni Giacomo, Antonella e il figlio di nove anni sono in fuga dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l’ergastolo per l’imprenditore per l’omicidio dello zio Mario.
“Per quanto mi riguarda posso solo dire – prosegue il suocero di Bozzoli – che nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettato la legge. Mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perchè credo sia la cosa migliore per tutti. Spero che questa vicenda si concluda al più presto”.
Le indagini fin qui svolte dalla Procura di Brescia e dai carabinieri sembrano confermare l’ipotesi che Giacomo Bozzoli si trovi all’estero assieme a moglie e figlio. A suggerirlo era stato lo stesso suocero di Bozzoli che aveva indicato la Francia come Paese scelto per la fuga. Una ipotesi che, con il trascorrere delle ore, è sempre più “validata da risultanze investigative”. Ieri nelle perquisizioni nei confronti dei familiari del latitante e di quella in cui viveva con la compagna e il figlio sono stati sequestrati dispositivi informatici e altre possibili “fonti di prova” che possano far emergere elementi utili a individuare dove si trovino i tre.