• 23 Novembre 2024 18:40

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

La fuga di Giacomo Bozzoli, condannato per l’omicidio dello zio Mario, e il giornalismo d’evasione

Lug 4, 2024

In un paese la cui ignoranza giuridica può misurarsi su quella dell’Avvocato del campo elastico, per il quale Matteotti fu ucciso a Bologna nel 2026, può succedere di tutto. Persino che i giornali si infiammino perché “un condannato all’ergastolo è fuggito” (per parafrasare un magnifico film di Bresson). Con ricostruzioni del seguente tenore: “La grande fuga all’estero pianificata da tempo in ogni dettaglio. Braccato in tutta Europa con moglie e figlio. La beffa dell’arresto mancato: per quasi nove anni ha recitato il ruolo dell’imputato modello”. Dimenticando, quanto meno, che il diritto alla fuga non è mai stato negato nemmeno al tempo di Caino.

Soprattutto, nel caso dell’ergastolo confermato in Cassazione a Giacomo Bozzoli per aver ucciso lo zio imprenditore, è lo stesso giudice che lo indagò, Pier Luigi Maria Dell’Osso, a spiegare al Corriere perché è giusto che fosse a piede libero, e non c’è scandalo: “I presupposti per un arresto, una misura cautelare, si valutano strada facendo, momento per momento”.

Certo, il senno di poi, ma “se non sbaglio ha anche partecipato a tutte le udienze, così come mi risulta che fino ad alcuni giorni fa fosse rintracciabile e presente”. C’era “impossibilità di agire, visto che era un uomo libero”. Ora è fuggito, ne aveva diritto. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close