Nel caotico e frenetico mondo odierno, la guida rappresenta un’attività quotidiana per molti. Che si debba andare in ufficio, a casa dei parenti o in un locale “in” con gli amici, l’automobile permette di muoversi agevolmente. Molte ore vengono spese al volante, spesso in condizioni di stress o stanchezza. In situazioni del genere, diventa fondamentale possedere una dote: i riflessi pronti. Definiti come la capacità di reagire all’istante a uno stimolo, sono un fattore chiave nella sicurezza. In sostanza, costituiscono la differenza tra l’evitare un sinistro o trovarsi coinvolti in una collisione.
Perché i riflessi pronti fa la differenza
Immagina di circolare a velocità sostenuta. Non infrangi nessuna regola contenuta nel Codice della Strada, ciononostante ti esponi ad alcuni pericoli. Benché rallentare in modo eccessivo sia altrettanto una potenziale causa di disagi, occorre rendersi conto dei rischi associati a una condotta distratta a un’andatura importante. Il focus va dritto alla strada, senza mai toglierlo, fino al raggiungimento della destinazione prefissata, pena delle possibili gravi conseguenze.
Disporre di riflessi pronti vuol dire percepire la minaccia in tempo utile, che sia il segnale di stop all’improvviso, il pedone attraversante una strada o farsi da parte affinché un motociclista sbucato dal nulla riesca a eseguire la manovra di sorpasso. Reagire in una frazione di secondo e attivare la frenata aiuterà a dormire sogni tranquilli. Inoltre, bisogna calibrare la forza di frenata in relazione alla distanza dall’ostacolo e allo stato dell’asfalto o dello sterrato, qualora vengano affrontate delle gite fuori porta. Riconoscere al volo un ostacolo e sterzare all’occorrenza scongiurerà l’impatto, preservando sia l’incolumità di sé stessi sia altrui.
La modalità di gioco
Sul web è possibile mettere alla prova i riflessi, grazie al sito justpark.com. In POV, ossia in prima persona, dalla prospettiva di un automobilista, veniamo catapultati al “timone” di una vettura in movimento. Lontano scorgiamo gli alberi, vicino i cartelli stradali. Andiamo avanti a spron battuto, finché non appare il segnale di stop, simboleggiato da una mano su uno sfondo rosso.
Così come abbiamo dato il “via alle danze”, dobbiamo cliccare per arrestare la marcia e allora uscirà l’età in base alla reattività dimostrata. Seppure in assenza della versione italiana, la piattaforma adotta un inglese basilare, alla portata di chiunque, anche di chi, per diverse ragioni, non si sia mai approcciato alla lingua d’oltremanica. Il risultato può essere condiviso sui maggiori canali social, nello specifico Facebook e X (ancora chiamato Twitter): basta pigiare sull’apposita icona, completare i passaggi e il gioco è fatto.
Se desideri avere delle delucidazioni sul metodo di elaborazione dell’età schiaccia sulla freccetta in basso, appena sotto “See how we worked out your age”. In sintesi, gli sviluppatori hanno sottoposto al test 2.000 persone di almeno 18 anni e, quindi, rapportato i tempi di reazione alla relativa età. Manco a dirlo, lo scopo è pressoché ludico: niente musi lunghi se vieni dichiarato più “vecchio” di quello che “dice” la tua carta d’identità. Laddove l’esito ti soddisfi giusto in parte, puoi sempre ripetere premendo su “Try Again”. Sotto allora, buon divertimento!