Nonostante la diffidenza e lo scetticismo il mondo dell’auto elettrica prosegue la sua marcia a grandi passi. Se è vero che negli scorsi mesi i dati di vendita dei veicoli a zero emissioni hanno fatto sorgere qualche dubbio sulla fiducia degli italiani nei confronti della mobilità elettrica, con un mese di marzo che ha fatto registrare una quota di mercato di appena il 3,3%, è altrettanto vero che il mese di giugno potrebbe rappresentare una svolta.
1 auto su 10 vendute è elettrica
Mancano ancora i dati ufficiali, ed è bene sottolinearlo, ma stando a quanto prospettato nelle prime stime sembra che nel mese di giugno la quota di auto elettriche vendute in Italia abbia fatto registrare un valore storico e mai raggiunto in precedenza pari al 10%. A fornire questa interessante anticipazione è stato Roland Pircher, analista specializzato nei dati di vendita di Tesla, secondo il quale a giugno 1 vettura venduta su 10 era dotata di motore elettrico.
Pircher, inoltre, è sceso ulteriormente nel dettaglio evidenziando la percentuale esatta di vendita dei veicoli elettrici realizzata nel mese di giugno pari al 9,8%. Analogamente l’analista ha indagato per capire quante di queste vetture elettriche acquistate dagli automobilisti del nostro Paese siano state delle Tesla. Su 14.000 auto elettriche vendute, ben 5.500 sono Tesla. Un risultato pari al 40% che evidenzia il grande appeal della Casa americana sul pubblico italiano.
Queste previsioni dell’analista devono essere verificate dai dati ufficiali, ma qualora fossero confermate potrebbero comportare un problema non di poco conto per il Governo. L’esecutivo, infatti, ha atteso a lungo prima di mettere in campo una nuova tranche di incentivi temendo, tuttavia, che questi fondi andassero ad avvantaggiare per la maggior parte quei costruttori con produzione estera come per l’appunto Tesla o gli aggressivi marchi cinesi.
La spinta decisiva degli incentivi
Nell’analizzare questi dati emersi dalle stime effettuate da Roland Pircher c’è da valutare il peso notevole degli incentivi governativi. Come abbiamo detto, il Governo ha atteso a lungo prima di intervenire e una volta a disposizione i fondi riservati all’acquisto di vetture con emissioni tra 0 e 20 g/km sono terminati in appena 9 ore dall’apertura. Un record senza precedenti figlio anche della possibilità di usufruire di sconti notevoli in caso di rottamazione e reddito ISEE inferiore a 30.000 euro.
L’ecobonus messo a disposizione dall’esecutivo si è rivelato decisivo per imprimere una spinta notevole alla quota di mercato delle auto elettriche in Italia. Basta, infatti, paragonare i dati di vendita relativi al mese di marzo o aprile con quelli che con tutta probabilità saranno quelli di giugno. Nel terzo e quarto mese dell’anno la percentuale di auto elettriche vendute è stata davvero bassa con percentuali del 3,3% a marzo e del 2,2% ad aprile.
Per onestà intellettuale è corretto sottolineare come queste percentuali siano state influenzate dall’incertezza circa l’arrivo degli incentivi governativi che ha spinto molti automobilisti a rimandare l’acquisto dell’auto elettrica fino all’arrivo dell’ecobonus. Analogamente, però, si deve sottolineare come proprio la spinta degli ecoincentivi sia stata determinante per consentire al mercato elettrico di raggiungere numeri sino ad oggi mai sfiorati.